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22/12/2011 Comunicato stampa - Rischio chiusura per il Centro Antiviolenza Lilith di San Sebastiano al Vesuvio (Vera Guida)

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Rischio chiusura per il Centro Antiviolenza Lilith di San Sebastiano al Vesuvio

San Sebastiano al Vesuvio, dicembre 2011. L’Associazione  Sott’e Ncoppa, responsabile della gestione dell' unico centro antiviolenza operante sul territorio rischia la chiusura.

Lilith e le sue utenti rischiano il silenzio

Un brutto inizio anno potrebbe profilarsi per le decine di donne che in questi due anni si sono rivolte al centro antiviolenza di San Sebastiano al Vesuvio usufruendo gratuitamente dei servizi di prima accoglienza, consulenza psicologica, consulenza legale e di orientamento al lavoro.

Nel corso dei due anni l’ affluenza di oltre sessanta utenti, provenienti da tutti i comuni vesuviani e da Napoli,  ha reso lo Sportello Lilith una realtà imprescindibile all'ombra del Vesuvio. Un percorso di riflessione e lotta contro la cultura patriarcale che in una terra difficile è all'origine di  storie di ordinaria violenza e sopraffazione, coperte da una comunità immobile, in cui l'imperativo è  lavare i panni sporchi in famiglia.

Un laboratorio di pratiche differenti che non si caratterizza come organizzazione di donne femministe ma nasce come costola di un'associazione di commercio equo-solidale formata da uomini e donne.

La coordinatrice del centro ha però affermato: non ci fermeremo  ancora. Questo centro ci ha dato la possibilità di sollevare sul nostro territorio il velo di maya sulla violenza. Le operatrici e le decine di volontarie e volontari continueranno a offrire il servizio, in maniera ridotta ma mantenendo alta come sempre la qualità del lavoro

Contestualmente, l'associazione sta avviando azioni di comunicazioni e fund raising (cinque per mille, donazioni, cene di sottoscrizione) per raccogliere il sostegno della cittadinanza che in questi due anni ha fruito dei servizi ed ha partecipato attivamente alla costruzione dell'importante presidio.

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