I magistrati di Milano inviano
alla Camera una nuova tranche di atti sul sexygate che coinvolge il premier:
"Sono sempre uscito bene dalle situazioni complicate". Fatture per via Olgettina
per oltre 50mila euro sotto la lente degli investigatori
Altre 227 pagine di documenti sul caso Ruby arrivano alla Camera inviate dai
pm di Milano. Si tratta di “ulteriore documentazione integrativa di quella già
inviata il 14 gennaio scorso, in relazione alla domanda di autorizzazione ad
eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti dell’onorevole Berlusconi”.
“Negli uffici del ragioniere contabile Giuseppe Spinelli si
troverebbero ulteriori documenti utili alle indagini condotte dalla procura di
Milano sulle serate ad Arcore”, si legge in una nota diramata dal procuratore
capo della Repubblica Edmondo Bruti Liberati che ha, inoltre, notificato un
invito a comparire il 1° febbraio per la consigliera regionale Nicole
Minetti. “A seguito delle perquisizioni effettuate a Milano il 14
gennaio – si legge nella nota – e di ulteriori atti di indagine sono emersi
nuovi elementi a sostegno dell’ipotesi che presso gli uffici di Giuseppe
Spinelli si trovino atti e documenti relativi alla vicende di cui alla
richiesta avanzata nella stessa data del 14 gennaio alla Camera dei deputati
di autorizzazione a eseguire la perquisizione degli uffici siti in Segrate”.
“Questa procura - prosegue la nota – ha ritenuto pertanto doveroso portare a
conoscenza della Camera dei deputati tali ulteiori elementi che emergono
dall’invito per la presentazione di persona sottoposta a indagini, notificato
a Nicole Minetti”.
Il presidente della Camera Gianfranco Fini, il primo a
ricevere i nuovi atti, li ha trasmessi al presidente della Giunta per le
autorizzazioni Pierluigi Castagnetti. “Penso che in giornata
domani potremo concludere”, ha detto Castagnetti. Da Milano, ha poi spiegato,
“è arrivata un’integrazione ai documenti. Nessuno l’ha sfogliata. Saranno
fatte alcune copie del fascicolo, che saranno messe a disposizione dei membri
della Giunta. Potranno essere consultate davanti a un funzionario della Giunta
stessa, senza possibilità di fare copie”. Gli uffici resteranno aperti fino
alle 24 di oggi. Domani mattina alle 10 la nuova riunione.
Alla Minetti sequestrate fatture per oltre 50mila euro.
Sarebbero stati sequestrati alla consigliera regionale Nicole Minetti fatture
riguardanti canoni di via Olgettina per importi che in un anno arrivano a
oltre 50mila euro. E’ quanto si legge nelle nuove carte trasmesse dalla
Procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni della Camera secondo
quanto racconta chi le ha lette.
Sequestrata cocaina a show-girl Polanco. Nella cantina
dell’abitazione di Maristell Garcia Polanco, una delle ragazze ospiti delle
feste di Arcore, è stata sequestrata della cocaina che sembra essere risultata
però del convivente. E’ quanto si legge nei nuovi atti trasmessi dalla procura
di Milano alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera per ribadire la
richiesta di autorizzazione a perquisire gli uffici del ragioniere del premier
Giuseppe Spinelli.
Nelle carte tracce bancarie e sms. Le tracce bancarie dei
compensi destinati alle ragazze dell’Olgettina da Giuseppe Spinelli attraverso
Nicole Minetti e numerosi sms: c’è anche questo negli atti inviati dalla
procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni della Camera dei Ddputati.
Se intercettazioni telefoniche ci sono, invece, non dovrebbero essere molte
perché – fanno notare in ambienti giudiziari – è prassi che quando vengono
effettuate le perquisizioni (il 14 gennaio scorso, in questa vicenda, ndr)
si ‘chiudono’ le intercettazioni. Sono state “ragioni di coerenza
istituzionale”, dicono fonti giudiziarie, a ispirare l’invio di una nuova,
massiccia documentazione a Roma. In sostanza, i pm hanno voluto dimostrare che
c’è “un quadro probatorio serio e concreto” a sostegno della richiesta di
perquisire Giuseppe Spinelli, a dispetto del ‘fumus persecutionis” ai danni di
Silvio Berlusconi di cui hanno parlato alcuni esponenti della maggioranza.
Ghedini: “E’ solo gossip mediatico” – “Da quello che mi
dicono, perché io non ho ancora potuto vedere le carte, si tratta solo di
gossip, di telefonate tra ragazze”. Niccolò Ghedini parla delle nuove carte
arrivate sul caso Ruby alla Camera e avanza delle fortissime riserve di metodo
e di merito. “Per me – dice al cronista, lasciando Montecitorio, il deputato
Pdl e legale del premier – si tratta di materiale irricevibile, anche perché
io, cioè la difesa, non ho avuto questo materiale”. ”Non so, mi pare a questo
punto – prosegue Ghedini – che si rafforzi sempre di più l’idea che la procura
di Milano punta sull’aspetto del gossip e mediatico piuttosto che su quello
giuridico”. ”E poi mi domando – osserva ancora – come si possano appoggiare
atti che sono successivi rispetto alla richiesta di perquisizione dell’ufficio
di Spinelli, visto che di questo pare che si tratti. La richiesta nuova
dovrebbe riguardare atti nuovi e non quelli legati a una richiesta già
avanzata e per la quale, dunque, dovrebbero essere state già consumate le
attivita’”. Quanto alla querelle scatenata oggi su un altro timing, quello
della comunicazione dell’arrivo delle nuove carte, Ghedini tiene a ribadire
che “io non ho polemizzato con Fini. Mi sono limitato a un saluto e ho visto
che Paniz e lui hanno avuto uno scambio polemico”.
Nell’inchiesta c’è supertestimone. Spunta una presunta
supertestimone nell’inchiesta sulle feste a Villa San Martino, la residenza di
Arcore del premier Silvio Berlusconi. Secondo quanto si è appreso, si
tratterebbe di una giovane di circa 20 anni, sentita nei giorni scorsi dai pm
di Milano che indagano sul caso Ruby. La testimone avrebbe raccontato che una
delle ragazze perquisite in via Olgettina le avrebbe detto di aver ricevuto
gratuitamente l’alloggio e di aver avuto rapporti sessuali con il presidente
del Consiglio.
“Pietra tombale per la difesa di B.”. “Le nuove carte sono
una pietra tombale sul tentativo dei legali del premier di edulcorare e
rappresentare come normali le serate ad Arcore. Da una prima sommaria lettura
emerge un quadro ancora più grave”. Così Marilena Samperi (capogruppo del Pd
nella Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera), commenta ‘a
caldo’ le 227 pagine contenenti la nuova documentazione sul caso Ruby
trasmessa alla Camera dei deputati dalla Procura di Milano.
Berlusconi: “Sempre uscito bene da situazioni complicate”. Silvio
Berlusconi conclude la conferenza stampa a palazzo Chigi sui lavori di Expo
2015 rispondendo alle domande dei giornalisti. Si aspettava una legislatura
così complicata?, gli chiede un cronista. “Ci sono cose più complicate nella
mia vita… Di cose complicate ne ho viste tantissime e ne sono sempre uscito
benissimo…”, afferma il premier.
Nessuna foto negli atti. Nella nuova tranche di
documentazione non ci sarebbero fotografie. E’ quanto afferma chi ha dato una
prima occhiata alle circa 300 pagine dei pm milanesi. Secondo quanto è stato
detto in Giunta, poi, le nuove carte conterrebbero per lo più altre
intercettazioni e il contenuto di perquisizioni anche nelle abitazioni delle
ragazze.
A casa di Ruby trovati fogli con cifre ricevute o da ricevere.
Nella perquisizione eseguita lo scorso 17 gennaio a Genova nella casa che Ruby
Rubacuori condivide con il fidanzato, gli investigatori hanno trovato appunti
manoscritti dalla stessa ragazza con l’indicazione di cifre considerevoli che
avrebbe ricevuto da premier e di altre che avrebbe dovuto ricevere. Su tali
appunti – da quanto si è appreso – sono in corso accertamenti da parte degli
inquirenti.
Minetti: “Invito a comparire? Mi confronterò con avvocato?”. ”Si,
mi ha telefonato il mio avvocato per comunicarmelo, ma non so ancora nulla dei
dettagli della convocazione: appena finito qui i lavori in commissione mi
confronterò con il mio legale”. Così Nicole Minetti, consigliere regionale
lombardo del Pdl, indagata nell’inchiesta sul caso Ruby sulla notizia
dell’invito a comparire inviatole dalla procura di Milano. Minetti, che oggi è
stata in consiglio regionale, fra il suo ufficio e i lavori di commissione,
non ha voluto aggiungere altro, nemmeno commentare la raccolta di firme
avviata da Sara Giudice, giovane esponente del Pdl e consigliera di zona, a
Milano per chiedere le sue dimissioni. “Di queste cose – si è limitata a dire
la Minetti – preferisco davvero non dire nulla”.
Leone (Pdl): “Gli atti? Un colpo di scena a metà”. Così
Antonio Leone, relatore di maggioranza nella Giunta delle autorizzazioni della
Camera commenta le nuove carte arrivate in Parlamento sul Ruby-gate.
“Non so se siano documenti rilevanti o meno. Ai fini della decisione della
Giunta, tuttavia, tutte le carte sono ininfluenti in quanto la giunta non deve
contestare la legittimità a fare una perquisizione” ma solo decidere se per
farlo deve essere richiesta autorizzazione al Parlamento.
Tensione in Giunta per le autorizzazioni della Camera.
L’arrivo della nuova documentazione trasmessa dalla procura di Milano
all’organismo parlamentare presieduto da Pierluigi Castagnetti è stato
annunciato con un comunicato stampa della presidenza di Montecitorio e questo
ha fatto andare su tutte le furie il Pdl. Con Maurizio Paniz che ha criticato
il presidente della Camera per la mancanza di “riserbo” dimostrata, visto che
i componenti della Giunta hanno dovuto apprendere la notizia “dalle agenzie di
stampa”. In realtà il Pdl e la Lega, spiegano alcuni esponenti
dell’opposizione, volevano tentare di fare il ‘blitz’ votando la richiesta di
autorizzazione dei pm milanesi entro oggi. Invece di domani come era previsto.
Ora il nuovo incartamento rischia di rallentare le cose. E questo non va giù
agli esponenti del centrodestra.
Lo sdegno di Famiglia Cristiana. ”La vera gogna mediatica è
quella “di un Paese sbertucciato nel mondo, con credibilità al ribasso e danno
d’immagine che si farà fatica a recuperare. Non certo per colpa dei media che
mettono a nudo il re. I nostri ragazzi all’estero sono apostrofati come
‘italiani bunga bunga’, e non è una lusinghiera definizione”. E’ quanto
afferma
il direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino, a proposito del
“caso Ruby” nella rubrica delle risposte ai lettori nel nuovo numero del
settimanale, in cui vengono pubblicate quattro pagine di lettere di lettori
indignati. ”Per guidare il Paese – sottolinea ancora don Sciortino – occorre
compostezza e decoro. Oltre alla coerenza tra principi e comportamenti
privati. Altrimenti, crolla la credibilità. Mentre ipocrisia e opportunismo
non aiutano il Paese a crescere. E non solo a livello morale”.
“Il Paese – prosegue – è bloccato da mesi sul pettegolezzo e su vicende
personali. Miseramente. Nessuno parla più della grave crisi economica. Né
serve l’invadente controffensiva mediatica (con l’immolazione di ‘eroici
difensori ed eroine’ che, tra pianti e urla, entrano ed escono dai dibattiti
televisivi) a coprire l’immobilismo. O a difendere l’indifendibile”.
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