Il governo e le regioni hanno raggiunto un accordo
triennale per un "nuovo patto sulla salute". L' intesa prevede per il 2007
una spesa sanitaria complessiva di 101,3 miliardi, in diminuzione rispetto
al livello previsto per quest' anno (102 miliardi) e un calo di 2,4 miliardi
rispetto alle tendenze di spesa che indicavano per il prossimo anno una
previsione di spesa a 103,7 miliardi. E' stata raggiunta oggi al
Ministero dell'Economia e delle Finanze un'intesa tra Governo e
Regioni relativa a un nuovo 'Patto per la Salute' di valenza triennale. Il
Patto si compone di un aspetto finanziario e di un accordo normativo e
programmatico. Il nuovo Patto avvia concreti provvedimenti di riforma
destinati a conseguire, già nel breve periodo, sia l'efficientamento del
sistema sia il miglioramento delle prestazioni ai cittadini, grazie anche a
una maggiore responsabilizzazione di bilancio delle Regioni e alle nuove
basi di collaborazione instaurate tra queste Istituzioni e il Governo. Le
principali linee di riforma indicate dal Patto troveranno applicazione nella
Legge Finanziaria per il 2007, coerentemente agli orientamenti espressi nel
Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef 2007-2011)
approvato all'inizio di luglio.
Gli elementi essenziali dell'accordo finanziario possono essere
così sintetizzati:
- le risorse messe a disposizione dallo Stato centrale saliranno da 91.2
miliardi nel 2006 a 97 miliardi nel 2007, comprensivi di un fondo di
accompagnamento di 1 miliardo per sostenere il risanamento delle Regioni
attualmente non in linea con i livelli di spesa concordati
- la spesa sanitaria complessiva si attesterà nel 2007 a 101.3 miliardi,
registrando così sia una diminuizione di 2.4 miliardi rispetto al
tendenziale del 2007 (pari a 103.7 miliardi) sia una leggera flessione
rispetto al livello previsto nel 2006 (pari a 102 miliardi). Dopo essere
cresciuta in media del 7.8% annuo nel periodo 2000-2006, la spesa sanitaria
viene così sostanzialmente stabilizzata a partire dal 2007
- questo risultato verrà ottenuto attraverso misure di riorganizzazione e
qualificazione della spesa, con l'obiettivo di assicurare un contenimento
generale dei costi, una rigorosa eliminazione di sprechi ed inefficienze, la
ricerca della massima appropriatezza clinica e organizzativa, il
miglioramento dei servizi sanitari ai cittadini, salvaguardando e
aggiornando i Livelli essenziali di assistenza (Lea)
- per le Regioni che non raggiungeranno gli obiettivi di spesa concordati
verranno confermati i meccanismi di piena responsabilizzazione finanziaria
come le misure di affiancamento e gli "automatismi fiscali" (aumento delle
aliquote regionali dell'addizionale Irpef e dell'Irap)
- il Governo svolgerà azioni di contenimento della spesa - tra cui quella
farmaceutica - di riorganizzazione dei dispositivi medici e di
omogeneizzazione di forme di partecipazione alla spesa. L'effetto atteso è
pari a 2 miliardi di euro
- negli anni successivi al 2007, il Governo continuerà a dare certezza
riguardo alle risorse finanziarie messe a disposizione delle Regioni per il
SSN, garantendo per conto dello Stato centrale un livello di finanziamento
adeguato verificando i costi reali dei Lea in condizioni di efficienza ed
appropriatezza.
Nel complesso, il contributo netto del settore sanitario alla
manovra di finanza pubblica per il 2007 sarà pari a 3 miliardi di
euro.
Governo e Regioni convengono di istituire una sede di confronto
sulle risultanze del 2006 per cercare una soluzione adeguata ai problemi
posti dalla misura del finanziamento prevista dalla Legge finanziaria 2006.
- Il risanamento delle Regioni con disavanzi elevati
Un significativo sforzo iniziale di contenimento dei costi verrà
chiesto alle Regioni che presentano elevati disavanzi. Tali regioni
saranno sostenute con un 'fondo transitorio' che consenta loro un rientro
progressivo e con misure di 'affiancamento' da parte del Governo per
l'attuazione delle misure di razionalizzazione necessarie. Verrà attivato
inoltre un gruppo di lavoro composto da esperti del Ministero della Salute e
da esperti regionali che accompagni e sostenga l'azione di risanamento delle
autorità regionali e che promuova accordi tra Regioni per la diffusione
delle migliori pratiche.
- L'accordo normativo e programmatico
L'accordo è stato definito nelle sue linee di indirizzo
e nei suoi contenuti essenziali e verrà redatto in forma definitiva nei
prossimi giorni. Esso è finalizzato a migliorare la qualità dei servizi, a
promuovere l'appropriatezza delle prestazioni e a garantire l'unitarietà del
sistema. Esso comprende i seguenti elementi principali:
- adeguamento dello stanziamento pluriennale ex art. 20 della legge 67/88
per il cofinanziamento degli investimenti nel SSN in modo da consentire la
definizione di nuovi accordi di programma per la qualificazione delle
strutture sanitarie, l'innovazione tecnologica e il superamento del divario
Nord-Sud con particolare riferimento all'assistenza oncologica e alle
malattie rare; inserimento della tematica "sanità-sviluppo economico" tra le
finalità per l'utilizzo dei fondi strutturali dell'Unione Europea 2007-2013
- aggiornamento dei LEA ai nuovi bisogni di assistenza; revisione e
ampliamento dei 43 DRG ad alto rischio di inappropriatezza, analisi dei
costi delle prestazioni ricomprese nei LEA, assumendo come riferimento i
costi delle pratiche più efficienti
- attivazione di un sistema di monitoraggio basato su un "pacchetto"
adeguato di indicatori, concordato tra Ministeri della salute, dell'economia
e finanze e Regioni
- promozione e valorizzazione delle risorse umane del SSN e partecipazione
del personale medico e delle altre professioni sanitarie al governo del
sistema
- riorganizzazione e potenziamento della rete delle cure primarie
promuovendo forme evolute di associazionismo tra i medici di medicina
generale e di integrazione con l'attività dei distretti sanitari; sviluppo
dell'integrazione socio-sanitaria a partire dall'assistenza alle persone non
autosufficienti; messa in rete e monitoraggio dell'attività prescrittiva dei
medici di medicina generale
- riorganizzazione e umanizzazione della rete ospedaliera, finalizzata anche
al recupero di maggiore efficienza nell'utilizzo delle risorse nelle Regioni
che hanno fatto registrare elevati disavanzi; razionalizzazione dei sistemi
di acquisto di beni e servizi attraverso modalità di esercizio sovraziendale
e di centralizzazione degli acquisti
- programma per la promozione permanente della qualità del Servizio
sanitario nazionale che faccia perno su: l'attuazione di forme costanti e
strutturate di monitoraggio del gradimento dei servizi da parte dei
cittadini-utenti; il potenziamento del Nuovo Sistema Informativo Sanitario
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