L'economista e leader democratico americano Lyndon LaRouche ha risposto il 3
settembre alle esternazioni del ministro della Difesa USA Donald Rumsfeld,
secondo il quale i democratici che si oppongono all'amministrazione Bush
sarebbero degli “appeasers”, si comportano cioè come coloro che capitolarono di
fronte ad Hitler negli anni Trenta. Le accuse di blandire il nemico con
concessioni e cedimenti sono state lanciate da Rumsfeld in due discorsi e in un
commento pubblicato sul Los Angeles Times, tra il 28 agosto e il 3
settembre. Egli ha poi ha inviato una lettera ai parlamentari democratici in cui
finge di ritrattare le accuse mentre in realtà non fa che ribadire gli stessi
insulti.
LaRouche ha ricordato a Rumsfeld che Hitler e i nazisti furono sconfitti dal
presidente Franklin Delano Roosevelt (FDR) mentre molti americani di destra,
negli anni Trenta e Quaranta, sostennero Mussolini, Hjalmar Schacht ed Hermann
Goering. Nell'estrema destra dei fascisti e dei nazisti americani di quell'epoca,
vi fu anche chi simpatizzò apertamente per Adolf Hitler. “Rumsfeld dovrebbe
sapere, a meno che le sue capacità cerebrali non lo stiano abbandonando, che per
poter sconfiggere Hitler, Roosevelt dovette combattere contro la destra in
America”, ha affermato LaRouche. “Se Franklin Roosevelt non avesse guidato tale
battaglia, Hitler avrebbe quasi sicuramente vinto e forse oggi il mondo sarebbe
ancora sotto il tallone genocida dei suoi successori”.
“La tradizione americana avversa a quella di Roosevelt è l'espressione americana
del fascismo” ha sentenziato LaRouche. “A sconfiggere Hitler e il Nazismo fu
l'alleanza che FDR strinse con l'Unione Sovietica di Stalin e con Winston
Churchill”.
LaRouche ha quindi proposto: “Il Congresso degli Stati Uniti dovrebbe indire
delle udienze sul fascismo e sulla storia di quegli americani che collaborarono
con i nazisti e con i fascisti prima e durante la seconda guerra mondiale - così
come fece il Congresso alla fine della guerra”.
Prescott S. Bush e l'UBC
In questo contesto, LaRouche ha ricordato a Rumsfeld che il nonno dell'attuale
presidente, Prescott S. Bush, fu un manager della Union Banking Corporation (UBC)
che era di proprietà di Fritz Thyssen, il magnate del cartello dell'acciaio in
Germania che si vantava di essere stato il primo e il più munifico sostenitore
di Adolf Hitler, tanto da pubblicare nel 1941 un libro intitolato «Ho pagato
Hitler». Dal 1924 al 1942 a New York la UBC funse da holding finanziaria per
tutte le operazioni di Thyssen negli USA. W. Averell Harrimann raggiunse un
accordo con Thyssen tale per cui alcuni esponenti del Consiglio di
Amministrazione della Brown Brothers Harriman, e specificamente Roland Harriman
e Prescott Bush, diventarono azionisti di UBC entrando a far parte del Consiglio
d'Amministrazione, dove restarono anche dopo l'ascesa di Hitler al potere in
Germania e dopo la sua invasione dell'Europa orientale. Bush mantenne l'incarico
di managing director della UBC fino a quando la banca non fu chiusa per
decisione delle autorità governative statunitensi.
Il 20 ottobre 1942, in base alla legge sul commercio con il nemico, il Congresso
ordinò il sequestro di tutte le proprietà della Union Banking Corporation. Nei
giorni successivi furono sequestrate altre tre imprese di Thyssen gestite
tramite la UBC: Hamburg-American Line, Holland-American Trading Corp., e
Seamless Steel Equipment Corp. Non si trattava di imprese minori ma di canali di
rifornimento di importanti materiali per il regime nazista. Dalle sedute
congressuali alla fine del conflitto risulta che la United Steel Works
Corporation di Thyssen, strettamente legata alla UBC, era stata la principale
fornitrice di prodotti siderurgici e di esplosivi della macchina di guerra
nazista. (“Eliminazione delle risorse tedesche per la guerra”, seduta di un
comitato della Commissione Affari Militari del Senato del 2 luglio 1945).
“Mr. Rumsfeld vuole davvero rispolverare le questioni dell'appeasement e della
collaborazione con i nazisti?” ha affermato LaRouche.
Allora ed oggi
Lo statista democratico americano ha quindi deprecato la condotta totalitaria
della stessa amministrazione Bush ed ha denunciato il costante impegno di
Rumsfeld e del vice presidente Dick Cheney per costituire una forza militare
segreta privatizzata, adottando nelle prigioni di Guantanamo e Abu Ghraib le
stesse tecniche di tortura affinate dalle SS naziste.
“Non dimentichiamo inoltre il ruolo di George Shultz, che si nasconde dietro la
presidenza Bush, il peso esercitato dal vice presidente Cheney, e la promozione
dello stesso Don Rumsfeld a ministro della Difesa. Anche tra i vertici
repubblicani sanno bene che Shultz è un totalitarista, che ha usato la
presidenza Bush per imporre sugli Stati Uniti una dittatura rifacendosi al
'modello Pinochet' e un'economia radicalmente liberista. Shultz promuove la
privatizzazione della guerra, sul modello delle SS, ed è spalleggiato in questa
impresa da Felix Rohatyn”, ha detto LaRouche.
Il fondatore dell'EIR ha continuato: “Non sono forse gli esponenti della destra
neoconservatrice di oggi, Cheney, Shultz, Rumsfeld e quello stupido di George W.
Bush, ad essere 'appeaser' del nazismo? Non è così, Mr. Rumsfeld?”
LaRouche ha concluso: “Faccio appello al Congresso degli Stati Uniti affinché
indica delle udienze su questa questione dell'appeasement. Esse dovrebbero
svolgersi prima delle elezioni di metà legislatura a novembre. Nel programma del
Congresso USA non c'è nulla che meriti priorità maggiore. Donald Rumsfeld, un
alto funzionario dell'amministrazione Bush, ha fatto di questa questione un
dibattito nazionale, e occorre che si chiarisca bene tutto al più presto. Il
Congresso è la sede appropriata”.
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