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15/03/2006 Giacinto Auriti e la Proprieta' Popolare della Moneta (http://www.newmediaexplorer.org)

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    Ieri, insieme all'amico Josef abbiamo partecipato ad un convegno intitolato "La giustizia monetaria nello Stato di diritto" tenuto dall'Avv. Prof. Giacinto Auriti (Segretario Generale del Sindacato Antiusura - Saus)

    Il convegno si basava sulla semplice sconcertante realta' che le banche non sono le proprietarie della moneta, eppure si comportano come tali.
     

    Sul volantino distribuito da AbbruzzoPress leggiamo:

    Quando la moneta era convertibile in oro, la banca centrale poteva ritenersi proprietaria della moneta in quanto proprietaria della riserva. Con l'abolizione della convertibilita' e della stessa riserva (15 agosto del 1971), la banca centrale non e' piu' proprietaria della moneta. Continua tuttavia a comportarsi come tale perche' emette moneta prestandola: mentre dovrebbe accreditarla alla collettivita' nazionale perche' e' questa che, accettandola, ne crea il valore. Sicche' all'atto dell'emissione, la banca centrale carica illecitamente del 200% il costo del denaro prestando il dovuto oltre gli interessi.

    Praticamente i soldi, come i "debiti" e tutto cio' che ne deriva, non sono altro che accordi tra privati. Noi accettiamo la loro moneta e gli attribuiamo un valore. E' come se domani si sveglia un tizio si crea una moneta e la "distribuisce". Noi accettandola gli abbiamo dato valore. Beh, ovviamente questo e' stato fatto in decine di anni, con accordi, decreti, leggi e pacchere simili. Chi ne poteva avere percezione se nessuno racconta come stanno le cose?

    Il crack della Parmalat credo che dovrebbe far capire che il gioco e' lo stesso: si creano soldi dal nulla.

    Circa il 95% della "massa monetaria" e' virtuale ed e' proprieta' delle banche private.
    Il restante 5% degli Euro che sono in circolo si dividono in A) - Euro cartacei che sono proprieta' delle BCE (Banca centrale europea) e B) Euro in moneta, di proprieta' della Banca D'Italia.

    Adesso mi chiedo, quindi tutti questi debiti, miliardi di miliardi (bada bene virtuali), che tengono nazioni nei debiti e interi continenti nella fame e nella miseria, sono gestiti e voluti da chi?

    Avete letto bene, voluti. Se tutto questo e' basato su accordi e convenzioni di conseguenza lo e' anche il "debito pubblico", fino alla fame nel mondo.

    Al convegno ha preso parte anche il Prof. Francesco Petrino presidente onorario della SNARP - Sindacato Nazionale Antiusura Riabilitazione Protestati che il 25 Marzo alle ore 11:00 presentera' a Roma presso la Sala Stampa Estera in via Dell'Umilta' N.83/c i dati monitorati nel 2003 dal Centro Studi Documentazione Giuridica SNARP.

    Tra i loro dati si segnalano gli aumenti dei suicidi e vittime di usura, il numero dei protestati, i cattivi pagatori, le esecuzioni immobiliari, i fallimenti di piccole e medie imprese, i risparmiatori vittime di crack finanziari (anche il caso Parmalat insegna il gioco della creazione di soldi inesistenti), i prezzi e il costo della vita in generale.

    In fine, abbiamo ascoltato anche il Prof. Antonio Pantano che porta avanti la visione di Ezra Pound che mi sembra un po' il "Giordano Bruno" dell'Economia. Ha passato 12 anni in manicomio psichiatrico (tho!) per aver fatto propaganda antiamericana.

    Al convegno abbiamo anche preso il testo del Prof. Giacinto Auriti, "Il Paese dell'Utopia - La risposta alle cinque domanda di Ezra Pound".

    Il prossimo incontro con il Prof. Auriti si terra' il 18 aprile alle 9:30 in Via Guido Reni, 2 (cinema Tiziano), partecipate numerosi.

    Per informazioni e approfondimenti:

    - Ezra Pound - riferimenti

    - SNARP

    - Afimo


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