De Gennaro fa il punto della crisi
rifiuti. Ecoballe all'ex Manifattura tabacchi e a Marigliano. Trentamila
tonnellate di organico a Villaricca. Accertamenti in corso ad Ariano
Irpino. A Ferrandelle i cittadini chiedono che sia ridotta la quantità
di rifiuti
L'ex Manifattura tabacchi, a Napoli, è
idonea a ospitare un sito di ecoballe, perché «non c'é traccia di
amianto». Via libera anche a Marigliano, stessa funzione, nel napoletano, e
alla discarica di Villaricca. Quest'ultima però non sarà ampliata. Anzi,
l'impegno è di chiuderla, dopo aver conferito 30mila tonnellate di frazione
organica. Gianni De Gennaro va avanti insomma, con il suo piano, perché
l'obiettivo - dice - «è riavviare un sistema che si è inceppato» per
smaltire in cento giorni un milione di tonnellate di rifiuti e poi «creare i
presupposti perché in Campania si realizzi un vero ciclo del "bene"
rifiuto». E per fare questo «serve far capire ai cittadini che la discarica
non è necessariamente un male»", aggiunge De Gennaro , secondo cui «cento
giorni (quelli che gli restano da commissario di governo - ndr) devono
bastare, perché una crisi non può durare più di cento giorni».
Il sindaco Rosa Russo Iervolino, intanto, ripete che il
supercommissario ha un ruolo difficilissimo - «sta facendo il possibile» - e
invoca un punto di equilibrio fra il diritto della città ad essere pulita e
la doverosa solidarietà alla provincia. La reazione della gente, alle
notizie che arrivano al Commissariato, è in qualche caso immediata: mille
persone a Marigliano organizzano una fiaccolata, e i comitati civici
annunciano una resistenza a oltranza, «no a decisioni calate dall'alto».
Ostinazione e sorpresa: perché il commissario decide? «Non sono ancora
conclusi i rilievi sulle falde acquifere». A Santa Maria la Fossa (Caserta),
invece, c'é un clima di attesa: la cittadinanza ha chiesto di poter ridurre
le quantità di rifiuti destinate a Ferrandelle: sperano di ottenere che
arrivino soltanto quelli del Casertano. Ieri notte, dopo gli scontri di
sabato, con otto feriti, la gente ha ripulito pure le strade.
Attendono, a questo punto, anche i cittadini di Ariano Irpino
(Avellino), per il sito di Difesa Grande: dove gli accertamenti sono ancora
in corso. Napoli invece fa un esperimento, con la domenica ecologica della
raccolta differenziata. Nelle dieci municipalità sono stati allestiti posti
di raccolta straordinaria per conferire vetro, carta, alluminio e plastica
con iniziative di sensibilizzazione alla separazione dei rifiuti. Si
chiedono consigli alla gente, «senza collaborazione non decollerà la
differenziata», spiegano i promotori dell'iniziativa, che per il sindaco ha
un esito positivo. «Per noi - sottolinea - raccogliere l'immondizia non è
mai stato un problema né lo è. Il problema è sversarla. Produciamo 1400
tonnellate al giorno, se ce le fanno depositare tutte, la sera successiva
abbiamo i mezzi vuoti e possiamo raccogliere. Se ce ne fanno depositare 700,
altrettante non sono raccolte».
È stata anche la domenica di Carnevale: per le strade del centro di
Napoli, che in questi giorni finalmente respirano, si vedono a terra i
coriandoli. Ma nella periferia, l'immondizia - accumulata da mesi ai piedi
dei palazzi delle scuole degli ospedali, spalmata per le strade nelle
rivolte popolari, - viene "raccolta" dai carri della festa. È ingrediente
feroce di scherno e di satira. A Barra si consegnano virtualmente megatapiri
ad Antonio Bassolino e ad Alfonso Pecoraro Scanio. È comunque una giornata
come tutte le altre, se si parla con i vigili del fuoco: inizia e finisce
con il consueto bollettino dei roghi: 50 fino alle 8 di ieri mattina, 50
fino alle 20 di sera.
http://www.lanuovaecologia.it.it
Archivio Emergenza Napoli
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