Colpisce la notizia del pestaggio subito a Roma sul bus 780 da una signora di mezza età da parte di 4 ragazze di età compresa tra i 14 e i 16 anni. Contestualmente è stata pubblicata la notizia che quantifica i danni di natura vandalica prodotti dagli adolescenti negli istituti scolastici.
Da molte parti si levano valutazioni e giudizi, spesso sommari, contro i giovani, o contro i genitori che non sanno dialogare (Ferraris), oppure contro gli insegnanti che non sanno insegnare.
Per quanto mi riguarda, ho avuto la preziosa opportunità di lavorare come educatore professionale con un progetto annuale in una scuola superiore ed ho potuto conoscere ragazze di 15 e 16 anni che avevano l'etichetta (data dai docenti) di bulle, con note sul registro, sanzioni disciplinari e qualche bocciatura.
Ho constatato, dal mio punto di vista, che il più delle volte queste ragazze avevano fame di essere ascoltate e rispettate e sapevano ricambiare il rispetto.
Purtroppo, forse per spirito di corpo, la scuola trascurava il fatto che quando al disagio adolescenziale si somma quello di insegnanti stressati e/o in cura con psicofarmaci, è difficile produrre qualcosa di buono dal punto di vista dell'educazione e delle relazioni.
So che il problema è, ovviamente, più complesso e articolato e spero che qualcuno, presto, cominci ad affrontarlo senza schemi semplicistici e precostituiti.
Domenico Ciardulli
http://www.osservatoriosullalegalita.org
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