È entrato in vigore il nuovo regolamento
sul benessere nei trasferimenti. Fa parte del programma di azione
comunitaria sugli "amici dell'uomo"
«Salvi 2
milioni di uccelli»
È entrato in vigore da pochi giorni il nuovo regolamento sul
benessere degli animali nel corso dei trasferimenti. Il testo disciplina il
trasporto degli animali vertebrati vivi all'interno dell'Ue qualora il
trasporto sia effettuato in relazione con una attività economica, al fine di
non esporre gli animali a lesioni o a sofferenze inutili. Il regolamento
rafforza la legislazione in materia di benessere degli animali durante il
trasporto, identificando gli operatori e le rispettive responsabilità,
introducendo modalità più severe di autorizzazione e di controllo, nonché
definendo regole più restrittive per quanto riguarda il trasporto.
Il provvedimento che impone regole severe a tutela del benessere
degli animali durante i trasporti fa parte del pacchetto di azioni
comunitarie per la protezione e il benessere degli animali 2006-2010. Il
programma muove dal principio che gli animali 'sono esseri sensibili' e che
occorre tener conto delle loro specifiche esigenze e del fatto che la
protezione degli animali è una manifestazione dell'umanità del XXI secolo e
una sfida per la civiltà e la cultura europee.
Negli ultimi anni, l'Europa ha emanato tutta una serie di normative
raggiungendo uno dei massimi livelli di protezione al mondo cui si aggiunge
appunto il programma d'azione comunitario per la protezione degli animali
2006-2010 che recepisce il protocollo sulla protezione degli animali del
trattato di Amsterdam in un concetto globale integrato per l'ulteriore
sviluppo della protezione degli animali in Europa. Una maggiore protezione
degli animali costituisce un obbligo costante della Comunità, che non si
deve limitare alla tutela ed al benessere degli animali di laboratorio o ad
uso agricolo, bensì estendersi anche a gli animali domestici, agli animali
da zoo e da circo e agli animali selvatici.
Si propone quindi il divieto di importazione, esportazione, commercio
e lavorazione di pelli di cani e gatti in previsione del divieto totale di
importare da paesi terzi prodotti derivati da foche e ottenuti con metodi
crudeli - quali le pellicce ottenute da animali scuoiati vivi, pellicce
provenienti da allevamenti senza controllo veterinario e prodotti
farmaceutici basati su specie in via di estinzione - e ogniqualvolta norme
di produzione carenti costituiscano una minaccia per l'ambiente e la
biodiversità.
Sono cinque le aree di intervento identificate dal programma. La
prima riguarda l'aggiornamento degli standard minimi attuali nell'ambito
della protezione e del benessere degli animali, con la fissazione di criteri
minimi specifici per specie e per tema.. La seconda linea direttrice
riguarda l'impegno verso al promozione di una ricerca futura sulla
protezione e sul benessere degli animali. Viene anche raccomandata la
introduzione di indicatori standardizzati del benessere animale per
classificare gli standard relativi al benessere attualmente applicati al
fine di sostenere l'elaborazione di metodi più rispettosi di produzione
animale e agricola. Il programma prevede l'avvio di attività volte a rendere
gli allevatori e i commercianti di bestiame e il grande pubblico più
consapevoli e informati sulle norme attuali. E infine prevede l'avvio di
iniziative internazionali volte a creare consenso sulle tematiche relative
al benessere degli animali, inclusi impegni con i paesi in via di sviluppo.
Archivio Protezione degli Animali
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