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30/07/2007 ADSL, in arrivo migliaia di disconnessioni? (http://punto-informatico.it)

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Roma - L'ondata di email è iniziata venerdì, quando i primi utenti dei servizi Intratec/Vira hanno iniziato a scrivere a Punto Informatico e PI Telefonia per segnalare come il celebre operatore abbia avvertito del fatto che dal 2 agosto i propri servizi ADSL potrebbero cessare per decisione di Telecom Italia, concorrente ma anche fornitore, e creditore, dell'azienda.

"Telecom Italia - sostiene Intratec/Vira nella sua comunicazioni agli utenti - sta utilizzando diversi strumenti di pressione derivanti dalla sua posizione dominante, non ultimi quelli delle pressioni finanziarie per annullare, di fatto, la concorrenza che si è creata in questi anni passando per l'oramai famosa "tassa" sulle linee solo dati che si prevede debba essere addebitata in maniera retroattiva sin dal febbraio 2006 sino ad arrivare ai sistematici guasti e disservizi che fanno disperare i Clienti e i tecnici della nostra azienda".

E continua poi: "Nonostante i ripetuti sforzi da parte di Intratec S.p.A. per scongiurare tale malaugurata ipotesi, Telecom Italia ha notificato in data odierna alla società scrivente l'intenzione di procedere all'interruzione unilaterale dei servizi Wholesale a far data dal 2 Agosto 2007, con un margine di preavviso pressoché inesistente, creando un danno irreversibile ad Intratec spa".

Sebbene differente sotto certi aspetti, quanto sta accadendo non può che ricordare la vicenda Elitel, una questione finita in tribunale che coinvolge altre migliaia di utenti e le disconnessioni delle linee, disconnessioni che Telecom attribuisce alla morosità dell'operatore.

Proprio come Elitel, anche Vira/Intratec non ha intenzione di subire la vicenda senza combattere. Nella lettera spiega infatti: "La nostra azienda si opporrà con ogni mezzo a questa palese violazione delle normative nazionali ed internazionali a tutela in primis della propria clientela". Subito dopo, con correttezza avverte gli utenti: "Ci corre l'obbligo di avvisare la stessa del possibile distacco dei servizi di connettività forniti dalla scrivente Società, onde permettere al Cliente stesso di trovare, se lo desidera, una soluzione equivalente".

La disconnessione contro la quale Intratec/Vira annuncia battaglia riguarderà, se verrà messa in atto, esclusivamente i servizi ADSL mentre le offerte di Vira sul VoIP rimarranno attive per coloro che migreranno ad un altro operatore, in quanto sono indipendenti dal gestore ADSL.

"Per me la Tv era morta, e ne ero felice - scrive Emanuele D.B. alla redazione di PI - Anche la tv era solamente diventata spazzatura oramai, e poi quotidiani come punto-informatico.it non si trovano in tv. Già sto pensando di installare a mie spese la wireless a qualche mio vicino per poi dividere con lui la banda e il (dis)servizio! Mi serve anche per lavoro, e fra poco mi ritroverò a piedi".

Sul suo blog, Mario invece si duole non solo del rischio concreto di rimanere senza ADSL nel giro di pochi giorni, ma anche di dover spiegare la situazione "ai clienti e amici a cui ho venduto (o consigliato) una linea, solo dati, Adsl di cui, fra una settimana, probabilmente resteranno senza". "La cosa buffa - scrive - è che io circa 1 mese fa avevo anche provato a mettere una linea Telecom, in aggiunta alla mia linea dati Intratec (Vira), ma dopo più di 30 giorni, ancora la stessa Telecom non è riuscita ad attivarmela perché, in fase di richiesta, una bravissima operatrice del call center ha sbagliato a scrivere l'indirizzo della mia abitazione". Toni ancora più netti vengono usati da altri blogger che in queste ore stanno pubblicando la lettera di Intratec/Vira.

Al centro di queste vicende, dunque, ancora una volta sono i debiti maturati dagli operatori concorrenti, aziende che operano in un mercato broad band che è saldamente in mano al proprio fornitore. Una questione delicatissima, legata anche alla possibile riscossione del canone sulle linee solo dati, le ADSL naked.

In attesa di poter approfondire anche con Telecom Italia i termini della vertenza con Vira/Intratec, non ci si può non chiedere come possa accadere che in un mercato così decisivo per lo sviluppo del paese, quello della banda larga, nel giro di poche settimane molte migliaia di utenti di ben due diversi operatori, privati e aziendali, si trovino improvvisamente, praticamente da un giorno all'altro, dinanzi alla disconnessione da un servizio che il ministro delle TLC Paolo Gentiloni solo pochi mesi fa ha insistito a descrivere come servizio universale, ossia come diritto di ogni cittadino.

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