I gestori ADSL non possono bloccare
sistematicamente P2P, Skype o altri programmi, è illegale. Lo
afferma in un comunicato l'Associazione per i Diritti degli Utenti e
Consumatori (Aduc) aggiungendo che, ultimamente, ha raccolto sempre più
segnalazioni su come alcuni gestori telefonici stiano bloccando l'accesso ad
alcuni protocolli internet, come ad esempio il Peer-to-Peer (P2P).
"Se porre limiti alla banda - spiega l'Aduc - è legittimo
per gestire problemi di traffico della rete (sempre che non si violi il
minimo garantito dal contratto), bloccare specificamente un particolare
software/sito è illegale. Il gestore ha il diritto ed anche il dovere di
gestire il traffico, ma lo deve fare secondo criteri di obiettività,
trasparenza, non discriminazione e proporzionalità. Altrimenti, si è di
fronte ad una triplice violazione: violazione del Codice delle comunicazioni
elettroniche, violazione contrattuale e violazione della concorrenza."
Un esempio pratico? L'Aduc spiega che guardare un
programma RaiTv in streaming può richiede molta più banda di quella
necessaria a diverse modalità d'uso di P2P. "Se lo scopo è davvero quello di
limitare la banda per tutti affinchè sempre tutti ne possano usufruire -
conclude l'Associazione - perchè non limitare anche l'accesso al sito
Internet della Rai o a qualsiasi altro sito/programma pesante?"
Cosa fare in caso di blocco? L'Aduc consiglia di
intimare al gestore l'eliminazione dei filtri e fare richiesta di
risarcimento del danno tramite
raccomandata a/r di messa in mora e di fare anche una
segnalazione alle autorità garanti della
Concorrenza e del Mercato e delle
Comunicazioni.
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