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26/02/2007 Approvato dalla Camera il 'decreto milleproroghe' (http://www.canisciolti.info)

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La Camera ha approvato il decreto "milleproroghe" cosi' come varato dal Senato: il provvedimento, in scadenza oggi, e' adesso legge dello Stato. A Palazzo Madama, fra l'altro, erano state introdotte due novita' rilevanti: l'abolizione del ticket di 10 euro a ricetta interodotta dalla Finanziaria.

Da oggi, le Regioni potranno decidere di abolirlo se troveranno risorse diverse equivalenti. La seconda novita' e' la proroga al 31 dicembre 2007 e 2008 dei termini per usufruire del credito d'imposta per gli investimenti al Sud per quelle aziende ammesse all'agevolazione nel 2005 e nel 2006. L'opposizione non ha partecipato al voto; i si' sono stati 295, i contrari 5.

  • Archivio Milleproroghe
  • Rutelli: Bisogna contrastare il clericalismo e l'estremismo laicistico

    "La laicita' e' uno dei capisaldi del Partito democratico, a garanzia del pluralismo culturale che e' la sua cifra, di fronte alle trasformazione e ai conflitti che, sempre di piu' nel corso del XXI secolo, attraverseranno il confine tra etica, scienza e decisione politica. Dobbiamo contrastare l'estremismo laicistico, cosi' come i rischi di un ritorno del clericalismo".

    Questo uno dei passaggi dell'intervento con cui il leader dei Dl, Francesco Rutelli, ha introdotto i lavori dell'esecutivo della margherita che si e' da poco concluso. "Dobbiamo evitare - conclude Rutelli - che il mondo cattolico si senta estraneo a un centrosinistra percepito come ostile, cosi' come dobbiamo rivendicare con forza l'autonomia e la liberta' della sfera della politica".

    Castelli: Prodi chieda la fiducia senza i senatori a vita

    "Prodi otterra' la fiducia politica richiesta da Napolitano solo nel momento in cui otterra' 158 voti dei senatori eletti e a questo punto il voto dei senatori a vita diventa politicamente assolutamente ininfluente". Cosi' il Presidente dei senatori della Lega Nord, Roberto Castelli, commenta il voto di fiducia al governo Prodi che ci sara' mercoledi' sera in Senato.

    'Fino adesso il ruolo dei senatori a vita nel governo e' stato fondamentale - ha aggiunto Castelli - senza di loro non sarebbe passata la fiducia sulla Finanziaria e Prodi sarebbe stato sfiduciato. Oggi finalmente il Presidente della Repubblica ha messo un punto fermo su questo tema: il governo deve avere la maggioranza dei rappresentanti eletti dal popolo'.

    Ferrero: Alzare l'Ici sulle case sfitte

    Evitare di ridurre le aliquote ai proprietari di casa per fare emergere gli affitti in nero: il ministro per la Solidarieta' Paolo Ferrero, intervenendo ad un'iniziativa di Rifondazione sulle politiche abitative, sostiene che ''cosi' si farebbe un regalo alla rendita''.

    Piuttosto, per recuperare risorse, il ministro propone di ''penalizzare attraverso un inasprimento dell'Ici il patrimonio sfitto'' . E' questo uno dei nodi, secondo Ferrero, ''da affrontare nel tavolo nazionale sul welfare, oppure nel tavolo specifico sulle politiche abitative che, come previsto dal ddl appena approvato, dovrebbe essere aperto presso il ministero delle Infrastrutture''.

    Montezemolo: C'è una sinistra radicale che e' una sinistra conservatrice e frenatrice

    ''La sinistra radicale e' una sinistra conservatrice e frenatrice'' . Lo ha detto, a Belluno, il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, aggiungendo che ''nel nostro Paese c'e' invece bisogno di sprigionare energie''. Soffermandosi in particolare sulla Pubblica Amministrazione, Montezemolo ha sottolineato criticamente che in Italia ''c'e' gente che fa due mesi di ferie'' e che ci sono funzionari della P.A. che ''pensano di rispondere di piu' al politico che gli ha fatti assumere che ai cittadini''.

    ''La Confindustria deve rappresentare una posizione autorevole, forte ma indipendente, non dalla politica ma dai partiti'' . Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, concludendo a Belluno l'assemblea degli industriali, con un lungo ed applaudito intervento.

    ''Questa politica dimostra di essere sempre piu' lontana e distante dai problemi veri del Paese - ha affermato Montezemolo -. Rischia di usare dei linguaggi molto autoreferenziali con esponenti che parlano spesso soltanto tra loro e rivolti a cose del passato, anziche' parlare di obiettivi e di sfide''.

    ''Per questo - ha aggiunto Montezemolo - e' bene per me starne fuori''. Il leader degli imprenditori italiani, infatti, non ha voluto commentare con i giornalisti la crisi di governo. ''Sento che nel Paese - ha comunque aggiunto - c'e' la convinzione di un cambiamento necessario; la gente non aspetta piu' i bizantimismi della politica romana''.

    Mercoledì voto di fiducia dell'Aula del Senato al Governo

    E' previsto per mercoledì sera il delicato voto di fiducia dell'Aula del Senato al Governo. La conferenza dei capigruppo ha infatti stabilito che il presidente del Consiglio Romano Prodi effettuerà le sue comunicazioni all'Aula di Palazzo Madama domani alle 17. Il giorno successivo ci sarà il dibattito, dunque in serata il voto.

    Inps: Pensionamenti per anzianità aumentati del 33,5% nel 2006

    Sono cresciuti i lavoratori che hanno lasciato l'attività con le pensioni di anzianità nel 2006. L'anno scorso, gli assegni sono aumentati del 33,5%,mentre le domande per le pensioni di anzianità sono calate del 6,7%. I dati emergono dal consuntivo dell' Inps per il 2006.

    Secondo l'istituto,il "picco" delle persone con 57 anni di età registrato nel 2005 avrebbe inciso sul numero dei pensionamenti."Gli strumenti per ammorbidire lo 'scalone',senza scombinare i conti dello Stato, ci sono",dice Sassi, presidente dell'Inps.

    Sindacati mettono i paletti al Governo sulla riforma delle pensioni

    Le proposte per riformare le pensioni saranno illustrate alle parti sociali al tavolo di confronto. Per il momento, la linea indicata dall'esecutivo è quella fissata da Romano Prodi nei 12 punti programmatici. Lo ha sottolineato il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, commentando le anticipazioni di stampa che hanno già fatto gridare all'altolà i sindacati. "Le proposte di merito si fanno ai tavoli - ha detto Damiano a margine della presentazione del rapporto sugli anziani della Fnp-Cisl - le anticipazioni possono essere di segno diverso". Damiano ha aggiunto che l'esecutivo "ha detto cose semplici ma chiare. Ovvero, rivedere il sistema previdenziale migliorando le pensioni più basse e portare avanti un'azione per i giovani".

    Comunque riguardo all'innalzamento dell'età pensionabile la preferenza di Damiano è chiara. Se la legge Maroni prevede che dal primo gennaio del 2008 si possa andare in pensione a 60 anni con 35 di contributi - argomenta il ministro - il problema oggi è quello di procedere a una graduazione diversa, attraverso scalini, "il che significa che bisogna alzare l'età pensionabile gradualmente". "Ma le misure di merito - ha aggiunto - le vedremo con le parti sociali". E sul discusso taglio dei coefficienti il ministro si limita a precisare: "Quando si parla di rivalutazione delle pensioni più basse si parla di pensioni in essere che non hanno niente a che vedere con i coefficienti di trasformazione che riguardano chi andrà in pensione a partire dal 2035 con il contributivo pieno".

    Del resto i sindacati hanno subito messo i loro paletti. Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom ha sottolineato che se le ipotesi giornalistiche sulle pensioni corrispondessero alle posizioni del governo sarebbe necessaria "una mobilitazione dei lavoratori e dei pensionati"."Bisogna prima sentire le dichiarazioni del premier in Aula - ha detto cremaschi - ma molti dei dodici punti stilati da Prodi non vanno bene. Almeno, a naso. Come si dice, a naso non vanno bene... vedremo poi in concreto".

    Il segretario generale della Uil Luigi Angeletti ha dichiarato: "Non accetteremo ora ciò che fino a tre giorni fa consideravamo inaccettabile", ha detto, sottolineando: "Noi non abbiamo il diritto di votare la fiducia al governo - ha precisato - ma non abbiamo nemmeno il dovere di garantirne la stabilità accettando una riforma delle pensioni inaccettabile". Angeletti ha precisato che il sindacato, unitariamente, ha predisposto un "documento con il quale andremo a confronto con il nuovo governo". "Il documento unitario - ha rivelato Angeletti - pone due questioni: abbiamo valori troppo bassi e pensioni che, se non si possono più definire 'da fame', comunque sono troppo basse". Dal canto suo la Cisl, ribadisce il segretario generale Raffaele Bonanni, è "estremamente in disaccordo" con l'ipotesi di una revisione dei coefficienti di rivalutazione pensionistici.

    Intanto le domande di pensione di anzianità pervenute nel 2006 all'Inps sono in diminuzione rispetto all'anno precedente (-6,7%), sebbene l'andamento delle pensioni liquidate sia di segno opposto, registrando un incremento del 33,6%. E' quanto emerge dai dati di produzione (consuntivo 2006) dell'Inps presentati oggi dal presidente Gianpaolo Sassi.

    Governo Prodi: La maggioranza alla ricerca dei numeri per la fiducia

    A tre giorni dal voto di fiducia al Senato, il dibattito politico resta concentrato sulla questione dei 'numeri' necessari per la tenuta del governo Prodi. E se ormai l'Unione ha incassato il si' dell'ex segretario centrista, Marco Follini, restano ancora incerti i voti dei due dissidenti Turigliatto e Rossi, come del resto permane l'incognita Luigi Pallaro, il senatore eletto all'estero.

    Proprio ai dissidenti e' rivolto l'appello della vicecapogruppo dell'Ulivo alla Camera, Marina Sereni: "Ascoltino la voce dei cittadini. E' agli elettori che dobbiamo rendere conto". Ha invece sciolto la riserva, annunciando il suo voto contrario, l'ex Idv Sergio De Gregorio che, nonostante un ricovero in clinica per una colica renale, garantisce che giovedi' sara' in Senato per votare no al governo Prodi a costo di farsi trasportare da un'ambulanza.

    L'esecutivo potrebbe, almeno in queste ore, contare sul voto favorevole del senatore a vita Giulio Andreotti, propenso a dare il suo sostegno a Prodi all'indomani della decisione di togliere i Dico dal documento programmatico sottoscritto da tutti i leader del centrosinistra. In forse, invece, il voto di Sergio Pininfarina, mentre l'ex Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, oggi torna a spiegare i motivi del suo 'no', e ad insinuare dubbi sull'Udc: "Follini - dice - ha fatto a viso aperto e con lealta' cio' che i suoi amici si apprestano surrettiziamente a fare".

    Ma i centristi respingono le accuse: "sono sbalordito - afferma Francesco D'Onofrio - che una persona dell'intelligenza di Cossiga continui ad affermare cose false", rigirandole al 'traditore' Follini, e tocca all'Unione far quadrato attorno al leader dell'Italia di Mezzo. Intanto, mentre il premier Romano Prodi e' al lavoro per preparare il discorso alle Camere, il ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero mette le mani avanti: "i 12 punti non esauriscono il complesso delle priorita'", e la collega delle Politiche comunitarie, Emma Bonino, deve vedersela con l'annunciata astensione alla Camera di Daniele Capezzone: "questo modo di muoversi - afferma la ministra - mi sembra abbastanza disdicevole. Un atto di arroganza. La vicenda del leader solitario la trovo inaccettabile". Dal fronte opposto, Paolo Bonaiuti sentenzia: "dicono 'nuovo slancio' per farsi coraggio, ma in realta' questo e' un governo gia' scaduto".

    Bonaiuti: Prodi ha la data di scadenza e credo sia gia' scaduto

    ''E' un governo gia' scaduto sia nella considerazione degli elettori, con la popolarita' di Prodi a livelli tombali, sia nella considerazione internazionale con la figuraccia che ha fatto fare all'Italia nella politica estera. Prodi e' come quei prodotti dei supermercati, ha la data di scadenza e credo sia gia' scaduto''. Questa la presa di posizione di Paolo Bonaiuti per la trasmissione quotidiana di Nessuno Tv ''Contro Adinolfi'' che andra' in onda questa sera.

    Il portavoce di Silvio Berlusconi aggiunge: ''Per il paese meno dura questo governo e meglio e'. Noi abbiamo chiesto elezioni subito e non potendole avere, eravamo nell'attesa che la sinistra facesse una proposta alternativa, ora prendiamo atto che hanno voluto rischierarsi su Prodi che e' gia' cotto, e' come un prodotto del supermercato dove c'e' scritto 'gia' scaduto'''.

    Mario Adinolfi ha poi chiesto a Bonaiuti di rispondere alla richiesta di dialogo di Fassino sulla riforma dell'attuale legge elettorale: ''Noi abbiamo sempre accettato il dialogo in ogni forma, ma abbiamo due paletti: uno e' il bipolarismo con la scelta chiara per l'elettore fra uno schieramento o l'altro, dopodiche' Forza Italia non e' favorevole al doppio turno, perche' il doppio turno tradizionalmente favorisce la sinistra''.

    Bonaiuti ha poi citato il Financial Times: ''Il Financial Times, che per cinque anni ogni giorno mi e' stato tirato addosso e che invece ora e' diventato un foglio di seconda categoria, oggi scrive che la vera sorpresa della coalizione arcobaleno del centrosinistra non e' che e' andata sotto, ma che continua a governare''.

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