Lunedì 30/01/2012, dalle ore 15 alle ore 17, presso la biblioteca
comunale di Villa Bruni a San Giorgio Cavalli di Bronzo, si è svolta l'
attesissima conferenza di presentazione del circuito SCEC
(Solidarietà ChE Cammina) di San Giorgio a Cremano.
Si può parlare
di un patto di
solidarietà tra 32 attività locali ed i consumatori che permetterà
di ottenere uno sconto variabile dal 105 al 20% su tuti gli
acquisti effettuati presso i negozi aderenti al circuito Scec.
Lo scopo è quello di combattere la crisi aumentando il
potere di acquisto e, al tempo stesso, aiutare le aziende del
territorio convogliando gli acquisti verso di esse e lasciando la
ricchezza sul territorio.
Gli SCEC sono il simbolo concreto di un patto, stretto fra persone
comuni, imprese commerciali, artigiane ed agricole, fra professionisti
ed Enti Locali, al fine di promuovere localmente lo scambio di beni e
servizi accettando una riduzione percentuale del prezzo rappresentata
proprio dagli Scec.
Al dibattito sono intervenuti
1) l' Associazione Masaniello con il loro rappresentante Giacinto
Chirichella
2) il Movimento Cinque Stelle di SanGiorgio a Cremano, promotore del
progetto, con il loro candadato sindaco Danilo Roberto Cascone
3) l' Associazione Parlamento delle Due Sicilie con il loro presidente,
il Prof. Vincenzo Gulì
4) il giornalista del Mattino di Napoli, Mario Zambardino,
in qualità di moderatore dell' incontro
L' affluenza è stata inferiore alle aspettative anche per l' orario, ore
15/17, che è stato scelto proprio per favorire i commercianti e che,
invece, ha impedito una maggiore affluenza soprattutto per la parte
riguardante i giornalisti e le istituzioni. Massiccia l' affluenza di
attivisti delle associazioni operanti sul territorio e del Movimento
Cinque Stelle appartenenti ai Movimenti di Napoli, San Giorgio, Portici,
Castellammare, Torre del Greco
Il rappresentante di Arcipelago Scec ha cercato soprattutto di far capire
come questo progetto possa dare più potere d'acquisto alle famiglie per rinvigorire le economie locali, anche
se sembra un miraggio in tempo di crisi, ma è proprio questo che
si prefigge l'Arcipelago Scec, uno dei circuiti di monete complementari che
opera da alcuni anni ma che negli ultimi mesi sta ottenendo un grande successo.
Questa valuta complementare è nata nel 2007 a Napoli e si è
poi sviluppata in un network esteso in tutta Italia. Il suo nome è l'acronimo di
Solidarietà che cammina: con l'acuirsi della crisi, un numero crescente di
consumatori, commercianti e professionisti si sta interessando al circuito
nazionale Scec e fa richiesta per inserirsi al suo interno.
Solo a dicembre sono pervenute ben 300 richieste di ingresso nello Scec con
domande pervenute soprattutto da Campania, Basilicata e Puglia ma aumenta la
richiesta anche al Centro, soprattutto in Emilia Romagna, Lazio e Abruzzo. E
gennaio si presenta allo stesso modo. Alla fine del 2011 vi erano
quindicimila iscritti di cui tremila in Campania. Di questi duemila
sono attività commerciali per un totale di circa 2 milioni di Scec emessi.
Ma attenzione, gli Scec possono essere usati soltanto insieme
all'euro.
Si tratta di una moneta complementare che può essere usata soltanto insieme all'euro al
cambio di 1:1 con la valuta ufficiale e non può essere convertita. Basta
iscriversi gratuitamente all'associazione Arcipelago Scec che provvede alla loro
“emissione”, in quantitativi pari a 100 Scec al momento dell'iscrizione.
Una volta entrati in possesso degli Scec, basterà entrare nel circuito di
cui fanno parte imprese commerciali, artigiane e agricole, e professionisti che
riconoscono sconti di varia entità agli iscritti all'Arcipelago sulla
compravendita dei loro prodotti o per usufruire delle prestazioni professionali.
Lo sconto che si ottiete viene pagato in Scec, che il commerciante o
il professionista potrà a sua volta riutilizzare nel circuito stesso. Esempio:
acquisto di merce per 10 euro sconto Scec 20%. Si pagheranno 8 euro più 2 euro
scec.
I vantaggi per l' economia territoriale sono essenzialmente
due: le famiglie riducono la spesa e vedono così aumentare il loro potere di
acquisto ma gli acquisti sono concentrati nel territorio in quanto il loro
utilizzo indirizza gli acquisti verso produttori, commercianti e artigiani che
reinvestono i guadagni sul proprio territorio e che scambiano le loro eccedenze
e le loro eccellenze con altri territori che partecipano al circuito di
Arcipelago. Anche gli imprenditori si stanno interessando allo Scec perché
vogliono una mano per non far morire l'economia locale nel loro paese.
E' stato accennato anche il fatto che per le transazioni in Scec, è
ora possibile anche il trasferimento elettronico, attraverso un apposito
“conto” online di cui sono dotati tutti gli iscritti all'associazione si può non
solo “pagare” la parte in Scec di una compravendita attraverso una transazione
su internet, ma anche controllare il proprio saldo in moneta complementare.
Inoltre lo stesso trasferimento elettronico si può da poco effettuare anche con
dispositivi mobili, come smartphone e tablet, grazie alla lettura di un codice
QR.
L' esperienza dello Scec non è isolata anche se alcune iniziative hanno avuto
una breve durata.
Sono poi state descritte le 32 aziende di San Giorgio che accettano gli Scec:
pizzerie, salumerie, rosticcerie, fiorerie, ecc.
E' seguito poi un breve dibattito per chiarire alcuni dubbi espressi dai
presenti.
Foto dell' evento su Facebook
Archivio Scec - Lo sconto che cammina
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