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17/11/2016 Nuove, incredibili fotografie degli Yanomami incontattati a rischio sterminio

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"Uomo Dani, Papua Occidentale, 2014, Magda Zelewska. © Magda Zelewska/ Survival"
Uomo Dani, Papua Occidentale, 2014, Magda Zelewska. © Magda Zelewska/ Survival 


Un Dani della Papua Occidentale rifà il verso alla fotografa che lo sta puntando attraverso l’obiettivo: un attimo di sottile ma serena ironia tra due sguardi e due mondi, catturato dalla bravissima Magda Zelewska.

L’immagine ha vinto il concorso fotografico annuale di Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni, conquistandosi così la copertina del Calendario 2017 dell’associazione, dal titolo ‘We, the people’. Il resto del calendario raccoglie le altre 11 fotografie selezionate tra i tantissimi scatti arrivati a Survival.

Mese dopo mese, le foto del calendario ritraggono popoli indigeni di diverse parti del mondo nella loro quotidianità, immersi nei loro ambienti; catturano momenti di intimità familiare, di lavoro, di riposo o di festa; offrono uno spaccato dei loro stili di vita, largamente autosufficienti e straordinariamente diversi.

Oltre a Magda Zelewska, si sono classificati:

Simon Morris (bambino Nenet, Siberia
) – Forest Woodward (Boscimani, Botswana
) – Robert Stuzinski (donne K’iche Maya, Guatemala) 
- Alice Kohler (bambina Muravi Asurini) – Brasile
Tessa Bunney (Brokpa, Bhutan
) – Nguyen Van Long (donna H’Mong, Vietnam
) – Giordano Cipriani (bambini Suri, Etiopia) 
- Luigi Repetto (bambino Yanomami, Brasile) – 
Nacho Alvarez (donna Dong, Cina
) – Paolo Ronc (donne Afar, Etiopia) 
- Mathias Spaliviero (Tucano, Brasile).
 

"Muravi Asurini, Brazil, 2010, Alice Kohler© Mathias Spaliviero/ Survival"
Muravi Asurini, Brazil, 2010, Alice Kohler © Alice Kohler/ Survival 
 

Aperto a fotografi professionisti e amatoriali, il concorso è diviso per categorie – custodi, comunità e sopravvivenza. L’obiettivo è celebrare la fotografia come importante mezzo di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui popoli indigeni, nostri contemporanei e parte essenziale della diversità umana.

Molti dei farmaci utilizzati dalla medicina occidentale e degli alimenti base del mondo ci vengono da loro, e hanno salvato milioni di vite. Tuttavia, continuano a essere descritti come arretrati e primitivi semplicemente perché i loro modi di vivere comunitari sono differenti. Le società industrializzate li sottopongono a violenza genocida, a schiavitù e razzismo per poterli derubare di terre, risorse e forza lavoro nel nome del “progresso” e della “civilizzazione”. È il caso proprio del popolo Dani, a cui appartiene l’uomo ritratto in copertina, vittima da decenni di razzismo e raccapriccianti violazioni dei diritti umani da parte dall’esercito dell’Indonesia, che occupa la parte occidentale dell’isola di Papua dal 1963.

“Nella nostra lotta per i diritti dei popoli indigeni le fotografie sono sempre state fondamentali. Siamo felici di aver visto partecipare così tanti fotografi, e speriamo che le loro immagini ci aiutino a motivare le persone ad aderire alla nostra missione e al movimento in difesa dei loro diritti” ha dichiarato Stephen Corry.

Stephen Corry è il Direttore generale di Survival e figura tra i membri della giuria insieme alla direttrice di Survival Italia Francesca Casella, al co-fondatore della Little Black Gallery di Londra Ghislain Pascal e Max Hougthon, Professore di fotografia al London College of Communication.



Afar, Ethiopia, 2010, Paolo Ronc © Paolo Ronc/ Survival
 

Survival è stata fondata nel 1969 dopo la pubblicazione di un articolo sul genocidio degli Indiani brasiliani scritto da Norman Lewis per il Sunday Times britannico, e corredato dalle immagini potenti del celebre fotografo Don McCullin. È l’unica organizzazione a sostenere i popoli indigeni in tutto il mondo e da quasi 50 anni li aiuta a difendere i loro diritti, a proteggere le loro terre e a determinare autonomamente il loro futuro.

Per mantenere la sua indipendenza, Survival rifiuta fondi dai governi. A sostenere il suo lavoro sono solo le donazioni dei singoli e i proventi di speciali iniziative di raccolta fondi come il Calendario e il catalogo solidale natalizio che raccoglie molte originali idee regalo: dai biglietti d’auguri con le suggestive immagini dei popoli indigeni del freddo, ai gioielli delle donne Peul dell’Africa occidentale, dagli accessori ai libri, ai CD musicali dei Pigmei Baka e tante altre proposte di qualità.

Note ai redattori:
- Il Calendario 2017 di Survival è acquistabile a un prezzo di 12,50€ sul sito di Survival
- Guarda la galleria delle immagini che compongono il calendario 2017 di Survival
- Per sfogliare il nuovo catalogo di raccolta fondi di Survival, visita la pagina catalogo.survival.it
- Le immagini seguenti sono scaricabili direttamente in alta risoluzione. Per richieste di immagini diverse, scrivere o telefonare a Survival. E-mail: ufficiostampa@survival.it, T: 02 8900671

 

Per leggere la storia online: http://www.survival.it/notizie/11442



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