L’annuncio è degno di una vera rivoluzione nel settore della telefonia
mobile: è partito ufficialmente Bip Mobile, il primo operatore italiano di
telefonia mobile low-cost. Tante le promesse: una tariffa unica (così non
bisogna cervellarsi con mille calcoli) e competitiva. Non una tariffa bando
(come qualcuno si aspettava) ma un 3×3: 3 centesimi al minuto verso tutti (e
non solo in Italia) con scatto alla risposta di 16 cent, senza opzioni né
canoni. Si tratta della tariffa più bassa sul mercato: il 75% in meno dei 12
cent che applicano attualmente gli altri operatori. E poi c’è un regalo per
i primi clienti: 3 centesimi in omaggio (di ricarica) per ogni SMS ricevuto.
I 3 centesimi di bonus si possono accumulare solo fino al 30
giugno 2013. L’SMS costa 12 cent e l’MMS un euro. La tariffazione è
a 30 secondi e la tariffa non è soltanto nazionale, ma si può
chiamare anche in Marocco, Albania, Romania, Cina e India. senza attivare
opzioni, ma chiamando automaticamente il numero all’estero. Il prefisso è
373, ma chi vuole mantenere il proprio numero, ovviamente, può farlo. Bip
Mobile si appoggerà alla rete Tre Italia, grazie ad un canone di
“noleggio”, e l’investimento di partenza è di 100 milioni di euro.
Tutto questo è stato presentato oggi nella conferenza stampa di
lancio dall’amministratore delegato dell’azienda Fabrizio Bona. La
vendita parte oggi alle 14. “Noi vogliamo essere diversi dagli altri”
ha precisato più volte Bona. E la differenza la si vede già dalla scelta
dello sponsor: non la modella del momento o l’attore di grido, ma il
cartone animato Willy il Coyote. “Gli italiani sono stanchi di
pagare tanto e noi vogliamo offrire qualcosa di completamente nuovo affinché
tutto quello che c’è ora sul mercato sembrerà già vecchio – ha detto Barra –
Bip vuole essere la prima novità rilevante sul mercato, dopo che per anni
non ce ne sono state (l’ultima è stata H3G)”.
Ci sono tre parole che sintetizzano la mission di Bip Mobile: be smart,
fast e simple.Tre parole che riassumono un mondo nuovo: quello di
un’azienda che utilizza la logica cloud ed ha una struttura di costi
completamente innovativa. Be smart, per dire al cliente che può fare una
scelta intelligente, spendendo di meno e ottenendo un servizio di
qualità. Be fast, perché l’azienda sarà veloce e reattiva alle esigenze del
mercato, capace di cambiare gli elementi competitivi in pochi giorni. Be
simple, perché i clienti e anche i rivenditori devono capire
nell’immediato quello che si offre.
“Il low cost non può essere liquidato soltanto in una tariffa
bassa – ha detto Bona - ma deve essere anche semplice, veloce e comparabile.
Deve esserci poi un’organizzazione aziendale che regga la competizione sul
costo. Spesso le aziende devono marginare tanto perché hanno una
macchina costosa. Noi abbiamo un’organizzazione capace di competere in
maniera forte sui costi. Una logica aziendale fortemente innovativa con un
fortissimo controllo dei costi evitando gli spreco. Attiviamo una
sim in un punto vendita in 2 minuti e mezzo. Ci poniamo obiettivi
ambiziosi: un milione di clienti entro l’estate e 5 milioni entro i prossimi
4 anni“. Si punta ad una clientela trasversale, con target
medio-alto, ma non business.
Bona ha avuto parole lodevoli per
l’Antitrust che, qualche giorno fa, ha avviato un’istruttoria nei confronti
di Telecom Italia, Vodafone e Wind per verificare che i tre
colossi non abbiamo messo in atto una sorta di cartello per ostacolare
l’ingresso sul mercato del nuovo operatore. “Ringrazio l’Autorità che ha
dato un segnale che in Italia si può anche investire”.
La settimana prossima partirà una campagna pubblicitaria televisiva (solo
sulle reti Mediaset per il momento).
http://www.helpconsumatori.it
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