L''Espresso' accusa il Guardasigilli Clemente Mastella: è
andato al Gran premio di Formula 1 a Monza con il figlio e altre persone
utilizzando l'aereo di Stato. In un lungo articolo dal titolo 'Senza grazia e
senza giustizia' corredato da foto e firmato da Gianluca di Feo, si legge che "i
magistrati non hanno la benzina per le auto ma il ministro della Giustizia non
lesina certo sul carburante. Soprattutto quando si tratta di accontentare amici
e famiglia".
La
fotocronaca de L'Espresso che testimonia il viaggio del ministro
Clemente Mastella e del vicepremier Francesco Rutelli sui velivoli
dell'Aeronautica Militare.
Per l'escursione al Gran Premio di Monza Clemente Mastella - dice l'attacco
dell'articolo - non ha badato a spese, tutte però a carico di altri. Il
Guardasigilli ha volato da Salerno a Milano con l'Air Force One italiano: uno
dei lussuosi Airbus presidenziali, praticamente una suite con 40 poltrone e ogni
genere di comfort", spendendo al minimo "20.000 euro". Ma l'accusa va oltre.
Secondo l''Espresso', infatti, il ministro Mastella, dopo aver transitato
dall'area vip di Linate, "si è accomodato su un meraviglioso elicottero privato,
un potente Agusta 109 con salottino interno, diretto verso l'autodromo. Nessuno
sa chi ha saldato il conto per questa navetta, prenotata per uso esclusivo del
leader Udeur".
L'ipotesi dell''Espresso' è che sia stato "forse Flavio Briatore a omaggiare
l'amico Clemente di quel tour con vista sui tetti del Duomo che ha permesso di
scavalcare tutte le code per planare nel giro di dieci minuti direttamente nei
box di Monza". Del resto, fa notare il settimanale, "sono qui per salutare
l'amico Briatore" sono state le prime parole del ministro dopo lo sbarco nel
circo dei motori. Un comportamento che viene definito dal settimanale "senza
grazia", soprattutto perché tenuto nel giorno "in cui il dibattito era
incentrato sui costi della politica".
"Facile - ipotizza quindi l'autore - prevedere le giustificazioni di Mastella:
l'impiego dei voli di Stato non è una sua scelta, ma viene imposto per motivi di
sicurezza". Sicurezza che secondo il giornale non era comunque assoluta, come
dimostrerebbero le foto pubblicate.
14/09/2007 Archivio I costi della politica italiana
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