Al convegno di apertura del Forum PA 2009, che si tiene a Roma da oggi al
14 maggio, il Ministro Renato Brunetta ha annunciato il suo impegno a
dimettersi se entro 2 mesi non diventa legge il decreto sul sistema di
valutazione nella Pubblica Amministrazione.
"Trecento miliardi l'anno. E' questo il costo
della Pubblica Amministrazione in Italia; una cifra enorme e
spaventosa a fronte della quale ci sono beni e servizi non sempre utili". Ha
esordito così il Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta al
convegno d'apertura del Forum PA, che si svolge alla Nuova Fiera di Roma, da
oggi al 14 maggio. Dunque il punto della situazione, un anno dopo
è questo: ci sono stati dei progressi, ma il giudizio dei cittadini
sulla PA è sostanzialmente negativo e l'obiettivo resta quello del 50% in
più di efficienza in tutti i campi, dalla scuola alla sanità, dalla
giustizia alla burocrazia. "Perché i prodotti della PA non sono bulloni o
automobili - ha detto Brunetta - ma beni e servizi pubblici che portano
avanti il Paese. Non ci si può accontentare di averne un po' perché così si
va fuori dalla competizione con gli altri Stati che ne hanno di più. Ci sono
tutte le condizioni per non accontentarsi visto che spendiamo come, se non
di più, di altri Paesi e abbiamo un capitale umano che è superiore a quello
dell'impresa".
Questa è una questione che sta davvero a cuore al Ministro
Brunetta, tanto che ha annunciato una sfida: "Se entro 60 giorni
non dovesse passare il decreto legge sul sistema di valutazione della PA io
me ne vado". Dunque il decreto legislativo che venerdì scorso ha ottenuto il
via libera dal Consiglio dei Ministri ora ha due mesi di tempo per diventare
legge; se dovesse essere fermato da qualche potere forte, il Ministro ha
lanciato il suo impegno di dimettersi.
E quali potrebbero essere questi poteri forti? Il
sindacato, ad esempio, più volte chiamato in causa da Brunetta come
responsabile di una contrattazione troppo abusata, "sotto la quale è passato
di tutto". "Io amo la contrattazione - ha dichiarato il Ministro - nel
settore privato il contratto produce efficienza, nella Pubblica
Amministrazione ha prodotto rendita. Se il contratto è buono sono d'accordo
anch'io con il sindacato, altrimenti viva le regole e viva la legge. E su
questo dovrebbero essere d'accordo tutti i cittadini". Gli altri poteri
forti, che sanno fare lobby, non sempre nell'interesse dei cittadini, sono
le public utilities; anch'esse dovranno essere sottoposte alla customer
satisfaction.
Renato Brunetta nel corso del suo intervento al Forum PA
ha paragonato spesso la PA ad un'impresa, sottolineandone le differenze e
cioè la mancanza del mercato, che detta le regole dell'efficienza e che
potrebbe determinarne la chiusura. "Se un'azienda non riesce a stare sul
mercato chiude - ha detto il Ministro - per la PA questa possibilità non
c'è. Ma c'è una possibilità in più e cioè quella di trasformare parte dei
suoi costi in produttività, aumentandola di quel famoso 50% che è il mio
obiettivo. E per far questo le soluzioni possibili sono due: o si privatizza
il settore o si introducono nel settore la voce e i piedi. Le faccine che
abbiamo già introdotto sono la voce dei cittadini; le Reti Amiche devono
essere i piedi perché se un cittadino può decidere di andare dove si trova
meglio ".
Secondo Renato Brunetta la Pubblica Amministrazione è
una questione troppo seria per essere lasciata soltanto nelle mani della
politica o del sindacato. "E' una realtà che riguarda tutti, soprattutto i
più deboli perché sono loro che hanno bisogno più degli altri di un ospedale
efficiente, di una buona università e di una buona giustizia. I più forti
possono anche provvedere da soli, comprandosela da mercati paralleli". Tra
gli applausi generali degli uditori Brunetta ha dichiarato di aver
interpretato il suo mandato di Ministro dalla parte della gente e dei
lavoratori, ribadendo il fatto di non aver mai pensato ad una politica di
tagli, ma ad una politica di trasparenza ed efficienza.
"Il gioco che sta per iniziare è fatto di pesi e contrappesi,
come quello che c'è nel mercato, in cui vengono inseriti la voce e i piedi
dei cittadini, consentendo loro di dare un giudizio finale. I premi si danno
soltanto se la partita si vince". Renato Brunetta ha parlato anche di class
action, che verrà introdotta perché dà voce al cittadino, anche se potrebbe
intasare il sistema della giustizia.
di Antonella Giordano
11/05/2009 FORUM PA.
(GA, http://www.helpconsumatori.it)
Il 76% di chi negli ultimi mesi si è collegato al
sito web di una pubblica amministrazione lo ha fatto per ricevere
informazioni, perché dai siti internet delle PA ci si aspettano solo
informazione e trasparenza, non interazione e partecipazione. Questo dato su
tutti rispecchia quanto l'Amministrazione 2.0, quella che diffonde strumenti
web 2.0 della PA, sia ancora ad uno stadio di sperimentazione limitato ad
alcune realtà.
A novembre 2008 il Forum PA ha lanciato il progetto PanelPA:
un breve questionario su un tema di volta in volta individuato, inviato,
tramite la neglette agli iscritti alla community, che rispondono
direttamente on line. Dai risultati di un Panel PA intitolato "Amministrare
2.0, PA e cittadini si incontrano on line?" presentati oggi al Forum PA
2009, che si tiene presso la Fiera di Roma fino al 14 maggio, emerge con
evidenza che i cittadini hanno ancora la necessità di vedere esplicitati
ancora i bisogni primari della nuova e-democracy, o cittadinanza digitale.
Preferiscono essere informati delle attività dei propri amministratori
piuttosto che immaginarsi un loro ruolo attivo, mediato dalle tecnologie,
nella gestione del proprio territorio di riferimento e dei beni comuni.
Il 52% degli intervistati pensa che l'ostacolo alla
diffusione di questi sistemi sia soprattutto una resistenza di tipo
culturale. Di fronte alla domanda su quali cambiamenti porterebbe l'adozione
di strumenti web 2.0 da parte delle PA solo il 12% ha risposto che i
cittadini avrebbero più voce nella gestione della cosa pubblica, mentre il
71% parla soltanto di una maggiore immediatezza nei rapporti
cittadino-istituzione.
11/05/2009 FORUM PA. Sono ancora pochi i cittadini che usano strumenti web 2.0 nella PA
(GA, http://www.helpconsumatori.it)
Il 76% di chi negli ultimi mesi si è collegato al
sito web di una pubblica amministrazione lo ha fatto per ricevere
informazioni, perché dai siti internet delle PA ci si aspettano solo
informazione e trasparenza, non interazione e partecipazione. Questo dato su
tutti rispecchia quanto l'Amministrazione 2.0, quella che diffonde strumenti
web 2.0 della PA, sia ancora ad uno stadio di sperimentazione limitato ad
alcune realtà.
A novembre 2008 il Forum PA ha lanciato il progetto PanelPA:
un breve questionario su un tema di volta in volta individuato, inviato,
tramite la neglette agli iscritti alla community, che rispondono
direttamente on line. Dai risultati di un Panel PA intitolato "Amministrare
2.0, PA e cittadini si incontrano on line?" presentati oggi al Forum PA
2009, che si tiene presso la Fiera di Roma fino al 14 maggio, emerge con
evidenza che i cittadini hanno ancora la necessità di vedere esplicitati
ancora i bisogni primari della nuova e-democracy, o cittadinanza digitale.
Preferiscono essere informati delle attività dei propri amministratori
piuttosto che immaginarsi un loro ruolo attivo, mediato dalle tecnologie,
nella gestione del proprio territorio di riferimento e dei beni comuni.
Il 52% degli intervistati pensa che l'ostacolo alla
diffusione di questi sistemi sia soprattutto una resistenza di tipo
culturale. Di fronte alla domanda su quali cambiamenti porterebbe l'adozione
di strumenti web 2.0 da parte delle PA solo il 12% ha risposto che i
cittadini avrebbero più voce nella gestione della cosa pubblica, mentre il
71% parla soltanto di una maggiore immediatezza nei rapporti
cittadino-istituzione.
11/05/2009 FORUM PA. Regione Lazio, online il nuovo portale "Portalavoro"
(BS, http://www.helpconsumatori.it)
È online la nuova versione di
Portalavoro, il portale della Regione Lazio dedicato al lavoro,
che aggiorna i servizi online disponibili. La nuova versione del portale è
stata presentata oggi a Roma nell'ambito del Forum PA. L'intento è quello di
realizzare un vero e proprio portale unificato che riunisce le informazioni
e i servizi erogati su un insieme di siti tematici. Il portale presenta
tutti i contratti di lavoro, gli ammortizzatori sociali, gli incentivi alle
assunzioni e il lavoro in particolari contesti (lavoro sportivo e a
domicilio). C'è anche un servizio - "L'esperto risponde" - che consente di
inviare una domanda e di avere una risposta mirata attraverso esperti che
offrono consulenza alle domande su contrattualistica, normativa, diritti e
doveri. Uno dei punti di forza del portale è inoltre la modulistica, con
circa 800 modelli online scaricabili dal sito.
"Il nuovo Portalavoro oggi realizza al massimo delle proprie
potenzialità le idee di un governo pubblico del mercato del lavoro
- ha commentato l'assessore al Lavoro Pari Opportunità e Politiche Giovanili
della regione Lazio, Alessandra Tibaldi - Il sito è stato aggiornato. Oggi,
sono presenti 800 moduli che, ad esempio, interessano lavoratori e imprese".
"C'è anche la possibilità - ha detto Tibaldi - di
realizzare e costruire un sondaggio e quindi un'inchiesta in tempo reale,
sulle tematiche che stanno più a cuore delle persone. Ma principalmente noi
possiamo dialogare con tutti i sistemi informatici di Inps, Inail, con le
banche dati incrociate per avere sul sito l'andamento, in tempo reale, del
funzionamento dei nuovi ammortizzatori sociali".
11/05/2009 FORUM PA. Un focus sulla customer satisfaction
(VC, http://www.helpconsumatori.it)
Gli utenti hanno una percezione positiva dei
servizi offerti dall'Inps. E' quanto ha messo in evidenza il
Presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, che nel convegno "PA e customer
focus", svoltosi durante la prima giornata del Forum PA, ha presentato un
resoconto dei giudizi raccolti fino ad oggi per mezzo degli "emoticon".
"Attraverso gli emoticon non vengono giudicati i dipendenti dell'Istituto -
ha ricordato Mastrapasqua - ma i servizi offerti, in modo da avere
suggerimenti per migliorare qualità e quantità dei servizi stessi."
Le risposte raccolte agli sportelli sono al 92% positive,
contro solo un 3% di risposte negative e un 5% di giudizi neutri. La
percentuale di soddisfazione peggiora leggermente per i giudizi raccolti
tramite il contact center (70% di soddisfazione, 10% di insoddisfazione e
20% di giudizi neutri) e sul web (70% di risposte positive, 9,5% negative e
21,5% neutre).
"Anche dove la percentuale di soddisfazione è stata un po' più
bassa - ha continuato il Presidente dell'Inps - si è dimostrata
l'utilità dell'iniziativa, perché ha consentito di evidenziare alcune
criticità, come ad esempio una piattaforma del sito internet troppo
complicata, sulla semplificazione della quale l'Istituto sta già lavorando,
per una rilettura che dovrebbe essere completata entro 3/6 mesi".
"La strada principale per far funzionare la pubblica
amministrazione e attuare una riforma efficace della stessa è
aprire le porte alla valutazione dei cittadini", ha affermato Teresa
Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, intervenendo nel
corso dello stesso convegno.
"I cittadini italiani si augurano che il Ministro riesca nel suo
difficile intento di far funzionare la Pubblica Amministrazione, ma
crediamo che l'unica strada per cambiare qualcosa sia quella di rompere la
autoreferenzialità di questo settore così importante della vita pubblica.
Per questo - continua Petrangolini - accogliamo con favore l'annuncio di
Brunetta di sperimentare un sistema di valutazione dei servizi resi dalla PA
ai cittadini e chiediamo di essere coinvolti in questo processo.
Occorre dare ai cittadini la possibilità di agire e di fare, in modo
pacifico ed ordinario, la propria parte di "guardiani della qualità" della
P.A. Non servono nuove leggi, conclude Petrangolini, ma solo un pò di
coraggio per adoperare ed estendere gli strumenti già esistenti: dall'audit
civico, ai nuclei di valutazione, all'applicazione del comma 461
dell'articolo 2 della ultima legge Finanziaria".
11/05/2009 FORUM PA. Il notariato italiano è all'avanguardia e firma un accordo con quello svizzero
(GA, http://www.helpconsumatori.it)
Siglato oggi, in occasione dell'apertura del Forum
PA che si svolge da oggi al 14 maggio presso la Fiera di Roma, un
accordo tra il Consiglio Nazionale del Notariato italiano e la Federazione
Svizzera dei Notai. In base a questo accordo il notariato italiano metterà a
disposizione dei colleghi svizzeri, gratuitamente, il proprio know-how in
campo giuridico-informatico, in un quadro di collaborazione reciproca. Il
Notariato svizzero ha, infatti, scelto i colleghi italiani per
informatizzare le procedure elvetiche in campo immobiliare e in altri
settori dell'attività notarile, con l'obiettivo di una maggiore efficienza e
sicurezza. "Siamo particolarmente riconoscenti al notariato
italiano - ha dichiarato il Presidente della Federazione Svizzera
dei Notai, Philippe Bosset - perché questa collaborazione ci consente di
poter usufruire della grande esperienza acquisita in questo campo da quest'ultimo
e di disporre nel futuro dei mezzi elettronici di trasmissione e di
archiviazione degli atti notarili sicuri e all'avanguardia, al fine di
incrementare l'efficienza e la sicurezza globale del sistema".
In Italia, infatti, tutti i notai sono collegati attraverso la
rete informatica del Notariato (Rete Unitaria del Notariato) che,
tutto l'anno, 24 ore su 24, garantisce la connessione telematica con
l'Agenzia delle Entrate, l'Agenzia del Territorio, Infocamere, il Pubblico
Registro Automobilistico e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Dal 2008 il Consiglio Nazionale del Notariato partecipa al progetto Reti
Amiche; dal 2002 è certificatore della firma digitale, che è uno dei primi
esempi di e-government nel settore. Nel 2008 attraverso la rete informatica
dei notai sono stati versati 6,5 miliardi di euro, quasi lo 0,50% del Pil,
di imposte e plusvalenze; ogni anno, tramite la Rete Unitaria del Notariato,
vengono trasmessi ai Pubblici Registri circa 4 milioni di atti immobiliari e
societari e vengono effettuate quasi 30 milioni di visite.
"La scelta di investire, dal 1997 ad oggi, circa 14 milioni di
euro in ricerca e sviluppo per costruire e aggiornare il nostro
sistema di trasmissione tecnologica alla PA si dimostra oggi vincente e
all'avanguardia - ha commentato Paolo Piccoli, Presidente del Consiglio
Nazionale del Notariato - La tecnologia informatica sviluppata al nostro
interno ha permesso di semplificare le procedure a vantaggio dei cittadini,
riducendo notevolmente i tempi e mantenendo costante il livello di
sicurezza".
11/05/2009 FORUM PA. Brunetta sostiene il progetto Smart Inclusion; un ponte tra l'ospedale e la scuola
(GA, http://www.helpconsumatori.it)
Si chiama Smart Inclusion ed è un progetto di
integrazione tra scuola, famiglia e ospedale, un ponte virtuale tra
i pazienti costretti ad una lunga degenza e i servizi che spesso, in quelle
condizioni, diventano di difficile fruizione. Con Smart Inclusion i bambini
che devono restare in ospedale per parecchio tempo hanno la possibilità di
frequentare la scuola in modo "virtuale" e possono tenersi in contatto con
familiari e amici attraverso le video-conferenze. Oltre a servizi
socio-educativi Smart Inclusion offre anche servizi sanitari, attraverso le
nuove tecnologie, come la gestione delle cartelle cliniche, la
visualizzazione delle immagini diagnostiche e la gestione della terapia
farmacologica.
Un prototipo del progetto è stato realizzato dal policlinico
S. Orsola - Malpighi, dall'istituto Comprensivo n. 6 di Bologna e da Telecom
Italia, sotto la supervisione progettuale del CNR- ISFOL, per i piccoli
pazienti lungodegenti del reparto di oncoematologia pediatrica. Questa
iniziativa ha avuto il sostegno del Ministro della Pubblica Amministrazione
e l'Innovazione Renato Brunetta che ha partecipato alla conferenza di lancio
di Smart Inclusion che si è tenuta oggi al Forum PA.
"Credo - ha dichiarato il Ministro Brunetta - che questo
progetto sia uno dei modi migliori di impiegare le opportunità offerte dalle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione per aiutare i soggetti
più deboli, o comunque coloro che sono impossibilitati a condurre in modo
autenticamente pieno la propria vita sociale".
Il progetto Smart Inclusion rientra nel bilancio di un anno
di cose fatte nella Pubblica Amministrazione. "Abbiamo realizzato almeno
cento progetti e abbiamo registrato una straordinaria risposta degli
italiani che hanno dimostrato una grande percezione di quello che stiamo
facendo" ha detto Renato Brunetta, elencando le idee di cui si è fatto
promotore. Reti amiche, Linea amica 803-001 e Mettiamoci la faccia per
quanto riguarda il rapporto tra la PA e i cittadini. "La mia Linea Amica
speciale - ha ribadito il Ministro - riceve tra le 3mila e le 4mila
telefonate al giorno da parte dei cittadini. Penso che stiamo convergendo
verso l'obiettivo della trasparenza e dell'efficienza e vogliamo dare
risposte sempre più convincenti, sviluppando un know how sempre più di
qualità".
Tra qualche giorno Smart Inclusion partirà in altri ospedali,
in tutta Italia: dal 25 maggio, per 25 giorni, sarà realizzato presso
l'ospedale Bambino Gesù di Roma; dal 13 luglio presso l'Azienda Ospedaliera
Meyer di Firenze; dal 20 luglio, per altri 25 giorni, sarà realizzato presso
l'ospedale infantile Regina Margherita di Torino; dal 21 luglio presso
l'Azienda Ospedaliera di Padova; dal 12 ottobre presso l'ospedale pediatrico
"G. Gasilini" di Genova e dal 9 novembre presso il policlinico San Matteo di
Pavia.
Sono tanti, quindi, i soggetti che hanno aderito a quest'idea
che ha principalmente tre linee di azione: quella educativa, quella
clinico-assistenziale e quella sociale. Per quanto riguarda la sfera
educativa, attraverso un collegamento "da remoto" con la classe scelta, il
paziente può seguire la lezione in classe, in diretta, potendo guardare i
compagni e avendo la possibilità di interagire con loro; potrà effettuare i
compiti e fruire di corsi di autoapprendimento individuali, su percorsi e
materie specifiche, secondo gli attuali metodi scolastici. Per quanto
riguarda l'azione clinico-assistenziale a fianco del letto del paziente
viene installato un terminale che permette di gestire la cartella clinica e
di sorvegliare lo stato del paziente attraverso un sistema evoluto di
chiamata che prevede la visualizzazione del paziente sul terminale del
caposala sia su chiamata del paziente, sia per controllo assistenziale. Sul
piano sociale, il paziente ha a disposizione uno strumento con cui può
comunicare con casa e amici in modalità di videoconferenza.
11/05/2009 FORUM PA. Anche l'Inps si mette in mostra
(VC, http://www.helpconsumatori.it)
Anche quest'anno l'Inps è presente al Forum della
Pubblica Amministrazione. Il Forum sarà l'occasione per l'Inps di
illustrare i suoi compiti istituzionali nella sezione espositiva della
manifestazione - presso lo stand allestito nel padiglione 7 (stand 39A) -
dove, oltre alle postazioni per i servizi on line, è installato anche
l'assistente virtuale "Vicky" con le novità di quest'anno.
All'interno dello stand, in una saletta per la prima volta appositamente
predisposta, si terranno incontri tematici a cura di alcune
direzioni centrali dell'Istituto.
L'Inps, inoltre, è presente anche al padiglione 8,
presso lo stand della Presidenza del Consiglio, con una postazione allestita
nell'area "Reti Amiche".
L'Inps parteciperà anche a numerosi convegni in programma in
questi quattro giorni, i temi verteranno tutti sulla
razionalizzazione e il miglioramento dell'efficienza della Pubblica
Amministrazione.
http://www.helpconsumatori.it
Archivio Pubblica Amministrazione
|