Si è concluso ieri sera con il voto al Senato il
caso Visco-Speciale. L'Aula ha bocciato prima la mozione della Cdl
che chiedeva il ritiro di tutte le deleghe al viceministro Visco (150 sì,
160 no e nessun astenuto), poi quella che esprimeva "solidarietà" alla Gdf
(155 sì e 60 no). Dopo il voto sulle mozioni si è passati agli ordini del
giorno: ne sono stati bocciati 5, presentati da Calderoli (maggioranza
sempre compatta sui 160 voti, opposizione oscillante da 155 a 154, con uno o
due senatori in meno rispetto ai 156 che ha sulla carta). Bocciato anche un
emendamento del senatore Massidda (Fi). Solo in una votazione il Senato è
andato in parità con 155 sì, 155 no e 5 astenuti: sull'odg della Cdl che
impegna il governo a rispettare il dettato della legge del 1959, che
specifica che la Gdf dipende direttamente e a tutti gli effetti dal
ministero delle Finanze. L'emendamento non è passato perché un voto di
parità non basta per l'approvazione (serve la maggioranza). PDF:
Il discorso del Ministro Padoa Schioppa
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