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05/02/2011 “Berlusconi dimettiti”. Oggi a Milano tutti con Libertà e Giustizia (http://www.ilfattoquotidiano.it)

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“Senza Berlusconi, chi fa informazione lavorerà meglio. Potremo occuparci di cose più importanti”. Ne è convinto Gad Lerner, presente tra il pubblico che ha riempito il Palasharp di Milano per la manifestazione di Libertà e Giustizia che chiede le dimissioni del premier. L’incontro è stato introdotto dall’intervento del costituzionalista Gustavo Zagrebelsky. “Il dopo Berlusconi deve partire da una nuova legge elettorale e dalla soluzione del conflitto d’interessi”, ha detto Zagrebelsky. Tra gli ospiti anche Dario Franceschini del Partito Democratico: “Questa è la stessa gente che mesi fa è scesa in piazza con il Pd”, ha dichiarato ai microfoni de ilfattoquotidiano.it. “Dopo anni di resistenza cominciamo forse a portare a casa qualche risultato”. Queste le parole di Bice Biagi, figlia di Enzo, che si dice ottimista: “Questa è la volta buona”. Video di Franz Baraggino

Dimettiti per un' Italia libera e giusta

DIMETTITI. PER UNA ITALIA LIBERA E GIUSTA
MILANO, PALASHARP (via Sant’Elia, 33 – MM1 Lampugnano)

con Umberto Eco, Paul Ginsborg, Roberto Saviano, Gustavo Zagrebelsky
coordinano Sandra Bonsanti e Simona Peverelli

partecipano Giovanni Bachelet, Bice Biagi, Carla Biagi, Daria Bonfietti, Susanna Camusso, Lorenza Carlassare, Nando dalla Chiesa, Concita Di Gregorio, Beppino Englaro, Beppe Giulietti, Maurizio Landini, Gad Lerner, Moni Ovadia, Giuliano Pisapia, Enrico Rossi, Elisabetta Rubini, Salvatore Veca, Lorella Zanardo.  

Troveremo insieme le parole per esigere le dimissioni prima di tutto e liberarci dal potere corrotto e corruttore di Silvio Berlusconi, dal fango, dagli attacchi alla Costituzione, alla magistratura (tutta e in particolare alla Procura di Milano), all’informazione, alla dignità delle donne. Con Zagrebelsky, Ginsborg, Eco e Saviano, tutti fortemente impegnati a fianco della società civile, mobilitiamoci allora per cominciare insieme a ricostruire l’Italia, il nostro Paese, e per riappropriarci di parole che la storia e il sacrificio di milioni di italiani hanno reso eterne e inviolabili: libertà, giustizia, democrazia, repubblica, uguaglianza, lavoro, COSTITUZIONE.

Servono volontari in sala per tutta la durata dell’evento. Se vuoi metterti a disposizione contattaci al numero di telefono +39.02.45491066 begin_of_the_skype_highlighting            +39.02.45491066      end_of_the_skype_highlighting +39.02.45491066 begin_of_the_skype_highlighting            +39.02.45491066      end_of_the_skype_highlighting.

l circolo Libertà e Giustizia di Brescia organizza un pullman con partenza alle 12,30 del 5 febbraio dal Piazzale Coop in Via Corsica a Brescia. Pullman confermato, ci sono ancora alcuni posti liberi, chiamate Ciro D'Orso della pizzeria "da Ciro" per prenotare. Costo 10 € a persona

http://www.lombardia5stelle.org
Quest'opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons

05/02/2011 Oggi a Milano tutti con Libertà e Giustizia (http://www.ilfattoquotidiano.it)



Palasharp esaurito (9.000 posti) e centinaia di persone rimaste fuori per dire basta “all’imbarbarimento prodotto dalla politica e dalla cultura di Berlusconi“. La manifestazione organizzata dal movimento Libertà e Giustizia, è iniziata alle 15.00. Davanti a una folla di cittadini Gustavo Zagrebelsky ha aperto l’incontro. Presenti Roberto Saviano, Paul Ginsborg e Umberto Eco. Previsti gli interventi di  Moni Ovadia, Salvatore Veca, Nando dalla Chiesa, Concita De Gregorio, Gad Lerner, Susanna Camusso, Daria Bonfietti, Maurizio Landini, Oscar Luigi Scalfaro, Maurizio Pollini, Irene Grandi, Milva, Dario Franceschini. Nessuna bandiera di partiti politici tra gli spalti, solo qualche tricolore. Ecco gli interventi più importanti.

Gustavo Zagrebelsky. Il comportamento di Berlusconi “alimenta un mondo contiguo di lenoni e faccendieri. Poiché la legge è uguale per tutti, la legalità sarebbe incompatibile con un tal modo di concepire il potere, quindi i rapporti si basano spesso sull’illegalità, e molte volte la producono, e il giro si avviluppa nella reciprocità dei ricatti. Chi si è messo a capo di questo grande giro è destinato a diventarne succube, a trasformarsi in una vuota maschera che magari fa la faccia feroce ma a nome altrui. E diventa pronto a tutto”. La richiesta di dimissioni del premier “non è accanimento contro una persona – continua Zagrebelsky – ma  contro quel sistema di potere è incarnato proprio da lui quindi è da lui che occorre cominciare non per fermarsi a lui ma per guardare oltre, al sistema di potere che l’ha espresso e di cui egli è l’interprete più in vista”.
 

Paul Ginsborg. ”Vediamo grandi segni di resistenza, di rigetto di questo regime – dice lo storico in collegamento telefonico con il PalaSharp -. Abbiamo avuto in questi sedici anni la versione perversa di Silvio Berlusconi, del rapporto fra pubblico e privato, una versione che invitava tutti a essere predatori sul pubblico. Io penso che sia venuto il momento di ripensare quel rapporto fra pubblico e privato”.

Oscar Luigi Scalfaro. “Chi è indagato ha il dovere di andare a rispondere ai magistrati”. Così afferma l’ex presidente della Repubblica e senatore a vita in una videointervista. ”La magistratura chiede, fa delle imputazioni, colui verso il quale rivolge le accuse ha il dovere di andare a rispondere. Chi poi è in alto ha anche il dovere di dare un esempio, i principi di autronomia e indipendenza devono essere vissuti da ogni cittadino con il comportamento. Anzitutto è una questione di valori, di principi, di democrazia, di rispetto dell’attività della persdona, in questo caso della veste del magistrato. Quando vengono meno questi principi si arriva a follie incostituzionali”.
 

Roberto Saviano. “La nostra democrazia vive in ostaggio – dice lo scrittore nel corso del suo intervento – innanzitutto a causa del voto di scambio: la ferita di vedere persino fare le primarie e perderle. E’ stata l’ennesima dimostrazione che di questo meccanismo non se ne parla mai come fosse un problema del passato. Il voto di scambio compromette la democrazia”.

Umberto Eco. “Berlusconi le dimissioni non le darà, perché il giorno in cui non avesse più potere, lo sappiamo, si troverebbe nella mani della magistrratura. Ma anche perché c’è un’ampia fetta di società disposta a sostenerlo. Che cosa siamo venuti a fare qui? Siamo venuti a difendere l’onore dell’Italia”.Susanna Camusso.”La cosa da fare – sostiene il segretario della Cgil dal palco del PalaSharp – è continuare a contrastare le scelte che sta facendo questo governo. Continuare a mobilitarsi e indignarsi rispetto alla rappresentazione del paese che purtroppo il presidente del consiglio dà nel mondo”.

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02/06/2009 Berlusconi contestato a Firenze

E' da tempo che i cittadini onesti protestano e dicono: Berlusconi vattene. Questo è un filmato del 2009 che si aggancia a tanti altri...

  • Youtube. Berlusconi contestato a Firenze

    02/06/2009 Berlusconi: dimettiti!

    Sono anni che la gente grida: Berluscono dimettiti!!!

  • 02 giugno 2009: Berlusconi dimettiti

    Arcore - Manifestazione Nazionale per le dimissioni di S. Berlusconi

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