Vestiti alla formaldeide. E' il nuovo
allarme in arrivo dalla Nuova Zelanda dove, durante una trasmissione
televisiva, sono stati resi noti i dati di una indagine sulla quantità di
formaldeide (aldeide formica) nei tessuti di indumenti provenienti dalla
Cina. La formaldeide è un battericida, utilizzato spesso come disinfettante
oppure come antimuffa e per mantenere la piega degli indumenti. L'Aduc
ha scritto una lettera ai Ministri della Salute, Livia Turco e
dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani per saper se anche in Italia
siano state fatte analisi dei tessuti provenienti dalla Cina e quali siano i
risultati. Una interrogazione in tal senso è stata annunciata dalla deputata
Donatella Poretti (RNP). "Nel 2006 - ha affermato Primo Mastrantoni,
segretario Aduc - il 22,4% di abbigliamento utilizzato in Italia proveniva
dalla Cina (+22% rispetto al 2005) mentre i prodotti tessili coprivano 19%
(+31% rispetto al 2005). Il nostro consiglio e' quello di lavare e ventilare
i tessuti prima di indossarli".
20/08/2007 Vestiti tossici dalla Cina. ADUC scrive ai ministri interrogazione parlamentare (Primo Mastrantoni, segretario Aduc, www.aduc.it)
Roma, 20 agosto 2007. Dopo il dentifricio all'anticongelante, i giocattoli al piombo e le scarpe al cromo, ora e' la volta dei vestiti alla formaldeide. La notizia viene dalla Nuova Zelanda dove, durante una trasmissione televisiva, sono stati resi noti i dati di una indagine sulla quantita' di formaldeide (aldeide formica) nei tessuti di indumenti provenienti dalla Cina. I livelli accertati sono 900 volte maggiori di quelli consentiti dall'Organizzazione mondiale della sanita' (OMS). Si pensi che 2 volte significa un aumento del 100%. I valori limite dell'OMS sono di 20 parti per milione mentre nei tessuti sono stati trovati valori fino a 18.000 parti per milione. La formaldeide e' un cancerogeno e puo' provocare irritazione delle mucose degli occhi, delle prime vie aeree e irritazione della pelle. La formaldeide e' usata come antimuffa e per mantenere la piega degli indumenti. Nel 2006 il 22,4% di abbigliamento utilizzato in Italia proveniva dalla Cina (+22% rispetto al 2005) mentre i prodotti tessili coprivano 19% (+31% rispetto al 2005).
Il nostro consiglio e' quello di lavare e ventilare i tessuti prima di indossarli.
L'Aduc ha scritto una lettera ai Ministri della Salute, Livia Turco e dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani per saper se anche in Italia siano state fatte analisi dei tessuti provenienti dalla Cina e quali siano i risultati. Una interrogazione in tal senso e' stata annunciata dalla deputata Donatella Poretti (RNP).
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