Con il voto del 7 novembre ormai in vista negli
USA, Lyndon LaRouche terrà un webcast internazionale da Berlino il 31
ottobre. In una dichiarazione del 21 ottobre il fondatore dell'EIR
afferma:
“Considerando gli avvenimenti in superficie, il problema rappresentato da Bush è
che fin dall'inizio il suo mandato rappresenta un salto di specie verso il
basso ... Si presuma, solo per un attimo, che i problemi mondiali siano
essenzialmente il risultato della politica USA. Non è così, ma supponiamo che lo
sia, per discutere ciò che invece non è una supposizione, e cioè che gli USA
stanno andando completamente in malora. Non funziona più niente. L'economia
mondiale, compresa quella degli USA, non solo crolla, ma nelle condizioni
politiche che si stanno affermando si avvicina pericolosamente alla
disintegrazione completa. Tutto ciò che il presidente fa diventa un disastro:
più lui ha successo, soprattutto nell'ultimo anno, nel costringere i senatori a
baciare i piedi a lui o a Felix Rothatyn, più diventano evidenti i fallimenti
colossali che riesce a raccogliere ... 24 ottobre 2006 – Con il voto del 7 novembre ormai in vista negli
USA, Lyndon LaRouche terrà un webcast internazionale da Berlino il 31
ottobre. In una dichiarazione del 21 ottobre il fondatore dell'EIR
afferma: “Considerando gli avvenimenti in superficie, il problema
rappresentato da Bush è che fin dall'inizio il suo mandato rappresenta un
salto di specie verso il basso ... Si presuma, solo per un attimo, che i
problemi mondiali siano essenzialmente il risultato della politica USA. Non è
così, ma supponiamo che lo sia, per discutere ciò che invece non è una
supposizione, e cioè che gli USA stanno andando completamente in malora. Non
funziona più niente. L'economia mondiale, compresa quella degli USA, non solo
crolla, ma nelle condizioni politiche che si stanno affermando si avvicina
pericolosamente alla disintegrazione completa. Tutto ciò che il presidente fa
diventa un disastro: più lui ha successo, soprattutto nell'ultimo anno, nel
costringere i senatori a baciare i piedi a lui o a Felix Rothatyn, più diventano
evidenti i fallimenti colossali che riesce a raccogliere ...
“Il presidente sarà il più matto, ma di certo non è il solo.
Guardiamo a quei governi, altrettanto se non più stupidi, o altra gente in varie
parti del mondo, che odiano gli USA sotto Bush – e bisogna riconoscere che hanno
pure dei buoni motivi – ma sono così stupidi da crogiolarsi nell'illusione
suicida che il tracollo degli Stati Uniti finirà per risolvere i problemi
maggiori che affliggono il resto del mondo ... “Primo, gli Stati Uniti non
sono una lontana galassia a sé stante, ma sono parte integrale e dinamica,
dell'attuale sistema ecologico, economico e di interazione dei governi che
coinvolge il mondo intero. ... Secondo, l'economia USA non è una parte separata
del mondo. Dalla seconda guerra mondiale il mondo intero dipende in misura
maggiore o minore dal ruolo del dollaro USA. Da quando il governo americano
prese la folle iniziativa di sciogliere il sistema di Bretton Woods nel
1971-1972, il dollaro USA che domina l'economia mondiale non è più parte della
sovranità nazionale USA, ma sempre più un pezzo di carta igienica curiosamente
negoziabile, considerato con disgusto crescente, ma nondimeno usato e scambiato.
Da quella data esso è un oggetto fluttuante, la cui base, qualità ed aroma sono
diventati sempre più dubbi, come qualcosa che è di proprietà e sotto il
controllo comuni di un concerto di nazioni organizzate nel Fondo Monetario
Internazionale, nelle funzioni che questo ha adottato dopo il 1972. Nelle
circostanze attuali, chi ha la sventura di tenerlo in mano per ultimo perde
tutto. Il dollaro pertanto è controllato sempre più da una sorta di colonia
globale di mixomiceti, le cui caratteristiche sono quelle del sistema
finanziario anglo-olandese, e composto da quei sistemi di banche centrali,
cosidetti indipendenti, che a loro volta sono controllati da consorzi di
cartelli finanziari privati ... “Questo significa che se il dollaro USA,
nell'attuale situazione di tassi fluttuanti, va a fondo, l'intero sistema
finanziario mondiale entra in una disintegrazione generale iperbolica. Nelle
attuali circostanze dell'economia fisica mondiale, quelle della cosiddetta
'globalizzazione', un crollo improvviso del dollaro (che potrebbe essere
innescato dal crollo della bolla immobiliare a cui Alan Greenspan ha dato vita
sul modello della bolla di John Law) spingerebbe il mondo intero in una nuova
epoca buia.
“Soltanto un cambiamento radicale nel sistema monetario
mondiale basato sul dollaro, in cui vengano ripristinati i principi espressi
dalle concezioni di fondo del sistema originale di Bretton Woods, potrebbe
condurre ad un nuovo ordine monetario capace di consentire un'inversione di
rotta per l'economia fisica, attualmente avviata verso il disastro. Questa è la
sola speranza per gli USA, e, che piaccia o meno, è anche l'unica speranza per
il resto del mondo...
LaRouche ha anche fatto riferimento all'attuale dibattito sul
controllo degli armamenti nucleari. “Nessun politico competente oggi prenderebbe
posizione contro una politica che ha mantenuto una istituzione di difesa
militare strategica competente. Bloccare semplicemente la tecnologia nucleare è
come vietare l'agricoltura per evitare così che gli insetti divorino una parte
del raccolto. Ciò che i deboli di mente non sono riusciti ancora a capire è che
la capacità distruttiva e il raggio d'azione delle moderne tecniche di
combattimento semplicemente ridefiniscono la moderna politica di difesa, che non
è più una politica di guerra, ma, persino nei suoi aspetti più semplici, è una
componente funzionale indispensabile di una politica generale volta ad evitare
la guerra. Non si tratta di una politica militare come tale, ma è un aspetto
complementare di un certo tipo di politica diplomatica che, c'è da ammetterlo,
non è abbastanza compreso. Detto in maniera più semplice: ciò che è cambiato
sono le circostanze tecnologiche, ed altre collegate, che non consentono alle
nazioni di tollerare una politica militare tanto squilibrata come quella
associata all'amministrazione di George W. Bush... “Il ricorso alle misure
positive per limitare il ricorso alla forza delle armi non è nuovo. Il più
importante precedente moderno fu il ruolo che il cardinale Mazzarino svolse nel
Trattato di Westfalia del 1648. Il punto in questione è meglio illustrato dalle
circostanze che condussero a quel trattato, che pose fine alla Guerra dei
Trent'anni (tra il 1618 e il 1648). Quel precedente di Westfalia esprime un
principio che dev'essere riconosciuto indispensabile nella definizione del un
cambiamento polotico oggi necessario”.
“Il presidente sarà il più matto, ma di certo non è il solo.
Guardiamo a quei governi, altrettanto se non più stupidi, o altra gente in varie
parti del mondo, che odiano gli USA sotto Bush – e bisogna riconoscere che hanno
pure dei buoni motivi – ma sono così stupidi da crogiolarsi nell'illusione
suicida che il tracollo degli Stati Uniti finirà per risolvere i problemi
maggiori che affliggono il resto del mondo ...
“Primo, gli Stati Uniti non sono una lontana galassia a sé stante, ma sono parte
integrale e dinamica, dell'attuale sistema ecologico, economico e di interazione
dei governi che coinvolge il mondo intero. ... Secondo, l'economia USA non è una
parte separata del mondo. Dalla seconda guerra mondiale il mondo intero dipende
in misura maggiore o minore dal ruolo del dollaro USA. Da quando il governo
americano prese la folle iniziativa di sciogliere il sistema di Bretton Woods
nel 1971-1972, il dollaro USA che domina l'economia mondiale non è più parte
della sovranità nazionale USA, ma sempre più un pezzo di carta igienica
curiosamente negoziabile, considerato con disgusto crescente, ma nondimeno usato
e scambiato. Da quella data esso è un oggetto fluttuante, la cui base, qualità
ed aroma sono diventati sempre più dubbi, come qualcosa che è di proprietà e
sotto il controllo comuni di un concerto di nazioni organizzate nel Fondo
Monetario Internazionale, nelle funzioni che questo ha adottato dopo il 1972.
Nelle circostanze attuali, chi ha la sventura di tenerlo in mano per ultimo
perde tutto. Il dollaro pertanto è controllato sempre più da una sorta di
colonia globale di mixomiceti, le cui caratteristiche sono quelle del sistema
finanziario anglo-olandese, e composto da quei sistemi di banche centrali,
cosidetti indipendenti, che a loro volta sono controllati da consorzi di
cartelli finanziari privati ...
“Questo significa che se il dollaro USA, nell'attuale situazione di tassi
fluttuanti, va a fondo, l'intero sistema finanziario mondiale entra in una
disintegrazione generale iperbolica. Nelle attuali circostanze dell'economia
fisica mondiale, quelle della cosiddetta 'globalizzazione', un crollo improvviso
del dollaro (che potrebbe essere innescato dal crollo della bolla immobiliare a
cui Alan Greenspan ha dato vita sul modello della bolla di John Law) spingerebbe
il mondo intero in una nuova epoca buia.
“Soltanto un cambiamento radicale nel sistema monetario
mondiale basato sul dollaro, in cui vengano ripristinati i principi espressi
dalle concezioni di fondo del sistema originale di Bretton Woods, potrebbe
condurre ad un nuovo ordine monetario capace di consentire un'inversione di
rotta per l'economia fisica, attualmente avviata verso il disastro. Questa è la
sola speranza per gli USA, e, che piaccia o meno, è anche l'unica speranza per
il resto del mondo...
LaRouche ha anche fatto riferimento all'attuale dibattito
sul controllo degli armamenti nucleari. “Nessun politico competente oggi
prenderebbe posizione contro una politica che ha mantenuto una istituzione di
difesa militare strategica competente. Bloccare semplicemente la tecnologia
nucleare è come vietare l'agricoltura per evitare così che gli insetti divorino
una parte del raccolto. Ciò che i deboli di mente non sono riusciti ancora a
capire è che la capacità distruttiva e il raggio d'azione delle moderne tecniche
di combattimento semplicemente ridefiniscono la moderna politica di difesa, che
non è più una politica di guerra, ma, persino nei suoi aspetti più semplici, è
una componente funzionale indispensabile di una politica generale volta ad
evitare la guerra. Non si tratta di una politica militare come tale, ma è un
aspetto complementare di un certo tipo di politica diplomatica che, c'è da
ammetterlo, non è abbastanza compreso. Detto in maniera più semplice: ciò che è
cambiato sono le circostanze tecnologiche, ed altre collegate, che non
consentono alle nazioni di tollerare una politica militare tanto squilibrata
come quella associata all'amministrazione di George W. Bush...
“Il ricorso alle misure positive per limitare il ricorso alla forza delle armi
non è nuovo. Il più importante precedente moderno fu il ruolo che il cardinale
Mazzarino svolse nel Trattato di Westfalia del 1648. Il punto in questione è
meglio illustrato dalle circostanze che condussero a quel trattato, che pose
fine alla Guerra dei Trent'anni (tra il 1618 e il 1648). Quel precedente di
Westfalia esprime un principio che dev'essere riconosciuto indispensabile nella
definizione del un cambiamento polotico oggi necessario”.
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