Si è concluso stanotte a Bruxelles il Consiglio dei
Ministri dell’UE sulla pesca nel quale, come temuto, hanno prevalso
unicamente le logiche del profitto immediato, avallate dalle politiche
distruttive dei Ministri di quei Paesi, come l’Italia, refrattari a
provvedimenti lungimiranti e responsabili di sostenibilità ambientale.
”Ancora una volta si è persa l’occasione per arrestare il tragico
depauperamento dei mari europei” - dichiara Maria Teresa D’Agostino,
responsabile nazionale LAV settore Pesca e Itticoltura - “Inaccettabile la
decisione, fortemente richiesta dal Sottosegretario alle Politiche Agricole
del Governo italiano, on. Scarpa Bonazza Buora, dell’ennesima proroga, per
tutto il 2006, delle ‘pesche speciali’ nel Mediterraneo: una strage, mai
interrotta, di novellame sottratto al ripopolamento e, quindi, al normale
sviluppo degli abitanti del mare".
"Dagli effetti gravi, inoltre, la decisione sull'inapplicabilità per il
Mediterraneo del Regolamento CE n. 356 del 1° marzo 2005 che stabilisce la
marcatura e l'identificazione di attrezzi da pesca fissi e di sfogliare:
rappresenta la chiara volontà di deregolamentare la pesca, creando così un
vuoto legislativo che, insieme a tante altre decisioni infauste, va a
colpire la sopravvivenza dell'intero ecosistema. - prosegue Maria Teresa
D’Agostino - I nostri mari, al contrario, necessitano di una seria
regolamentazione e di una stringente applicazione delle norme esistenti.
Invece, continuiamo ad assistere a ripetute deroghe “para-legali” (ad
esempio la pesca con reti “ferrettare” oltremodo vaste) ed azioni illegali
(l'uso delle spadare che pone l'Italia tra i paesi dove è maggiormente
diffusa questa pratica fuorilegge) che privano la fauna marina della benchè
minima protezione”.
La LAV critica anche il via libera concesso da Bruxelles per la pesca nel
2006 di ben 4.880 tonnellate di tonno mentre, per quanto riguarda le scelte
del Governo italiano, ugualmente censurabile appare la deroga - autorizzata
ieri con la circolare del Ministero delle Politiche Agricole n.35872, per
l’esercizio della pesca in tutte le acque nazionali nella giornata del 24
dicembre e “senza alcuna formalità
Archivio Protezione degli Animali
|