Secondo l'associazione le regioni più a rischio sono
Lombardia, Friuli, Campania, Lazio e Piemonte. Le province con i valori
registrati più elevati: Salerno, Roma, Viterbo, Latina e Biella. Allarme in
Campania, dove il valore-soglia è stato superato nel 20% delle rilevazioni,
cioè 22 campioni su 112.
Lombardia, Friuli, Campania, Lazio e Piemonte. Sono queste
le regioni più a rischio gas Radon, sostanza naturale radioattiva
cancerogena secondo quanto emerso dalla rilevazione di Altroconsumo sul
territorio italiano. La campagna era stata avviata quattro anni fa e
attraverso i 2543 soci fino ad oggi aderenti all'iniziativa sono state
condotte le rilevazioni.
Dalla ricerca è emerso che su un totale di 2543 adesioni in tutta
Italia, 245 (circa il 10%) hanno registrato valori superiori a 400
Bq/mc (Becquerel al metro cubo) che è la soglia oltre la quale è consigliato
un intervento di bonifica sulle abitazioni, secondo una Raccomandazione
dell'Unione europea. Nel complesso il valore-soglia è stato superato almeno
una volta in 12 regioni su 20 e nel 38% delle 101 province.
Attività d'informazione sui rischi del gas Radon verrà
condotta dall'associazione, con un camper itinerante, sul territorio
Campania, dove il valore-soglia è stato superato nel 20% delle rilevazioni,
cioè 22 campioni su 112. In particolare, il calendario delle presenze in
piazza prevede incontri il 3 ottobre Salerno, in Piazza Caduti di Brescia;
il 4 ottobre Avellino in Corso Vittorio Emanuele (Area ingresso Villa
Comunale); il 5 ottobre a Caserta in Piazza Vanvitelli.
"Oggi - afferma
Altroconsumo - i danni alla salute causati da questo gas sono
ignorati, non vi sono campagne informative, né politiche di prevenzione, con
attenzione all'utilizzo dei materiali e alle tecniche di costruzione
abitativa. La legge in vigore è limitata solo ai luoghi di lavoro, mentre è
proprio nelle abitazioni private che soggiornano più a lungo anziani e
bambini, individui la cui salute è più vulnerabile". In particolare,
l'associazione chiede che sia istituita una mappatura aggiornata del
territorio per monitorare la presenza del gas cancerogeno
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