I
24 condannati in via definitiva stanno fermi come uno
scoglio in Parlamento. Nessuno fa un passo indietro. Il primo che
si costituisce agli elettori e si dimette diventa un eroe nazionale. Ma non
lo capiscono. Quanti anni ci vorranno per toglierceli dai piedi? In tre anni
ci siamo liberati solo di Previti. Sono pregiudicati di
lungo corso. Drogati che non riescono a smettere.
Il Governo non è indifferente. Uno alla volta li aiuta a
riprendere confidenza in sé stessi dopo le condanne processuali. E’ vero che
pochi hanno conosciuto la galera, ma tutti sono detenuti onorari.
Lo scorso anno Vito e Pomicino, condannati
il primo per corruzione a due anni e il secondo per finanziamento illecito a
un anno e otto mesi e per corruzione a due mesi, sono stati nominati membri
della Commissione Antimafia. Da quando ci sono loro la
criminalità organizzata è diventata la prima azienda del Paese. Se ci fosse
anche Andreotti, prescritto a vita, diventerebbe la prima
multinazionale europea.
Il Governo non si dimentica dei condannati in Parlamento. E
una ragione c’è. Metti che un domani gli attuali ministri e sottosegretari
finiscano in tribunale a causa di una Forleo o di un De Magistris qualsiasi.
Chi li aiuterebbe? Oggi a te, domani a me e il CSM a Mancino.
Gianni De Michelis, definito a suo tempo un avanzo da balera,
grande trombeur de femmmes ministeriale e autore del libro: “Dove andiamo a
ballare questa sera: guida a 250 discoteche italiane” è stato
promosso. La felice iniziativa nei confronti del condannato a un
anno e sei mesi per le tangenti autostradali del Veneto e a sei mesi per
finanziamento illecito è opera di Massimo D’Alema.
Per capire cosa ci aspetta nel 2017la Farnesina ha
istituito infatti un comitato di esperti detto: “Gruppo di
riflessione strategica”. I personaggi che ne fanno parte si
riuniranno in una sala del Ministero degli Esteri a discutere di energia,
produzione, commercio, sicurezza e del futuro del mondo. Il Caronte della
sinistra ha invitato Gianni De Michelis a far parte del gruppo. La nomina
dell’ex ballerino è motivata in quanto presidente dell’Istituto per le
relazioni tra Italia e Africa, America Latina, Medio Oriente e Estremo
Oriente.
Mi aspetto altri gesti importanti del Governo nei confronti
dei condannati. I bombaroli alla commissione Difesa, i brigatisti agli
Interni, gli estorsori al Fisco. Diamo loro una speranza per il futuro e a
D’Alema la Forleo.
Commento di Emanuele P.
LISTA MAGISTRATI DECEDUTI IN "NOME DELLA REPUBBLICA ITALIANA"
Agostino Pianta, Pietro Scaglione, Francesco Ferlaino, Francesco Coco,
Vittorio Occorso, Riccardo Palma, Girolamo Tartaglione, Fedele Calvosa,
Emilio Alessandrini, Cesare Terranova, Nicola Giacumbi, Girolamo
Minervini, Guido Galli, Mario Amato, Gaetano Costa, Gian Giacomo
Ciaccio-Montalto, Bruno Caccia, Rocco Chinnici, Alberto Giacomelli,
Antonino Saetta, Rosario Angelo Livatino, Antonio Scopelliti, Giovanni
Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino, Luigi Daga
Le pallottole(quelle non auto inviate) e le bombe, non vanno più di
moda. Oggi si assiste come non mai, all'abuso di potere, alla
coercizione di una classe politica sempre più organizzata a delinquere,
sempre meno vicina alle problematiche del paese. I problemi sono da
ricercarsi nelle lobby tra banche, partiti, sindacati, enti locali,
mafia.. san Marino, opus dei..
Per far girare i soldi,non devono esserci regole ed intoppi..Questo è il
vero dilemma,della nostra cara (in tutti i sensi) Nazione.
Ormai assistiamo passivi a profezie che si autoavverano.. ricordi e
reminiscenze di fatti, che ci portano indietro agli anni 20.. Il resto è
storia, scritta e vissuta con il motto: Colpirne uno per educarne 100
LO STATO ITALIANO NE HA COLPITI 26
LO STATO ITALIANO NONOSTANTE CIO' CONTINUA INCOLPEVOLE A COLPIRE..
VAFFANCULO DAY PER LA GIUSTIZIA
DE MAGISTRIS DAY PER LA LIBERTA' DELLA GIUSTIZIA
PRESENTE!!!!!
Janadesh, Marcia per la dignità del popolo (Jay jagath)
Sono circa 20.000, uomini e donne provenienti da quasi
tutti gli stati dell’India. Si sono incontrati il 2 Ottobre a Gwalior,in
Madia Pradesh. Da ormai 24 giorni sono in Marcia, tappa dopo tappa,
verso la capitale, New Delhi.
20.000 persone è un numero immenso, e soprattutto una folla immensa. Il
corteo è lungo circa quattro kilometri. Una delle due corsie della super
strada numero 2, una delle arterie principali del traffico che conduce a
Delhi, è cosi bloccata da una Marcia lenta e costante, energica e
paziente, calda e piena di speranza. Si tratta di Adivasi, poveri tra i
piu poveri, quelli che non vedono nè i frutti nè i prodotti nè alcun
beneficio del 9.3% di crescita economica annua che l’India ha. Sono i
più poveri, quelli che vivono sulle montagne, sulle colline, nelle
foreste, nelle pianure, cui varie corporation hanno preso la terra,
hanno strappato i pesci, hanno tagliato gli alberi. Quelli che si devono
spostare se il governo decide di costruire una fabbrica proprio sulla
loro casa, quelli che non hanno alcuna terra da lavorare, e sono
costretti a vendere a prezzo ridicolo la loro forza lavoro nei campi
altrui. Guadagnano tra le 20 e le 50 rupie per un giorno di lavoro, e
nella maggior parte dei casi non c’è che una persone o al massimo due a
lavorare in un nucleo familiare (1 euro=53 rupie). Sono quelli che
bussano alla porta chiedendo una rupia, perche anche solo una, per loro,
è piu che nessuna.
Sono quelli che vivono lontani dal parlamento, quelli che lo stato
facilemente dimentica, quelli che a Washington sono sconosciuti,
costantemente ignorati. Quelli in favore dei quali mai alcuna legge
viene formulata. Sono Adivasi, i piu poveri dei poveri.
Il movimento Ekta Parishad nasce nel 1991, dopo almeno 20 anni di lavoro
sociale tra i villaggi e le aree rurali dell’India. Nasce con l’intento
di unire, coordinare un vasto insieme di piccole organizzazioni già
operanti nei vari distretti dell’India. Con la consapevolezza che la
divisione non puo’ portare a nessuna vittoria, e che per raggiungere
qualche obiettivo c’è bisogno che i tanti piccoli si uniscano, per
elevare una voce che sia unica, e grande, in modo che il parlamento non
possa ignorarla.
Questa gente, popolo di 20.000 non ha nulla, nei loro villaggi non sono
nulla, ma attraverso questa immense sayagraha stanno diventando
tantissimo. Sono il potenziale di un insegnamento che deve giungere
ovunque, e in Europa in particolare.
Perche un altro mondo è possible.
Non resta che costruirlo.
Fine del pool antimafia (Christian Delli Santi)
Caro Beppe,
da anni seguo le tue iniziative sul blog e nel mondo reale. L'ho fatto per il
fatto che condivido le battaglie che porti avanti e per un'esigenza interiore di
partecipare al dissenso che muove gli animi traditi. Si, traditi. Io ho
sostenuto questo governo e combattuto quello dello psiconano con lo spirito di
chi, come me, si aspettava un cambiamento. Cambiamento che a tutti i livelli non
vi è stato, dal caso Levi-Prodi, De Magistris, fusione "a freddo" del PD,
indulto, etc. etc.
Oggi ho deciso di scriverti perchè ritengo che nel corso degli ultimi anni
quanto fatto da Borsellino-Falcone, lasciati soli dalla Politica, sia oggi
andato definitivamente in rovina come segnalato dall'articolo di cui ti invio il
link su repubblica: [1]
La collusione tra Politica-Mafia credo sia una risposta a molti dei casi di cui
ti citavo prima, molte collusioni eccellenti devono rimanere in ombra, molte
persone sono state scarcerate con l'indulto e sopratutto un indecente clementina
al posto giusto ha reso al Paese questo squallido spettacolo che è l'Italia di
Berlusconi - Prodi negli ultimi anni.
Io, insieme ad altri 2 colleghi, abbiamo avviato un'attività in un paese di
merda e stiamo lottando contro la burocrazia ed il clientelismo per cercare di
portare avanti le nostre sfide, ma credo che ad un certo punto bisognerà dire
basta ed andare via. In un altro Paese dove non si vedano delle schifezze come
queste e rinnegare le mie origini.... sbattere la porta e non tornare più
indietro. La mia impotenza difronte a tutto ciò mi innervosisce e demoralizza,
specie dopo il macello mediatico e l'azione di mediatica contro il v-day.
Sembra un po' il periodo dei maxiprocessi di Falcone screditato in pubblico da
molte parti. Si, molti lo screditarono per poi poterlo colpire. E oggi guarda
caso hanno votato l'aumento dei finanziamenti ai giornali di partito, giornali
già morti e non capaci di parlare alle persone.
Ti chiedo scusa per lo sfogo ma ho cercato un interlocutore capace di capire il
mio stato d'animo ed a cui muovere le mie ultime speranze.
Con stima. Saluti
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