
La V-generation è nata in Rete. Una mail alla
volta, un commento, un link, un trackback, un post, un forum, una chat. Migliaia
di persone hanno potuto conoscersi, riconoscersi, incontrarsi. Discutere di
politica vera, legata al lavoro, alla scuola, alla sanità, alla
sicurezza, alla famiglia, all’acqua, all’energia. La Rete è il nuovo luogo della
politica.
Sabato la V-generation è scesa in piazza per firmare una legge di iniziativa
popolare. Si è materializzata, ma solo per chi la ignorava. Un
momento di democrazia: una proposta di legge popolare. Cittadini hanno fatto la
fila volontariamente, per ore.
Sono state raccolte SOLO 300.000 firme perchè sono finiti i moduli. Nelle piazze
c’era almeno un milione di persone.
La V-generation è stata definita “Italia di merda” e “anti politica”. Il popolo
della V-generation è un’offesa vivente per i professionisti
della politica. Un delitto di lesa maestà per molti giornalisti e intellettuali.
Tutta gente (non precaria) che ha vissuto bene, molto bene in
questi anni alle spalle del Paese.
Il milione di persone che è sceso in piazza, in modo composto, senza
bandiere, senza il più piccolo incidente, dovrebbe essere ringraziato.
E’ la valvola di sfogo di una pentola a pressione che potrebbe scoppiare. Un
momento di tregua per riflettere sul futuro di questo Paese.
La V-generation è aria pura, condivisione, futuro.
Gaber direbbe: “la libertà è partecipazione”.
Ps: Grazie a tutti i Meetup, siete stati FANTASTICI!
Archivio Liberiamo la politica dai politici
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