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03/06/2019 Le accuse dei dissidenti fanno infuriare il sindaco di Torre del Greco che convoca la maggioranza e fa la conta degli alleati. Ipotesi rimpasto di giunta (Mariella Romano)
Pare che non l’abbia presa bene il sindaco Giovanni Palomba. L’accusa di avere “ingessato l’amministrazione” con il suo “incomprensibile attendismo”, evidenziato nella lettera inviata alla stampa dai due consiglieri della maggioranza, Luisa Liguoro e Gaetano Frulio della lista Ci Vuole Coraggio, non l’ha mandata giù.
Ufficialmente non ne ha ancora parlato con gli alleati di governo, ma ha convocato tutti per una riunione di maggioranza che dovrebbe tenersi martedì 4 giugno alle 19 a palazzo Baronale.
Un invito spedito via whatsapp sulla chat di gruppo e quindi recapitato anche ai due dissidenti e all’assessore vicesindaco di riferimento, Annarita Ottaviano.
Ma quanto gli avvocati e la commercialista della civica Ci Vuole Coraggio, siano attesi e ben accetti alla riunione di domani, nessuno lo sa: di sicuro da quando è stata resa pubblica la lettera, il sindaco di Torre del Greco non ha fatto niente per incontrarli e chiarire la situazione. Anzi, secondo indiscrezioni, avrebbe addirittura confidato al suo entourage che da oggi la maggioranza ha tredici consiglieri e non quindici.
Uno “schiaffo” che segnerebbe una rottura drastica e che potrebbe portare ad un rimpasto di giunta. Un’occasione che potrebbe addirittura rivelarsi ghiotta per il sindaco che da tempo starebbe caldeggiando la sostituzione della giovanissima Elena Ciavolino, studentessa in medicina e poco esperta assessore all’Urbanistica, espressione del consigliere coinvolto nell’inchiesta sul voto di scambio Ciro Piccirillo.
Una situazione in evoluzione: nelle prossime ore dovrebbe chiarirsi anche la posizione degli altri due consiglieri di Ci Vuole Coraggio, Vittorio Guarino e Annalaura Guarino, che al momento non hanno firmato il documento di dissenso dei colleghi Liguoro e Frulio.
E mentre i consiglieri di Ora, Dai e La Svolta avrebbero fatto quadrato intorno al sindaco blindando la maggioranza ed esprimendo solidarietà a Giovanni Palomba, sarebbe rimasto invece in silenzio Luigi Caldarola de Il Cittadino. Un atteggiamento che non sarebbe passato inosservato e che potrebbe nascondere altri malumori e nuove tempeste.
Gli unici che commentano sono Vincenzo Salerno e Santa Borriello del Movimento Cinque Stelle: “Apprendiamo dalla stampa”, dicono, “che alcuni consiglieri di maggioranza non condividono appieno l’operato del sindaco.
Una posizione inaspettata alla luce degli interventi ascoltati nell’ultimo Consiglio comunale, durante il quale si rivendicava fiducia nell’operato dell’amministrazione. Se sono sorti così improvvisamente dissidi e divergenze che determinano cambi di rotta, è doveroso, nel rispetto del mandato elettorale, prendere posizioni nette che mettano davvero in difficoltà una gestione politica, a nostro avviso totalmente deficitaria.
Ricordiamo che è sempre in atto un documento di mozione di sfiducia al sindaco, da noi presentato ad aprile. Purtroppo, però, assistiamo continuamente a posizioni sempre indefinite, da due piedi in una scarpa. Prendere le distanze”, concludono Salerno e Borriello, “è quanto mai necessario ma, ad oggi, la maggioranza fa solo filosofia”.
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