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24/10/2006 LaRouche sulle Realtà di Fondo (Movimento Solidarietà, http://www.movisol.org)

  • Politica Internazionale
  • Guerra e Terrorismo
  • Pagina 11 Settembre
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    Con il voto del 7 novembre ormai in vista negli USA, Lyndon LaRouche terrà un webcast internazionale da Berlino il 31 ottobre. In una dichiarazione del 21 ottobre il fondatore dell'EIR afferma:
    “Considerando gli avvenimenti in superficie, il problema rappresentato da Bush è che fin dall'inizio il suo mandato rappresenta un salto di specie verso il basso ... Si presuma, solo per un attimo, che i problemi mondiali siano essenzialmente il risultato della politica USA. Non è così, ma supponiamo che lo sia, per discutere ciò che invece non è una supposizione, e cioè che gli USA stanno andando completamente in malora. Non funziona più niente. L'economia mondiale, compresa quella degli USA, non solo crolla, ma nelle condizioni politiche che si stanno affermando si avvicina pericolosamente alla disintegrazione completa. Tutto ciò che il presidente fa diventa un disastro: più lui ha successo, soprattutto nell'ultimo anno, nel costringere i senatori a baciare i piedi a lui o a Felix Rothatyn, più diventano evidenti i fallimenti colossali che riesce a raccogliere ...

    24 ottobre 2006 – Con il voto del 7 novembre ormai in vista negli USA, Lyndon LaRouche terrà un webcast internazionale da Berlino il 31 ottobre. In una dichiarazione del 21 ottobre il fondatore dell'EIR afferma:
    “Considerando gli avvenimenti in superficie, il problema rappresentato da Bush è che fin dall'inizio il suo mandato rappresenta un salto di specie verso il basso ... Si presuma, solo per un attimo, che i problemi mondiali siano essenzialmente il risultato della politica USA. Non è così, ma supponiamo che lo sia, per discutere ciò che invece non è una supposizione, e cioè che gli USA stanno andando completamente in malora. Non funziona più niente. L'economia mondiale, compresa quella degli USA, non solo crolla, ma nelle condizioni politiche che si stanno affermando si avvicina pericolosamente alla disintegrazione completa. Tutto ciò che il presidente fa diventa un disastro: più lui ha successo, soprattutto nell'ultimo anno, nel costringere i senatori a baciare i piedi a lui o a Felix Rothatyn, più diventano evidenti i fallimenti colossali che riesce a raccogliere ...

    “Il presidente sarà il più matto, ma di certo non è il solo. Guardiamo a quei governi, altrettanto se non più stupidi, o altra gente in varie parti del mondo, che odiano gli USA sotto Bush – e bisogna riconoscere che hanno pure dei buoni motivi – ma sono così stupidi da crogiolarsi nell'illusione suicida che il tracollo degli Stati Uniti finirà per risolvere i problemi maggiori che affliggono il resto del mondo ...
    “Primo, gli Stati Uniti non sono una lontana galassia a sé stante, ma sono parte integrale e dinamica, dell'attuale sistema ecologico, economico e di interazione dei governi che coinvolge il mondo intero. ... Secondo, l'economia USA non è una parte separata del mondo. Dalla seconda guerra mondiale il mondo intero dipende in misura maggiore o minore dal ruolo del dollaro USA. Da quando il governo americano prese la folle iniziativa di sciogliere il sistema di Bretton Woods nel 1971-1972, il dollaro USA che domina l'economia mondiale non è più parte della sovranità nazionale USA, ma sempre più un pezzo di carta igienica curiosamente negoziabile, considerato con disgusto crescente, ma nondimeno usato e scambiato. Da quella data esso è un oggetto fluttuante, la cui base, qualità ed aroma sono diventati sempre più dubbi, come qualcosa che è di proprietà e sotto il controllo comuni di un concerto di nazioni organizzate nel Fondo Monetario Internazionale, nelle funzioni che questo ha adottato dopo il 1972. Nelle circostanze attuali, chi ha la sventura di tenerlo in mano per ultimo perde tutto. Il dollaro pertanto è controllato sempre più da una sorta di colonia globale di mixomiceti, le cui caratteristiche sono quelle del sistema finanziario anglo-olandese, e composto da quei sistemi di banche centrali, cosidetti indipendenti, che a loro volta sono controllati da consorzi di cartelli finanziari privati ...
    “Questo significa che se il dollaro USA, nell'attuale situazione di tassi fluttuanti, va a fondo, l'intero sistema finanziario mondiale entra in una disintegrazione generale iperbolica. Nelle attuali circostanze dell'economia fisica mondiale, quelle della cosiddetta 'globalizzazione', un crollo improvviso del dollaro (che potrebbe essere innescato dal crollo della bolla immobiliare a cui Alan Greenspan ha dato vita sul modello della bolla di John Law) spingerebbe il mondo intero in una nuova epoca buia.



    “Soltanto un cambiamento radicale nel sistema monetario mondiale basato sul dollaro, in cui vengano ripristinati i principi espressi dalle concezioni di fondo del sistema originale di Bretton Woods, potrebbe condurre ad un nuovo ordine monetario capace di consentire un'inversione di rotta per l'economia fisica, attualmente avviata verso il disastro. Questa è la sola speranza per gli USA, e, che piaccia o meno, è anche l'unica speranza per il resto del mondo...

    LaRouche ha anche fatto riferimento all'attuale dibattito sul controllo degli armamenti nucleari. “Nessun politico competente oggi prenderebbe posizione contro una politica che ha mantenuto una istituzione di difesa militare strategica competente. Bloccare semplicemente la tecnologia nucleare è come vietare l'agricoltura per evitare così che gli insetti divorino una parte del raccolto. Ciò che i deboli di mente non sono riusciti ancora a capire è che la capacità distruttiva e il raggio d'azione delle moderne tecniche di combattimento semplicemente ridefiniscono la moderna politica di difesa, che non è più una politica di guerra, ma, persino nei suoi aspetti più semplici, è una componente funzionale indispensabile di una politica generale volta ad evitare la guerra. Non si tratta di una politica militare come tale, ma è un aspetto complementare di un certo tipo di politica diplomatica che, c'è da ammetterlo, non è abbastanza compreso. Detto in maniera più semplice: ciò che è cambiato sono le circostanze tecnologiche, ed altre collegate, che non consentono alle nazioni di tollerare una politica militare tanto squilibrata come quella associata all'amministrazione di George W. Bush...
    “Il ricorso alle misure positive per limitare il ricorso alla forza delle armi non è nuovo. Il più importante precedente moderno fu il ruolo che il cardinale Mazzarino svolse nel Trattato di Westfalia del 1648. Il punto in questione è meglio illustrato dalle circostanze che condussero a quel trattato, che pose fine alla Guerra dei Trent'anni (tra il 1618 e il 1648). Quel precedente di Westfalia esprime un principio che dev'essere riconosciuto indispensabile nella definizione del un cambiamento polotico oggi necessario”.

    “Il presidente sarà il più matto, ma di certo non è il solo. Guardiamo a quei governi, altrettanto se non più stupidi, o altra gente in varie parti del mondo, che odiano gli USA sotto Bush – e bisogna riconoscere che hanno pure dei buoni motivi – ma sono così stupidi da crogiolarsi nell'illusione suicida che il tracollo degli Stati Uniti finirà per risolvere i problemi maggiori che affliggono il resto del mondo ...
    “Primo, gli Stati Uniti non sono una lontana galassia a sé stante, ma sono parte integrale e dinamica, dell'attuale sistema ecologico, economico e di interazione dei governi che coinvolge il mondo intero. ... Secondo, l'economia USA non è una parte separata del mondo. Dalla seconda guerra mondiale il mondo intero dipende in misura maggiore o minore dal ruolo del dollaro USA. Da quando il governo americano prese la folle iniziativa di sciogliere il sistema di Bretton Woods nel 1971-1972, il dollaro USA che domina l'economia mondiale non è più parte della sovranità nazionale USA, ma sempre più un pezzo di carta igienica curiosamente negoziabile, considerato con disgusto crescente, ma nondimeno usato e scambiato. Da quella data esso è un oggetto fluttuante, la cui base, qualità ed aroma sono diventati sempre più dubbi, come qualcosa che è di proprietà e sotto il controllo comuni di un concerto di nazioni organizzate nel Fondo Monetario Internazionale, nelle funzioni che questo ha adottato dopo il 1972. Nelle circostanze attuali, chi ha la sventura di tenerlo in mano per ultimo perde tutto. Il dollaro pertanto è controllato sempre più da una sorta di colonia globale di mixomiceti, le cui caratteristiche sono quelle del sistema finanziario anglo-olandese, e composto da quei sistemi di banche centrali, cosidetti indipendenti, che a loro volta sono controllati da consorzi di cartelli finanziari privati ...
    “Questo significa che se il dollaro USA, nell'attuale situazione di tassi fluttuanti, va a fondo, l'intero sistema finanziario mondiale entra in una disintegrazione generale iperbolica. Nelle attuali circostanze dell'economia fisica mondiale, quelle della cosiddetta 'globalizzazione', un crollo improvviso del dollaro (che potrebbe essere innescato dal crollo della bolla immobiliare a cui Alan Greenspan ha dato vita sul modello della bolla di John Law) spingerebbe il mondo intero in una nuova epoca buia.

    “Soltanto un cambiamento radicale nel sistema monetario mondiale basato sul dollaro, in cui vengano ripristinati i principi espressi dalle concezioni di fondo del sistema originale di Bretton Woods, potrebbe condurre ad un nuovo ordine monetario capace di consentire un'inversione di rotta per l'economia fisica, attualmente avviata verso il disastro. Questa è la sola speranza per gli USA, e, che piaccia o meno, è anche l'unica speranza per il resto del mondo...

    LaRouche ha anche fatto riferimento all'attuale dibattito sul controllo degli armamenti nucleari. “Nessun politico competente oggi prenderebbe posizione contro una politica che ha mantenuto una istituzione di difesa militare strategica competente. Bloccare semplicemente la tecnologia nucleare è come vietare l'agricoltura per evitare così che gli insetti divorino una parte del raccolto. Ciò che i deboli di mente non sono riusciti ancora a capire è che la capacità distruttiva e il raggio d'azione delle moderne tecniche di combattimento semplicemente ridefiniscono la moderna politica di difesa, che non è più una politica di guerra, ma, persino nei suoi aspetti più semplici, è una componente funzionale indispensabile di una politica generale volta ad evitare la guerra. Non si tratta di una politica militare come tale, ma è un aspetto complementare di un certo tipo di politica diplomatica che, c'è da ammetterlo, non è abbastanza compreso. Detto in maniera più semplice: ciò che è cambiato sono le circostanze tecnologiche, ed altre collegate, che non consentono alle nazioni di tollerare una politica militare tanto squilibrata come quella associata all'amministrazione di George W. Bush...
    “Il ricorso alle misure positive per limitare il ricorso alla forza delle armi non è nuovo. Il più importante precedente moderno fu il ruolo che il cardinale Mazzarino svolse nel Trattato di Westfalia del 1648. Il punto in questione è meglio illustrato dalle circostanze che condussero a quel trattato, che pose fine alla Guerra dei Trent'anni (tra il 1618 e il 1648). Quel precedente di Westfalia esprime un principio che dev'essere riconosciuto indispensabile nella definizione del un cambiamento polotico oggi necessario”.


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