Oggi Marco Travaglio ha ricevuto delle durissime
critiche, sia dalla maggioranza che da quella che dovrebbe essere
l'opposizione, per aver citato dei fatti su Renato
Schifani, presidente del Senato.
Esprimo solidarietà a Marco Travaglio perché ha fatto
semplicemente il suo dovere raccontando quel che sono i fatti.
Episodi che non possono essere cambiati o taciuti solo perché, da un giorno
all’altro, una persona diventa presidente del Senato oppure, e
solo per questo, cancellare con un colpo di spugna la sua storia ed il suo
passato.
Un giornalista che racconta, citando episodi specifici, non
ha bisogno di alcun contraddittorio. Questo, semmai, deve
essere fatto dai politici quando si confrontano tra di loro.
Il cronista racconta come sono andati i fatti e paradossalmente vorrebbe dire
che ogni qualvolta egli scrive o riporta la cronaca di una
rapina, si dovrebbe ascoltare anche la versione del rapinatore.
10/05/2008 Schifani Renato Giuseppe (http://www.antoniodipietro.it)
Riporto la "carta d'identità" tratta da "Se li conosci li eviti", libro
pubblicato da Chiarelettere e scritto da Peter Gomez e Marco Travaglio,
dell'attuale Presidente del Senato.
Schifani Renato Giuseppe (FI)
Anagrafe: Nato a Palermo l'11 maggio 1950.
Curriculum: Laurea in Giurisprudenza; avvocato; dal 2001 capogruppo di
FI al senato; 3 legislature (1996, 2001, 2006).
Segni particolari: Porta il suo nome, e quello del senatore dell'Ulivo
Antonio Maccanico, la legge approvata nel giugno del 2003 per
bloccare i processi in corso contro Silvio Berlusconi: il lodo
Maccanico-Schifani con la scusa di rendere immuni le "cinque alte cariche dello
Stato" (anche se le altre quattro non avevano processi in corso). La norma è
stata però dichiarata incostituzionale dalla consulta il 13 gennaio 2004. L'ex
ministro della Giustizia, il palermitano Filippo Mancuso, ha
definito Schifani "il principe del Foro del recupero crediti", anche se Schifani
risulta più che altro essere stato in passato un avvocato esperto di questioni
urbanistiche. Negli anni Ottanta è stato socio con Enrico La Loggia
della società di Villabate, Nino Mandalà, poi
condannato in primo grado a 8 anni per mafia e 4 per intestazione fittizia di
beni, e dell'imprenditore Benny D'Agostino, poi condannato per
concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo il pentito Francesco
Campanella, negli anni Novanta:
il piano regolatore di Villabate, strumento di programmazione
fondamentale in funzione del centro commerciale che si voleva realizzare e
attorno al quale ruotavano gli interessi di mafiosi e politici, sarebbe stato
concordato da Antonio Mandalà con La Loggia. L'operazione avrebbe previsto
l'assegnazione dell'incarico ad un loro progettista di fiducia, l'ingegner
Guzzardo, e l'incarico di esperto del sindaco in materia
urbanistica. In cambio, La Loggia, Schifani e Guzzardo avrebbero diviso gli
importi relativi alle parcelle di progettazione Prg e consulenza. Il piano
regolatore di Villabate si formò sulle indicazioni che vennero costruite dagli
stessi Antonino e Nicola Mandalà [il figlio di Antonino che per
un paio d'anni ha curato gli spostamenti e la latitanza di Bernardo
Provenzano, nda], in funzione alle indicazioni dei componenti della
famiglia mafiosa e alle tangenti concordate.
Schifani, che effettivamente è stato consulente urbanistico del comune di
Villabate, e La Loggia hanno annunciato una querela contro Campanella.
Video della trasmissione incriminata
Travaglio a "Che tempo che fa" (10/5/08) completo Parte 1/3
Travaglio a "Che tempo che fa" (10/5/08) completo Parte 2/3
Per approfondire:
01/05/2008 Scusate il disturbo
11/05/2008 Fazio chiede scusa in diretta per Schifani
12/05/2008 Intervista. Marco Travaglio al Salone di Torino. Caso Schifani
Solidarietà per Marco Travaglio di Salvatore Borsellino
L’Auchan di Villabate è Cosa Nostra
12/05/2008 Renato Schifani, ha dato mandato ai suoi avvocati per agire giudizialmente nei confronti della trasmissione 'Che tempo che fa'
L'Ufficio Stampa di Palazzo Madama fa sapere che il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha dato mandato ai suoi avvocati per agire giudizialmente nei confronti della trasmissione 'Che tempo che fa' di sabato scorso con le dichiarazioni di Marco Travaglio relativamente al presidente del Senato, Renato Schifani.
L'argomento e' stato inserito nell'ordine del giorno dei lavori dell'Authority presieduta da Corrado Calabro'. Prevedibile come primo atto la richiesta alla Rai di documentazione sulla vicenda, cosi' come era avvenuto una settimana fa in relazione alla puntata del primo maggio di 'Annozero' imperniata sul V-Day di Beppe
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