Ottobre, mese della prevenzione del tumore al
seno. Nella lotta a questa grave patologia neoplastica, che nel
nostro Paese fa registrare ogni anno oltre 36.000 nuovi casi, sono ancora
una volta in prima linea la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT)
ed Estée Lauder in occasione della Campagna Nastro Rosa.
La Campagna Nastro Rosa
ha come obiettivo quello di sensibilizzare un numero sempre più
ampio di donne sull'importanza della corretta prevenzione e della diagnosi
precoce dei tumori della mammella. Informando il pubblico femminile anche
sull'importanza di adottare stili di vita sani e di effettuare controlli
diagnostici differenziati a seconda dell'età (prevenzione primaria e
secondaria). Per questo, in Italia e da oltre 10 anni, la Campagna Nastro
Rosa è frutto dell'importante alleanza tra Estée Lauder e LILT, unico Ente
Pubblico impegnato per statuto nella promozione della salute e nella
diffusione di una corretta informazione della prevenzione oncologica,
primaria e secondaria.
Una iniziativa importante - afferma il Ministro della Salute
Livia Turco - perché finalizzata ad informare e sensibilizzare le
donne sulla necessità di sottoporsi agli opportuni esami diagnostici per
prevenire il tumore al seno. Una patologia che segna ogni anno la vita di
molte donne e che costituisce in tutto il mondo occidentale il primo tumore
femminile per numero di casi.
In tutto il mondo occidentale, il tumore al seno è il primo
tumore femminile per numero di casi e la sua incidenza è in
costante aumento, tanto da essere considerato alla stregua di una vera e
propria malattia sociale. In Italia, i nuovi casi di cancro al seno sono
aumentati ad oltre 36.000 l'anno (collocandoci al quarto posto in Europa per
incidenza della malattia dopo Germania, Francia e Regno Unito). Sono però
diminuiti i decessi (circa 11.000). Uno studio inglese pubblicato sul 'British
Journal of Cancer', che ha confrontato la mortalità per tumore alla mammella
in 5 Paesi europei tra cui l'Italia, ha dimostrato che i decessi nella
nostra nazione (25 donne ogni 100 mila) sono inferiori rispetto a Olanda
(33), Inghilterra (30) e Francia (27)
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