Si avvicina l'approvazione al servizio integrato
fisso-mobile. L'istruttoria, che dal 23 luglio giace sul tavolo
dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sarà conclusa
probabilmente già il 2 agosto prossimo. Si preannuncia il via libera, pur se
accompagnato da alcune condizioni. I pareri forniti da Antitrust e
Commisione Ue appaiono infatti tali da consentire al Garante delle Tlc di
accogliere le due offerte "Unico" di Telecom Italia, e "Vodafone Casa Numero
Fisso". Grazie al nuovo servizio gli utenti potranno usano un solo
telefono che, anche nelle tariffe, in casa funziona come un
apparecchio di rete fissa ed all'esterno come un cellulare. L'Antitrust si
riserva la facoltà di monitorare il mercato, ma per il momento ha accolto
favorevolmente il servizio integrato per l'opportunità offerta ai
consumatori dai nuovi piani tariffari. Qualche problema potrebbe invece
derivare dall'Ue. "I servizi della Commissione Ue - si legge nella lettera
arrivata da Bruxelles - ricordano che ogni rimedio previsto per Vodafone e
Telecom Italia deve essere imposto sugli operatori solo se è riscontrata una
posizione dominante sul mercato".
A proposito dell'offerta Unico di Telecom, l'Antitrust
condivide l'esigenza di prevedere "condizioni eque, ragionevoli e non
discriminatorie finalizzate a permettere ad un operatore alternativo di
offrire ai propri clienti un analogo servizio integrato attraverso al rete
mobile e la rete fissa a banda larga. A tal fine Telecom dovrà concludere le
negoziazioni con operatori di rete mobile o fissa entro 60 giorni dalla
richiesta". Per ciò che riguarda "Vodafone Casa Numero Fisso", l'Autorità
Garante per la Concorrenza ed il Mercato ritiene che l' offerta "rappresenti
una strategia di ingresso nel settore della telefonia fissa da cui si
attendono benefici sia di carattere pratico (un solo apparecchio, migliore
reperibilità) che economico (tariffe più convenienti risparmio del canone di
telefonia fissa". Unico neo rilevato "l'assenza in capo a Vodafone di
obblighi a concludere le negoziazioni a vantaggio di operatori che volessero
replicare l'offerta potrebbe rappresentare un ostacolo all'ingresso di nuovi
operatori intenzionati a offrire un servizio avente le medesime
caratteristiche".
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