Roma - L'ondata di email è iniziata venerdì, quando i primi utenti dei
servizi Intratec/Vira
hanno iniziato a scrivere a Punto Informatico e PI Telefonia
per segnalare come il celebre operatore abbia avvertito del fatto che dal 2
agosto i propri servizi ADSL potrebbero cessare per
decisione di Telecom Italia, concorrente ma anche fornitore, e creditore,
dell'azienda.
"Telecom Italia - sostiene Intratec/Vira nella sua comunicazioni agli utenti
- sta utilizzando diversi strumenti di pressione derivanti dalla sua
posizione dominante, non ultimi quelli delle pressioni finanziarie per
annullare, di fatto, la concorrenza che si è creata in questi anni passando
per l'oramai famosa "tassa" sulle linee solo dati che si prevede debba
essere addebitata in maniera retroattiva sin dal febbraio 2006 sino ad
arrivare ai sistematici guasti e disservizi che fanno disperare i Clienti e
i tecnici della nostra azienda".
E continua poi: "Nonostante i ripetuti sforzi da parte di Intratec S.p.A.
per scongiurare tale malaugurata ipotesi, Telecom Italia ha notificato in
data odierna alla società scrivente l'intenzione di procedere
all'interruzione unilaterale dei servizi Wholesale a far data dal 2 Agosto
2007, con un margine di preavviso pressoché inesistente, creando un danno
irreversibile ad Intratec spa".
Sebbene differente sotto certi aspetti, quanto sta accadendo non può che
ricordare la
vicenda Elitel, una questione finita in tribunale che coinvolge
altre migliaia di utenti e le disconnessioni delle linee, disconnessioni che
Telecom attribuisce alla morosità dell'operatore.
Proprio come Elitel, anche Vira/Intratec non ha intenzione di subire
la vicenda senza combattere. Nella lettera spiega infatti: "La
nostra azienda si opporrà con ogni mezzo a questa palese violazione delle
normative nazionali ed internazionali a tutela in primis della propria
clientela". Subito dopo, con correttezza avverte gli utenti: "Ci corre
l'obbligo di avvisare la stessa del possibile distacco dei servizi di
connettività forniti dalla scrivente Società, onde permettere al Cliente
stesso di trovare, se lo desidera, una soluzione equivalente".
La disconnessione contro la quale Intratec/Vira annuncia battaglia
riguarderà, se verrà messa in atto, esclusivamente i servizi ADSL mentre
le offerte di Vira sul VoIP rimarranno attive per coloro
che migreranno ad un altro operatore, in quanto sono indipendenti dal
gestore ADSL.
"Per me la Tv era morta, e ne ero felice - scrive Emanuele D.B. alla
redazione di PI - Anche la tv era solamente diventata spazzatura
oramai, e poi quotidiani come punto-informatico.it non si trovano in tv. Già
sto pensando di installare a mie spese la wireless a qualche mio vicino per
poi dividere con lui la banda e il (dis)servizio! Mi serve anche per lavoro,
e fra poco mi ritroverò a piedi".
Sul suo blog, Mario invece
si duole non solo del rischio concreto di rimanere senza ADSL nel giro
di pochi giorni, ma anche di dover spiegare la situazione "ai clienti e
amici a cui ho venduto (o consigliato) una linea, solo dati, Adsl di cui,
fra una settimana, probabilmente resteranno senza". "La cosa buffa - scrive
- è che io circa 1 mese fa avevo anche provato a mettere una linea Telecom,
in aggiunta alla mia linea dati Intratec (Vira), ma dopo più di 30 giorni,
ancora la stessa Telecom non è riuscita ad attivarmela perché, in fase di
richiesta, una bravissima operatrice del call center ha sbagliato a scrivere
l'indirizzo della mia abitazione". Toni ancora più netti vengono usati da
altri blogger che in queste ore stanno pubblicando la lettera di
Intratec/Vira.
Al centro di queste vicende, dunque, ancora una volta sono i debiti
maturati dagli operatori concorrenti, aziende che operano in un
mercato broad band che è saldamente in mano al proprio fornitore. Una
questione delicatissima, legata anche alla
possibile riscossione del canone sulle linee solo dati, le ADSL
naked.
In attesa di poter approfondire anche con Telecom Italia i termini della
vertenza con Vira/Intratec, non ci si può non chiedere come possa accadere
che in un mercato così decisivo per lo sviluppo del paese,
quello della banda larga, nel giro di poche settimane molte migliaia di
utenti di ben due diversi operatori, privati e aziendali, si trovino
improvvisamente, praticamente da un giorno all'altro, dinanzi alla
disconnessione da un servizio che il ministro delle TLC Paolo Gentiloni solo
pochi mesi fa
ha
insistito a descrivere come servizio universale, ossia
come diritto di ogni cittadino.
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