All'audizione 2006 presso l'Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni, MDC e Cittadinanzattiva hanno segnalato una crescita delle
lamentele nel settore delle Tlc in Italia: ritardi di mesi per ottenere la
portabilità del numero tra più gestori di telefonini, servizi non richiesti
sia nella telefonia fissa che mobile, ma soprattutto un incremento di
reclami a causa di dialer che si installano durante la connessione Internet.
Si è tenuta oggi pomeriggio a Roma l'audizione periodica per l'anno
2006 delle associazioni nazionali dei consumatori e degli utenti
presso l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. All'ordine del giorno
c'erano la relazione annuale 2006 sull'attività svolta e i programmi futuri,
le priorità dell'attività dell'Autorità per il 2007-2008, le questioni
riguardanti la concorrenza nel settore delle comunicazioni e la tutela dei
consumatori e utenti, le iniziative e la possibile costituzione di un tavolo
permanente con le associazioni dei consumatori.
All'audizione hanno partecipato anche Antonio Longo e Francesco
Luongo, rispettivamente presidente e responsabile del Dipartimento
TLC del Movimento Difesa del Cittadino (MDC),
segnalando in primo luogo la nuova ondata di reclami giunti all'associazione
per l'addebito indiscriminato di servizi a sovrapprezzo mai richiesti
dall'utente: non solo migliaia di attivazioni abusive di cps, la consegna di
telefoni o modem, le indebite fatturazioni, ma anche il ritorno delle truffe
su internet con i dialer.
Sono 1700 i reclami giunti all'associazione nei primi 9 mesi del
2006 da parte di utenti che si sono visti addebitare in fattura
cifre vertiginose dai 100 ai 600 euro a causa di dialer, programmi pirata
autoinstallanti che reindirizzano le connessioni di internet verso numeri a
sovrapprezzo. Il fenomeno ha subito un incremento notevole a partire da
agosto/settembre: ben il 60% delle segnalazioni (1020) degli utenti è giunta
in questi ultimi due mesi.
"Il consumatore - ha aggiunto Luongo - deve poter essere messo in
grado di scegliere volontariamente e consapevolmente i servizi che
gli vengono offerti. La necessità di un contratto scritto chiaro e
debitamente firmato è e resta momento di garanzia fondamentale che non può
essere sacrificato da questa Autorità sull'altare dell'interesse delle
aziende".
Nel corso dell'audizione MDC ha chiesto, inoltre, all'Autorità
di:
- Sollecitare il Ministero delle comunicazioni all'abrogazione o
alla revisione del D.M. n. 145/06 sui servizi a sovrapprezzo. "Un
Decreto - ha detto Luongo - che abbiamo più volte definito "salvatruffe" e
altamente pericoloso anche per i minori che grazie a essi diventano
ufficialmente nuove prede del mercato delle Tlc". MDC chiede che le
numerazioni a sovrapprezzo siano disattivate in default a tutti gli utenti
e attivabili solo su espressa richiesta;
- Per quanto riguarda le tariffe nel settore della telefonia
fissa e mobile e dei relativi servizi accessori, intervenire
sugli aumenti indiscriminati del canone Telecom e sull'avvio a una
contrattualistica più flessibile, conforme alle più elementari regole di
mercato che tenga anche conto delle esigenze delle fasce economicamente
più deboli per cui il telefono è diventato un lusso. "Il ritardo nella
definizione del contratto di telefonia a tariffa agevolata per i redditi
bassi è scandaloso - continua il responsabile del Dipartimento TLC del
Movimento - e sta facendo solo gli interessi dei gestori del mobile che
acquisiscono un numero sempre maggiore di clienti che fuoriescono dal
fisso";
- Per quanto riguarda i costi di interconnessione fissati dai
titolari delle reti fissa e mobile, essi devono essere oggetto di
controlli accurati e stringenti, rappresentando sia una componente
essenziale del prezzo finale al consumatore, sia il principale strumento
per attuare politiche anticoncorrenziali ai danni dei diversi operatori.
"Quanto allo scandalo del cartello di fatto sul prezzo degli sms e delle
ricariche - dice Luongo - speriamo che il 2007 porti finalmente alla
eliminazione del problema a tutto vantaggio dell'utenza con idonee
sanzioni".
- Il permesso di pubblicare sul sito www.mdc.it una black list
delle compagnie telefoniche che attiveranno servizi non richiesti
una volta che ne sia stata appurata l'abusività sulla base dei reclami
pervenuti dai consumatori e dalle associazioni.
- Intervenire con provvedimenti di tutela dei minori, in
particolare sulla vendita indiscriminata di servizi a pagamento
tramite cellulare, senza che venga data una chiara informazione del reale
contenuto e dei relativi costi che inevitabilmente gravano sulle famiglie.
"Nel settore radiotelevisivo - spiega Francesco Luongo - siamo costretti a
denunciare la massiccia pubblicità all'interno dei programmi per ragazzi e
la sistematica violazione dell'obbligo di non utilizzare i minori negli
spot. Chiediamo in proposito che l'Autorità renda pubblici le iniziative e
i risultati della nuova procedura sanzionatoria a essa delegata unitamente
al Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione TV e
minori".
- Vigilare sui contenuti delle trasmissioni televisive. "Le
risse furibonde - conclude Luongo - cui stiamo assistendo in
queste settimane anche nella fascia protetta dimostrano l'avvio di una
nuova stagione della cosiddetta tv spazzatura che speriamo non venga
sottovalutata".
Anche
Cittadinanzattiva ha segnalato una crescita delle lamentele nel settore
delle Tlc in Italia: ritardi di mesi per ottenere la portabilità
del numero tra più gestori di telefonini, servizi non richiesti sia nella
telefonia fissa che mobile, modifiche unilaterali delle condizioni
contrattuali, pubblicità ingannevole, presenza di dialers, con un
coinvolgimento, secondo stime della la Polizia
Postale, di circa 2 milioni di italiani vittime di connessioni a numerazioni
quali 709, 0878, etc.
Secondo il rapporto di Cittadinanzattiva-PiT Servizi nel settore
delle telecomunicazioni nell'ultimo anno, su 100
segnalazioni giunte a Cittadinanzattiva in tema di tlc, 70 riguardano la
rete fissa, 14 internet, 12 la telefonia mobile, 3 la pay tv e 1 la
telefonia pubblica.
"A fronte di un quadro desolante dell'attuale sistema di tutele
per il consumatore - ha commentato Giustino Trincia, vice
segretario generale di Cittadinanzattiva - è ora che l'Autorità si adoperi
per introdurre più efficaci strumenti a protezione degli interessi dei
cittadini consumatori, tanto più che l'AGCOM ha opportunamente istituito al
suo interno un'apposita direzione per la tutela dei consumatori".
Di seguito le proposte avanzate da Cittadinanzattiva all'Autorità
di settore:
- pubblicità istituzionale e informazione di prossimità su come
riconoscere e difendersi dai servizi non richiesti, per
contrastare quelle pratiche commerciali sleali poste in essere dalle
compagnie di telefonia e stante i ritardi del Governo nel recepire la
Direttiva Europea (2005/29/CE) che le vieta;
- più efficaci misure anti-dialers che vadano al di là della
fissazione di una soglia di prezzo massimo (ex decreto
ministeriale sui servizi a sovrapprezzo 145/06), quali l'inasprimento
delle sanzioni per numerazioni a valore aggiunto (709, 899), introduzione
della forma scritta per il consenso all'attivazione di servizi
supplementari, disabilitazione gratuita per le numerazioni a pagamento,
attivazione di connessioni e servizi a valore aggiunto solo su espressa
richiesta dell'utente;
- istituzione di un tavolo di lavoro sulla proposta di legge
popolare riguardante il servizio pubblico radiotelevisivo;
- coinvolgimento delle Associazioni dei consumatori per la
verifica della qualità dei servizi, la riscrittura delle Carte
dei servizi e il monitoraggi di call center e centri assistenza clienti;
- rapida messa a regime del sistema Co.Re.Com per l'attività di
conciliazione in ogni regione, a fronte di un preoccupante
fenomeno: all'aumentare dei Co.Re.Com operativi per le conciliazioni (12
su 20, a fronte dei 9 nel biennio 2003/04), diminuiscono le conciliazioni
stragiudiziali con esito positivo per l'utente: dal 64% del 2003/04 al 50%
del biennio 2004/05.
- pari doveri per utenti e aziende di settore rispetto
all'obbligatorietà di esperire il tentativo di conciliazione
presso i Co.Re.Com;
- risparmi reali e non fittizi, promovendo studi di settore per
cogliere reali possibilità di risparmio per diversi profili di
utente in base alla diversificazione delle offerte presenti sul mercato.
- Al legislatore, infine, Cittadinanzattiva ha avanzato, in sede
di modifica alla finanziaria 2007, la richiesta di emendamento
all'art. 98 del Codice delle Comunicazioni prevedendo la non applicabilità
di sconti per le sanzioni comminate dall'AGCOM previsto dall'art. 16 della
legge 689/81, vincolando l'utilizzo delle somme derivanti da dette
sanzioni a favore di iniziative a vantaggio dei consumatori, secondo il
modello previsto per le sanzioni amministrative emanate dall'Antitrust.
24/06/2007 Telecom: reclamo addebito canone alla voce “Servizi telefonici supplementari” (http://www.aduc.it)
Spett.le
Telecom Italia spa
- Fax: 803 308187
c.c.
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Centro Direzionale, Isola B5
80143 - NAPOLI (NA)
Fax 081 7507616 - Tel. 081 7507111
e p.c.
Aduc - Associazione Diritti Utenti e Consumatori
Via Cavour, 68
50129 – FIRENZE (FI)
Oggetto: reclamo addebito canone alla voce “Servizi telefonici
supplementari”
Gentili sig.ri
Con la presente, io sottoscritto sig. xxxxxx, in seguito ai fax
inviati il 04/07/2007, il 31/03/2008 ed il 26/05/2008,
RECLAMO
l’addebito del canone “Servizi Telefonici Supplementari” per i servizi
Chi è, Avviso di chiamata, Conversazione a tre, già conteggiati e
compresi nel canone ISDN che mi addebitate sul conto telefonico.
Questo errore di addebito lo avete causato dopo aver disattivato sotto
mia richiesta il servizio Tutto4Star dalla mia utenza. Di seguito Vi
elenco gli addebiti errati che ho già pagato nei vari conti
telefonici:
- Bimestre 3/07: € 1.37 + Iva
- Bimestre 3/07: € 2.06 + Iva
- Bimestre 4/07: € 2.06 + Iva
- Bimestre 5/07: € 2.06 + Iva
- Bimestre 6/07: € 2.06 + Iva
- Bimestre 1/08: € 2.06 + Iva
- Bimestre 2/08: € 2.06 + Iva
- Bimestre 3/08: € 2.06 + Iva
Totale € 15.79 + Iva.
Inoltre, in seguito ai molteplici reclami che vi ho inviato via fax,
Vi indico di seguito i vari rimborsi che ho accertato in alcuni conti
telefonici:
- Bimestre 5/07: € 2.06 + Iva
- Bimestre 2/08: € 2.06 + Iva
Totale € 4.12 + Iva
Pertanto, sottraendo al totale degli addebiti i vari rimborsi,
CHIEDO
il rimborso di € 11.67 + Iva, e l’immediata cessazione dell’addebito
alla voce “Servizi telefonici supplementari” affinché non venga
conteggiato nelle future fatture.
Infine, esprimo la mia profonda perplessità poiché da 1 anno e mezzo
(da Gennaio 2007 n.d.r.) Vi chiedo telefonicamente al servizio clienti
187 e via fax ai numero 803 308187, la risoluzione di questo problema.
Fra l’altro considero vizioso e irrispettoso il Vostro comportamento,
che dimostra tutta l’arroganza del Vostro Management figlio di un
vecchio monopolio che attualmente Vi permettete di trattare con
sufficienza il nostro rapporto commerciale. Mi avete addebitato ed
estorto soldi dal mio conto telefonico senza averne i titoli, e mi
avete obbligato a pagare gli stessi poiché se non l’avessi fatto
avreste sospeso il servizio e reso insoluta la mia posizione
amministrativa. Tuttavia, dopo 8 bimestri vedo ancora sul mio conto
telefonico - 3/08 - la voce “Servizi telefonici supplementari”: a dir
poco c’è da vergognarsi!
Infine, Vi comunico che la stessa arroganza che Vi attribuisco, sembra
aver contagiato anche i Vostri dipendenti del servizio clienti 187.
Alle volte è necessario convincere qualcuno di loro della gravità
della situazione per avere in cambio l’apertura di un reclamo: cosa
che è difficile ottenere. E’ inconcepibile che un Vostro dipendente
faccia ostruzionismo al telefono in maniera simile quando, il loro
unico compito, è quello di prendere atto delle lamentele del cliente e
non quello di giudicarle, poiché esistono i Vostri uffici
amministrativi per la valutazione della veracità delle lamentele e in
caso contrario i tribunali di giustizia, la stessa che a volte, a
causa del clientelismo figlio dei poteri forti, viene meno.
Pertanto,
SI INTIMA
di provvedere al rimborso della somma in questione entro e non oltre
15 gg, dandone avviso, termine oltre il quale mi riservo di adire le
vie legali.
Per comodità, Vi autorizzo ad accreditare sul prossimo bimestre
l’importo contestato sopra, previo Vostro avviso entro 15 gg, oltre al
quale ci si riserva di adire le vie legali ugualmente.
Cordiali saluti
Daniele, da Giardini Naxos (ME)
Risposta:
La ringraziamo della lettera che ci ha inviato per conoscenza e che
pubblichiamo su Cara Aduc.
ADUC Tlc -
http://www.aduc.it/dyn/tlc
http://www.helpconsumatori.it
http://www.aduc.it
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