Qualche integrazione ci sara', come il probabile riferimento
alla riforma elettorale, ma la base di partenza rimarra' il dodecalogo. Ovvero,
i 12 punti che compongono il patto programmatico sottoscritto con i leader
dell'Unione, giovedi' scorso, al vertice convocato a Palazzo Chigi. Una bozza
quindi da cui iniziare, che dovrebbe essere integrata anche con alcune delle
priorita' esposte dai vari ministri con portafoglio, chiamati a consegnare entro
le prossime ore i loro suggerimenti, i loro contributi.
Ma una volta completata la messa a punto generale, tocchera'
al premier Romano Prodi, in prima persona, leggere, rileggere, tagliare, limare.
Insomma, sara' lui ad avere l'ultima parola sulle dichiarazioni programmatiche
che esporra' domani alle 17, nell'Aula del Senato, in vista del voto di fiducia
che a Palazzo Madama si avra' mercoledi' sera. E non piu' giovedi', come
inizialmente ipotizzato, per via della decisione unanime presa oggi dalla
conferenza dei capigruppo del Senato, per permettere, proprio il primo marzo,
pena la decadenza, la conversione del decreto sugli stadi. Sempre giovedi', ma
alle 10, iniziera' invece il dibattito alla Camera: venerdi' mattina e' prevista
la replica del presidente del Consiglio, seguita dalle dichiarazioni di voto.
Alle 12 iniziera' il voto finale.
Stabiliti tempi e orari, a Palazzo Chigi, dove il premier ha incontrato via via
alcuni ministri (Rosy Bindi, Giulio Santagata, Emma Bonino, Pierluigi Bersani,
Vannino Chiti) si lavorera' per tutta la serata al discorso di domani. Che
dovrebbe riprendere le priorita' previste dal dodecalogo. E quindi, ''attenzione
permanente'' e ''impegno concreto a favore del Mezzogiorno'', senza dimenticare
il ''rispetto degli impegni internazionali e di pace'', il forte ''impegno per
cultura, scuola, universita', ricerca e innovazione'', la ''rapida attuazione
del piano infrastrutturale e, in particolare, dei corridoi europei (compresa la
Tav)''.
Inoltre, nel nuovo patto si parla anche di ''programma per l'efficienza e la
diversificazione delle fonti energetiche'', portando avanti pure ''le
liberalizzazioni e la tutela dei consumatori'', cosi' come di ''riduzione
significativa della spesa pubblica legata ai costi della politica'', ''riordino
del sistema previdenziale, privilegiando le pensioni basse e i giovani'',
''rilancio delle politiche a sostegno della famiglia, attraverso l'estensione
universale di assegni familiari piu' corposi e un piano concreto di aumento
significativo degli asili nido '' e ''rapida soluzione delle incompatibilita'
tra incarichi di governo e parlamentari''. In ogni caso, Prodi non dovrebbe
affrontare la delicata questione dei Dico, gia' approvati dal Cdm e non inseriti
nei 12 punti.
Sul disegno di legge Bindi-Pollastrini, infatti, dovra' pronunciarsi adesso il
Parlamento. Sul fronte riforme, il premier potrebbe spingere molto sulla
famiglia e sul welfare, senza per questo entrare nei dettagli, ad esempio, della
riforma previdenziale. Altro tema delicato, quest'ultimo, che nelle ultime ore,
a seguito di alcune indiscrezioni su possibili interventi del governo, ha
scatenato la reazione dei sindacati, che hanno ribadito il loro no ''alla
revisione dei coefficienti'' e all'innalzamento dell'eta'. E proprio sulle
indiscrezioni, Santagata ha tenuto a precisare che ''quello che dira' Prodi
sara', come e' ovvio, reso noto domani alle Camere. Per questo, tutto quello che
in merito si legge sugli organi di stampa in questi giorni e' destituito di
fondamento''. Prodi, comunque, dovrebbe dedicare un breve passaggio del suo
discorso alla riforma della legge elettorale. Un riferimento, non un
approfondimento, per evitare magari che qualcuno possa leggerlo come
un'invasione di campo. Un rischio da evitare assolutamente, vista la delicatezza
del momento.
Berlusconi: La CdL fara' le primarie per la scelta del leader
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, lasciando la
cena elettorale che si sta svolgendo a Milano, ha detto che la CdL fara' le
primarie per la scelta del leader. "La decisione e' stata presa la settimana
scorsa, e' l'unica cosa che intendiamo copiare dalla sinistra". Berlusconi,
infine, ha aggiunto che e' la cosa "migliore per avere la conferma dagli
elettori".
"Gia' dalla scorsa settimana in una riunione del vertice di
Forza Italia, su proposta del Presidente Berlusconi, e' emersa l'idea che la
scelta del prossimo candidato premier della CDL per le elezioni politiche sia
affidata direttamente agli elettori, attraverso il meccanismo delle primarie".
Con queste parole Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, replica a Pier
Ferdinando Casini.
Casini: Tradire i propri elettori è un cancro
''Se c'e' una cosa che umilia l'idea di centro che io sono
impegnato a valorizzare e' quella del trasformismo, qualsiasi atto che si fonda
sul tradimento dei propri elettori e' un tumore, non siamo disponibili a fare il
soccorso ne' di questo governo ne' di altri, non siamo ansimanti per un
arruolamento''. Lo afferma intervistato da Giuliano Ferrara per 'Otto e mezzo'
il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini.
Casini: Berlusconi non è l'uomo della provvidenza
''Berlusconi e' la piu' grande calamita elettorale ma questo
non vuol dire che il centrodestra debba dipendere solo da lui, anche Khol e
Aznar sono andati via e quei partiti non sono finiti, noi siamo gli unici in
Europa ancora legati alla figura dell'uomo della provvidenza'' .
Lo ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini alla
trasmissione '8 e mezzo'. ''In un momento di emergenza mettere Berlusconi al
centro della politica e' stato piu' che giustificabile, ora bisogna cambiare
pagina, io glielo dico in faccia: se vuoi fare l'alleanza con me tu non sei il
leader, bisognera' trovare una persona terza, ha il 25% non il 51%'' ha aggiunto
Casini.
Pallaro intenzionato a votare la fiducia a Prodi
"Sono orientato a votare per Prodi al quale ho chiesto un
incontro per domani mattina, appena giunto a Roma da Buenos Aires. Vedremo...".
Lo ha detto al TG1 il senatore Luigi Pallaro che, in risposta alla domanda su
quale indicazione abbia ricevuto dai suoi elettori, cioe' gli italiani
all'estero, ha risposto: "Indicazione? Quella di non fare la crisi". Quel
"vedremo", lascia capire il senatore Pallaro, e' legato alle assicurazioni che
otterra' dal premier.
Casini: L'opposizione della Cdl fa ridere ma dico no a Prodi
''Sono nettamente e duramente critico con questo governo, che
tutti i giorni mi impegno a contrastare in Parlamento, a allo stesso tempo sono
convinto che l'opposizione, cosi' com'e', con lo schema di 12 anni fa, fa
scappare da ridere''.Lo ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini,
ospite questa sera della trasmissione 'Otto e Mezzo'.
''Non e' vero che ogni qualvolta critico questo schema della
Cdl -ha sottolineato Casini- mi accusano di flirtare con il centrosinistra. Come
potrei andare in un governo con Bertinotti e e i Verdi? Io mi ritengo una
persona seria. Sono per fare la Tav e loro non vogliono farla. Stesso discorso
vale per i Dico''.
Vertice tra Berlusconi e Bossi ad Arcore
E' durato circa un'ora e si e' concluso da poco l'incontro ad
Arcore tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi e alcuni esponenti della Lega e di
Forza Italia. I due leader hanno affrontato la crisi di governo, hanno parlato
della legge elettorale e dell'attuazione del federalismo a livello regionale.
Archivio Caduta Governo
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