Ieri, insieme all'amico
Josef abbiamo partecipato ad un convegno intitolato "La
giustizia monetaria nello Stato di diritto" tenuto dall'Avv. Prof.
Giacinto Auriti (Segretario Generale del Sindacato Antiusura - Saus)
Il convegno si basava sulla semplice sconcertante realta' che le banche non
sono le proprietarie della moneta, eppure si comportano come tali.
Sul volantino distribuito da
AbbruzzoPress leggiamo:
Quando la moneta era convertibile in oro, la banca centrale poteva
ritenersi proprietaria della moneta in quanto proprietaria della riserva.
Con l'abolizione della convertibilita' e della stessa riserva (15 agosto
del 1971), la banca centrale non e' piu' proprietaria della moneta.
Continua tuttavia a comportarsi come tale perche' emette moneta
prestandola: mentre dovrebbe accreditarla alla collettivita' nazionale
perche' e' questa che, accettandola, ne crea il valore. Sicche' all'atto
dell'emissione, la banca centrale carica illecitamente del 200% il costo
del denaro prestando il dovuto oltre gli interessi.
Praticamente i soldi, come i "debiti" e tutto cio' che ne deriva, non
sono altro che accordi tra privati. Noi accettiamo la loro moneta e gli
attribuiamo un valore. E' come se domani si sveglia un tizio si crea una
moneta e la "distribuisce". Noi accettandola gli abbiamo dato valore. Beh,
ovviamente questo e' stato fatto in decine di anni, con accordi, decreti,
leggi e pacchere simili. Chi ne poteva avere percezione se nessuno racconta
come stanno le cose?
Il crack della Parmalat credo che dovrebbe far capire che il gioco e' lo
stesso: si creano soldi dal nulla.
Circa il 95% della "massa monetaria" e' virtuale ed e' proprieta' delle
banche private.
Il restante 5% degli Euro che sono in circolo si dividono in A) - Euro
cartacei che sono proprieta' delle BCE (Banca centrale europea) e B) Euro in
moneta, di proprieta' della Banca D'Italia.
Adesso mi chiedo, quindi tutti questi debiti, miliardi di miliardi (bada
bene virtuali), che tengono nazioni nei debiti e interi continenti nella
fame e nella miseria, sono gestiti e voluti da chi?
Avete letto bene, voluti. Se tutto questo e' basato su accordi e convenzioni
di conseguenza lo e' anche il "debito pubblico", fino alla fame nel mondo.
Al convegno ha preso parte anche il Prof. Francesco Petrino presidente
onorario della SNARP - Sindacato Nazionale
Antiusura Riabilitazione Protestati che il 25 Marzo alle ore 11:00
presentera' a Roma presso la Sala Stampa Estera in via Dell'Umilta' N.83/c i
dati monitorati nel 2003 dal Centro Studi Documentazione Giuridica SNARP.
Tra i loro dati si segnalano gli aumenti dei suicidi e vittime di usura, il
numero dei protestati, i cattivi pagatori, le esecuzioni immobiliari, i
fallimenti di piccole e medie imprese, i risparmiatori vittime di crack
finanziari (anche il caso Parmalat insegna il gioco della creazione di soldi
inesistenti), i prezzi e il costo della vita in generale.
In fine, abbiamo ascoltato anche il Prof.
Antonio Pantano che porta
avanti la visione di Ezra Pound che mi sembra un po' il "Giordano Bruno"
dell'Economia. Ha passato 12 anni in manicomio psichiatrico (tho!) per aver
fatto propaganda antiamericana.
Al convegno abbiamo anche preso il testo del Prof. Giacinto Auriti, "Il
Paese dell'Utopia - La risposta alle cinque domanda di Ezra Pound".
Il prossimo incontro con il Prof. Auriti si terra' il 18 aprile alle 9:30 in
Via Guido Reni, 2 (cinema Tiziano), partecipate numerosi.
Per informazioni e approfondimenti:
- Ezra Pound -
riferimenti
- SNARP
- Afimo
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