La mamma di Fabullo mi ha scritto. Per ringraziare, attraverso
di me, tutti coloro che hanno offerto un contributo per aiutare Fabullo. La
sottoscrizione per le cure mediche necessarie ha raggiunto
412.000 euro.
Fabullo ha potuto andare in Florida. Sta recuperando l'attività
motoria. Io mi sento felice. Voi dovreste essere felici. Io vi
ringrazio. Oggi è una bellissima giornata e non sento il freddo. Belin, se
scrivo ancora una riga va a finire che mi commuovo.
"Caro Beppe,
io e Fabullo siamo in Florida e non smetteremo mai di ringraziarti. Non è
nemmeno un mese che siamo qui e ha già fatto più fisioterapia che in due
anni in Italia e che non mi vengano a raccontare che conta solo la
qualità. In meno di un mese il lato sinistro è già meno spastico, il lato destro
si muove meglio e sta seduto ogni giorno meglio. Tenendo conto
che i primi giorni ha dovuto abituarsi a tante cose non mi sembra proprio poco.
Sarà anche vero che qui la sanità è solo a pagamento, ma è anche vero che in
Italia quando ho voluto che Fabullo ricominciasse a mangiare dopo l'ictus l'ho
trovata la logopedista bravissima (bravissima davvero, credimi), ma l'ho dovuta
pagare comunque!!! E ho cercato di fidarmi dell'ASL, perchè prima di deciderci a
cercare una libera professionista abbiamo aspettato nove mesi e
non tre giorni.
Adesso sto cercando però di non pensare che tutto avrebbe potuto essere fatto
vicino a casa, così ad esempio non lasciavo l'altra bambina, ma sto solo
pensando al mio piccino che qui lavora tanto grazie all'aiuto di tante persone
che hanno deciso di aiutarci così, senza nemmeno conoscerci e
senza pretendere niente in cambio...Un abbraccio." Angela Aimo
13/04/2008 Fabullo (http://www.beppegrillo.it)
Fabullo è un bambino di Orio Canavese di tre anni. E’ nato con
una grave malattia cardiaca. Per tenerlo in vita sono stati necessari due
interventi chirurgici. Dopo il secondo ha avuto un’ischemia cerebrale.
Era ridotto a un vegetale. Da allora sono passati 16 mesi. Adesso, nonostante la
tetraparesi spastica, può interagire e muovere il capo. Non
riesce però a fare nessuno spostamento, muovere il tronco, stare seduto o
girarsi nel letto.
Fabullo, con delle cure adeguate, potrebbe forse ritornare normale, ma
le cure costano. I soldi fanno la differenza per la felicità di un
bimbo e della sua famiglia. Fabullo è stato visitato dal dott. Bifulco del
Therapies4kids (Florida) che ha dato alla famiglia delle speranze. Il
costo per un primo ciclo di tre mesi è di 120.000 dollari.
Per farlo dovrebbe partire con la mamma il 17 ottobre.
Aiutiamo Fabullo con un versamento:
Clicca per
leggere i dettagli per il versamento e il totale raccolto.
Fabullo non è solo. In Italia bambini che si recano all’estero per cure che qui
non riescono a trovare ce ne sono molti. La storia dei viaggi della speranza si
ripete ogni volta, con la colletta affidata al buon cuore delle
persone.
Lo Stato dov’è? Le nostre tasse a cosa servono se non possono salvare i nostri
figli? 120.000 dollari sono lo stipendio di un qualunque assessore
politico da strapazzo. L’Italia degli sprechi è anche l’Italia di chi è
abbandonato.
Aiutiamo Fabullo a correre in un prato. Vi terrò informati.
Visitate il blog di
Fabullo
22/04/2008 La mamma di Fabullo (http://www.beppegrillo.it)
Clicca il video
Quando fate così, mi fate impazzire. Grazie a voi il piccolo
Fabullo potrà curarsi negli Stati Uniti. Mi scrive sua mamma da
Orio Canavese. Lettere come questa mi fanno sentire meglio. Oggi a
Genova c'è il vento e un cielo grigio. Ma dietro alle nuvole
splende il sole.
"Caro Beppe,
sono la mamma del piccolo Fabullo.
Grazie. Dal cuore. Di quelli che le parole non bastano, ma non ho altri mezzi
e…cerca di andare oltre alla piccola scritta. Spero che Fabullo torni a
camminare anche perché questo sarebbe il più bel ringraziamento per le
persone come te…
Dopo la tua segnalazione avremmo bisogno di un’intera segreteria per smistare
tutti i contatti. Sono andata ora in banca e ancora un po’ svenivo: lo
pubblichiamo domani sul sito, ma sono arrivati 20 mila euro in tre giorni… e
continuavano ad entrarne in tempo reale…Grazie. E’ tutto merito
tuo e delle persone che credono in te. Non è solo retorica, credimi.
E’ anche un altro il motivo per cui ti ho scritto. So che avrai ricevuto molte
critiche per aver scelto di appoggiare una richiesta di terapia
iperbarica per una lesione cerebrale. Ci tengo molto ad esprimerti il
mio punto di vista, perché ci teniamo tutti quanti a dimostrare che abbaimo
cercato di muoverci nella maniera più razionale possibile: ovvio che non ci
hanno messo per iscritto che Fabullo guarirà, ma le proposte sono
concrete. Tengo anche a farti sapere che non volevamo solo sfruttare il
tuo nome…
E’ vero che anche in Italia ci sono le camere iperbariche, però non c’è nessuna
indicazione e nessuna esperienza di trattamento delle
lesioni cerebrali. Viene detto che non funziona e che non c’è evidenza
scientifica: ma non viene fatto niente di concreto e di serio per dimostrare la
validità di tali affermazioni, per cui nessuno riesce allora a capire perché
negli Usa si ottengano dei risultati!
Secondo me il problema di base non è che la nostra Sanità non finanzi la
terapia: ovvio, viene detto che è inutile. Il problema di base è che a priori si
decide di non speriementarla: se ci fossero dati certi che negano i risultati
americani allora non avremmo nulla da dire. MA questi dati non ci sono,
abbiamo deciso che non funziona e basta.
Negli Usa, a differenza che in Italia e in Europa, hanno delle piccole camere
iperbraiche singole, dove la terapia può essere dosata sul paziente.
Solo per dirti la differenza di vedute: in Italia la presenza di crisi
epilettiche è una controindicazione all’iperbarica, negli Usa rappresenta
un’indicazione di trattamento. Una simile disparità di veduta mi sembra molto
poco chiara, sembra il segno di una chiusura a priori.
Un altro mito da sfatare: gli americani dicono che tutti i bambini, anche i più
gravi, recuperano completamente. Non è vero, le prognosi fatte sono molte
diverse, anche se spesso i risultati hanno superato le aspettative proprio
perché si parla di bambini.
Questo invece è un fatto personale: sono una fisioterapista, ho
cercato di muovermi in questa intricata situazione nel modo più scientifico
possibile, anche se da mamma disperata non è così semplice…Però ci è sembrato
onesto provare per soli tre mesi: onesto nei confronti di
Fabio, di Michela che rimane qui, di tutti coloro che ci stanno dando
dei soldi…anche perché se torniamo con dei risultati importanti (e Dio
fa che sia così, e questo lo dice la mamma e non la fsioterapista, sto per
diventare completamente schizofrenica…) intendo impegnarmi seriamente per la
promozione della sperimentazione, in maniera seria. Ecco, penso
che in tal caso ti chiederò di nuovo aiuto, questa volta con il cuore più
leggero. Guarda, mi verrebbe da dire: promettiamo di incontrarci per portare
“evidenze scientifiche” ai congressi medici!!! Chissà che il buon Dio ci
metta mano…
Grazie ancora caro Beppe. Se passi di qua, vieni a trovarci…
Un abbraccio." Angela Aimo
Archivio Solidarietà
|