Blocco stradale a Montesarchio
Blocchi stradali a Montesarchio (Bn)
e proteste nei pressi degli altri siti individuati dal piano anti-crisi.
Intanto a Cagliari arriva la terza nave di rifiuti. E a Pianura si
indaga sugli smaltimenti illegali degli anni passati
Nell'attesa che le
discariche individuate dal commissario di governo per l'emergenza
rifiuti vengano riaperte, in Campania è stata un'altra giornata di tensioni.
Nel porto di Cagliari, nonostante le proteste di un gruppo locale di
pacifisti, sono state ultimate le operazioni di scarico di circa 800
tonnellate di pattume provenienti dalla Campania che sono destinate
all'inceneritore di Macchiareddu.
PROTESTE E BLOCCHI
A protestare con blocchi stradali e interruzione del traffico ferroviario
sono stati soprattutto alcuni gruppi di manifestanti che a Montesarchio
(Benevento), si oppongono alla riapertura della discarica di località "Tre
Ponti". In Irpinia, invece, c'é stata calma apparente ma da Ariano Irpino,
dove dovrebbero riaprire i cancelli del contestato invaso di località
"Difesa Grande" arrivano segnali precisi: i cittadini sono decisi a non
mollare. A Marigliano, un comune del nolano, dove sarà allestito un sito di
trasferenza, c'è stato un presidio di studenti. Presidi anche a Villaricca,
in provincia di Napoli, nei pressi della discarica Riconta, chiusa
alcuni mesi fa e che ora dovrebbe accogliere altre 35mila tonnellate di
spazzatura, oltre alle 400mila che ha ingoiato in sette mesi di attività.
RACCOLTA STRAORDINARIA
Intanto va avanti in quasi tutta la regione la raccolta straordinaria dei
rifiuti che si sono accumulati nelle scorse settimane, scatenando la
protesta dei cittadini che hanno temuto per la loro salute. I militari
dell'Esercito ieri sono intervenuti nel comune di San Giorgio a Cremano
portando via un discreto quantitativo di spazzatura. Un intervento che però
non è servito a placare le proteste dei cittadini, ormai esasperati da
disagi che si registrano da troppi giorni.
Pulizie in periferia
Nella città di Napoli prosegue l'operazione di recupero avviata dall'Azienda
speciale igiene urbana che ha puntato sulle periferie portando la spazzatura
non solo nei due impianti di ex Cdr in attività ma anche in un sito di
stoccaggio provvisorio. Duemilacento le tonnellate di giacenza. Qualche
segnale di timida ripresa sta arrivando anche da Giugliano dove, grazie
all'apertura di un sito di trasferenza, sono state in gran parte rimosse le
3200 tonnellate accumulatesi nei giorni scorsi.
INDAGINI SU CONTRADA PISANI
E mentre si lavora per uscire dall'emergenza vanno avanti anche le inchieste
da parte della magistratura. Il pm della Procura di Napoli sta indagando per
capire cosa sia stato smaltito negli anni passati nella discarica di
contrada Pisani, a Pianura. Dai primi accertamenti compiuti dalla
magistratura nell'invaso, che è stato chiuso nel 1996 dopo un esercizio
durato oltre quaranta anni, oltre ai rifiuti solidi urbani, sarebbero finite
centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti ospedalieri, fanghi speciali,
polveri di amianto, residui di verniciatura, alimenti avariati o scaduti.
Attività di smaltimento che sarebbe stata regolarmente autorizzata. Scarti
che sono giunti per decenni soprattutto da imprese del nord.
http://www.lanuovaecologia.it.it
Archivio Rifiuti
|