L'Autorità sanziona Wind, prima multa da 14.500 euro nel settore della
telefonia mobile, per un messaggio pubblicitario ingannevole che
promuoveva la convenienza economica dell'offerta tariffaria "Tuttoincluso".
In vista delle festività natalizie l'Antitrust stila i consigli per
tutelare i consumatori durante gli acquisti.
L'Autorità
Garante della Concorrenza e del Mercato, nella sua riunione del
16 novembre scorso ha condannato Wind con una sanzione da 14.500 euro per un
messaggio, diffuso nel maggio 2005 tramite volantini, che pubblicizzava la
particolare convenienza economica dell'offerta tariffaria "Tuttoincluso". In
realtà - spiega l'Authority - le condizioni effettivamente applicate erano
diverse da quelle prospettate nel messaggio in relazione all'importo del
costo mensile forfetario, ai minuti di conversazione gratuiti concessi per
le chiamate verso i telefoni cellulari, e al fatto che le condizioni non
sarebbero più state applicate a partire da una certa data, senza che questo
limite fosse indicato sul volantino.
La sanzione comminata a
Wind rappresenta la prima applicazione nel settore della
telefonia mobile dei poteri sanzionatori della legge Giulietti, confluita
nel Codice al Consumo.
Dall'inizio del 2005 ad oggi l'Autorità ha esaminato 15 casi di pubblicità
'dubbia' nel comparto, chiudendo 10 casi con una condanna di ingannevolezza
e 2 con condanne per pubblicità comparativa illecita. L'Autorità, a partire
dal 1996, ha complessivamente ritenuto ingannevoli 68 messaggi nel settore
della telefonia mobile. E a fronte di un lieve calo del totale delle denunce
di pubblicità ingannevole - passate dalle 982 del 1997 alle 861 del 2004 -
le denunce nel solo settore della telefonia mobile sono passate nel medesimo
periodo da 24 a 56, e nei soli primi otto mesi del 2005 sono state 49. Si
tratta dunque di un comparto nel quale si avverte l'esigenza di una maggiore
correttezza da parte degli operatori pubblicitari nella comunicazione e
promozione delle proprie attività perché caratterizzato da massicce e
aggressive campagne pubblicitarie, lanciate spesso in concomitanza con i
periodi festivi.
Per questo, anche in vista delle festività natalizie,
sulla base dei casi esaminati nel 2005, l'Antitrust segnala quattro punti 'a
rischio' nella pubblicità per le tariffe dei cellulari, ai quali i
consumatori dovranno prestare attenzione.
GRATIS? MEGLIO INDAGARE
Se nell'offerta della tariffa pubblicizzata appare il termine 'gratis'
meglio approfondire. Spesso nei messaggi il termine gratis prevede il
rimborso del traffico telefonico (già effettuato) attraverso un bonus. Per
l'Autorità è improprio l'utilizzo indistinto dei termini gratis o rimborso
perché questi non possono essere considerati equivalenti. Il termine gratis,
infatti, comporta che non ci sia alcun corrispettivo a fronte della
prestazione.
OCCHIO ALLA 'COPERTURA'
Bisogna controllare sempre la corrispondenza tra le caratteristiche del
servizio offerto e/o le condizioni di fruizione del servizio stesso e il
messaggio pubblicizzato. Ad esempio, in un caso relativo alla trasmissione
dati con tecnologia UMTS, è emerso che le velocità massime di trasmissione
erano raggiungili solo in via teorica in quanto al momento di diffusione del
messaggio la copertura territoriale non era ancora stata completata.
ATTENTI AI COSTI
Occorre valutare con attenzione tutti i costi compresi nelle tariffe
pubblicizzate. In alcuni casi esaminati dall'Autorità emergeva, ad esempio,
una incompletezza del messaggio che impediva al consumatore di comprendere
bene le caratteristiche dell'offerta e i relativi limiti, soprattutto con
riferimento alla presenza di un costo rilevante per lo scatto alla risposta.
C'è poi un filone che ruota sulla commercializzazione di telefonini di
ultima generazione a prezzi molto convenienti: una volta acquistato il
telefonino il consumatore è però soggetto a contratti di medio-lungo periodo
che lo vincolano a sostenere una spesa mensile minima obbligatoria.
MINI-TARIFFE MA A TERMINE
Può capitare che le tariffe pubblicizzate appaiano molto convenienti ma
siano in realtà 'a tempo', senza che la durata del piano tariffario venga
specificata nella promozione, oppure siano accompagnate da un costo fisso di
attivazione non facilmente identificabile. Nel fare le comparazioni tra le
diverse offerte occorre quindi verificare quanto durerà la tariffa
'scontata' e quanto incide l'attivazioneArchivio Pubblicità ed Inganno
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