Il libro del 2006 è sicuramente “L’industriale”, in cui il
profilo di uno dei più grandi manager che il nostro Paese abbia mai avuto è
descritto con grande senso della misura ed obiettività. Nella recensione
Tronchetti Provera è citato come:
“imprenditore in grado di ristrutturare e rilanciare aziende in difficoltà” e
“ricerca, innovazione e responsabilità sociale
hanno trovato spazio nella sua attività”.
Se proprio devo trovare il pelo nell’uovo in questo libro è il titolo, quella
parolina: industriale.
Ho sempre pensato che un industriale fosse un uomo con grandi capitali, un
investitore. Uno che rischia in proprio. Insomma uno come Adriano
Olivetti o Arnoldo Mondadori.
Ma il presidente di Telecom Italia, “l’Industriale”, quanto possiede
di questa azienda in costante declino, con un debito pari al
PIL di molti Paesi e con un titolo che ha perso quasi la metà del suo
valore dal 2001?
Pensate un attimo prima di leggere: quanto credete che sia la
proprietà di Telecom del tronchetto dell’infelicità?
Pensato? Beh, è meno!
E’ un pochino di più dello 0,8%.
Infatti, seguitemi, mi rendo conto che non è facile per persone sane
di mente:
- Marco Tronchetti Provera & C a.p.a. possiede il 61,48% di Gruppo
Partecipazioni Industriali (GPI)
- GPI possiede il 50,18% di Camfin
- Camfin possiede il 25,36% di Pirelli
- Pirelli possiede il 57,7% di Olimpia
- Olimpia possiede il 18% di Telecom Italia.
Con meno dell’uno per cento “l’Industriale” governa uno dei più
grossi gruppi italiani.
Lo stesso gruppo che è stato
multato per 115 milioni di euro per abuso di posizione dominante nel
settore della telefonia.
Un Industriale senza soldi, senza risultati.
Cari azionisti, sostituitelo!
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