Il Consiglio di Amministrazione di
Juventus ha oggi deciso il ricorso al Tar del Lazio contro le
sentenze Calciopoli perché sono state lasciate "irrisolte questione
centrali, quali l'ingiustificata gravità delle sanzioni e la mancanza di
equità di trattamento riservato alla Juventus rispetto a tutti gli altri
club concorrenti". La sentenza prevedeva 17 punti di penalizzazione con la
retrocessione in serie B. In una nota oggi diffusa il Consiglio
della squadra bianconera conferma la volontà della società di
collaborare con gli organi della Federazione nel processo di rinnovamento
del calcio, "ma si è visto dall'altra parte costretto a deliberare, anche
per la doverosa tutela dei propri azionisti, dei terzi portatori di
interessi e dei propri tifosi, con decisione unanime, l'immediato ricorso al
Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, riservandosi nei tempi
consentiti il ricorso alla Camera Arbitrale del CONI".
In particolare, per la Juve la sola ipotesi di retrocessione
in serie B ha già determinato un notevole impatto negativo sul piano
sportivo a causa della fuoruscita di alcuni campioni, fatto che ha
indebolito il potenziale tecnico della squadra. L'esclusione della squadra
dalla massima divisione, la revoca degli ultimi due scudetti e la mancata
partecipazione alle competizioni internazionali - prosegue la nota - non
comporterebbero soli una riduzione dei ricavi ma anche un grave danno
all'identità stessa della Juventus
|