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30/01/2007 Privacy , giornata europea : Davis critica accordo UE-USA (Gabriella Mira Marq, http://www.osservatoriosullalegalita.org)

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Si svolge oggi a Roma, presso la sede del Garante per la privacy, una manifestazione per il diritto alla riservatezza dei dati personali. A partire da quest'anno viene infatti celebrata in tutta Europa la "Giornata della protezione dei dati personali", un'iniziativa promossa dal Consiglio d'Europa (che ha come 'ragione sociale' proprio la tutela dei diritti) con il sostegno della Commissione europea e di tutte le Autorita' europee per la protezione dei dati personali con l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sui diritti legati alla tutela della vita privata e delle libertà fondamentali.

In occasione della ricorrenza, il segretario generale del Consiglio d'Europa Terry Davis ha affermato che "tutti i governi hanno il compito di proteggere i loro cittadini dalla minaccia terroristica, ma la risposta dovrebbe essere legale, intelligente, proporzionata e fondata sul diritto". Il riferimento e' alle intercettazioni telefoniche e su internet ed alle richieste di dati alla frontiera o sui voli aerei o allo scambio di informazioni riservate fra inquirenti dei vari Paesi motivate con esigenze di sicurezza.

"Temo che alcuni dei recenti accordi per lo scambio di dati - ha dichiarato poi Davis - che sono stati varati per l'insistenza del governo USA, falliscano questi criteri, specialmente con riguardo alle informazioni personali correlate all'origine etnica, alle opinioni politiche, al credo religioso, alla salute ed alla vita sessuale". L'Unione Europea ha concordato infatti con gli Stati Uniti l'elaborazione e il trasferimento dei dati degli elenchi dei passeggeri delle compagnie aeree in sostituzione di un accordo del maggio 2004 fra la Comunita' Europea e gli Stati Uniti, reso nullo dal pronunciamento del 30 maggio 2006 della Corte di Giustizia UE, intervenuta su sollecitazione dell'europarlamento, secondo il quale i diritti di privacy dei cittadini europei in viaggio verso gli USA erano lesi.

Di fatto pero' non c'e' stato alcun cambiamento rispetto a quanto criticato dagli europarlamentari, ma solo la correzione di un aspetto formale della questione. Infatti l'accordo era stipulato fra la Comunita' Europea e l'amministrazione USA, mentre la Corte ha sottolineato che la materia non era di competenza della Comunita', ma dell'Unione. Secondo gli esponenti dell'UE che hanno negoziato il nuvo accordo, esso contribuira' ad impedire e combattere il terrorismo ed il crimine sovranazionale, mantenendo contemporaneamente un livello adeguato di protezione dei dati personali dei passeggeri in conformita' con gli standard europei sui diritti fondamentali e la riservatezza.

L'accordo provvisorio prevede il trasferimento dei dati all'amministrazione USA come prima, e l'amministrazione USA potra' accedere elettronicamente ai dati dai sistemi di controllo di prenotazione dei passeggeri tenute dalle compagnie aeree per i voli in partenza ed in arrivo per gli Stati Uniti, e trattati come richiesto dagli USA. E' prevista una durata limitata dell'accordo, che cessera' di validita' se superato da un altro diverso e comunque il 31 luglio 2007, a meno che sia esteso da un nuovo accordo scritto reciproco. Se non interverranno quindi chiarimenti su eventuali dettagli che rendano significativamente diversa l'applicazione del nuovo accordo rispetto a quella vecchio, saranno ancora valide le osservazioni critiche dei parlamentari UE e delle associazioni per i diritti dell'uomo secondo cui l'accordo era lesivo dei diritti fondamentali dei cittadini.

Peraltro a giugno fonti di informazione europee e americane hanno rivelato l'esistenza di un programma per seguire i movimenti finanziari dei terroristi ideato dall'amministrazione statunitense quale mezzo nella lotta al terrorismo e che aveva permesso l'accesso a una parte dei dati finanziari in possesso della SWIFT, societa' internazionale per le telecomunicazioni finanziarie interbancarie che riguardano potenzialmente centinaia di migliaia di cittadini dell'Unione europea (sia l'accordo che la vicenda Swift sono in questi giorni nuovamente all'attenzione della sessione plenaria dell'europarlamento, ndr).

Percio' Davis ha detto che il Consiglio d'Europa e' disposto a fornire il parere di un esperto ed ad aiutare tutti i suoi Stati membri - che siano o meno membri dell'UE - ad ottenere disposizioni sufficienti che non solo prevedano una cooperazione anti-terrorismo efficace, ma che aderiscano anche alla Convenzione europea sui diritti dell'uomo, in modo da evitare di essere portati davanti alla Corte di Strasburgo.

Per celebrare questo primo appuntamento dedicato alla privacy, il Garante italiano ha invece deciso di puntare sui giovani, perché sono i più esposti ad un uso illecito dei loro dati personali e spesso i meno consapevoli dei pericoli che si corrono nell'uso delle nuove tecnologie, ricche di opportunità, ma dense di nuovi rischi e pericoli, siano esse Internet o i videofonini.

Il Garante ha dunque invitato presso la propria sede gli studenti di alcune scuole superiori per stimolare un confronto sui temi della protezione dei dati e per presentare una serie di iniziative che proseguiranno nel corso del 2007. All'iniziativa partecipa quindi anche il Ministro della pubblica istruzione on. Giuseppe Fioroni, oltre a rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee. I lavori, cui presenzia il Collegio del Garante Privacy, saranno moderati da David Sassoli, giornalista Rai. Al termine della Giornata, agli studenti verranno distribuiti alcuni gadget realizzati per l'occasione e dedicati alla protezione dei dati personali.

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