La pubblicità in tv supera costantemente i tetti orari previsti dalla
legge Gasparri. E' quanto denuncia Altroconsumo, che ha misurato
l'affollamento pubblicitario televisivo italiano. Il termometro degli spot
televisivi segna febbre alta per le tre reti Mediaset; delle reti Rai,
solo Raiuno infrange la legge. Promosse a pieni voti Raidue, Raitre e La7.
La pubblicità in tv supera costantemente i tetti
orari previsti dalla legge Gasparri. Gli introiti potenziali
relativi agli sforamenti di un anno ammontano a 50 milioni di euro. Tutto
ciò avviene sotto gli occhi poco vigili dell'Autorità di garanzia per le
comunicazioni. E' quanto denuncia Altroconsumo, associazione indipendente di
consumatori, che ha misurato l'affollamento pubblicitario televisivo
italiano un giorno-campione al mese, da settembre 2005 a febbraio 2006,
sulle sette maggiori reti nazionali. L'indagine è stata condotta in
collaborazione con l'Osservatorio di Pavia. In ogni giornata di
monitoraggio - rileva l'associazione - è stato calcolato il
rispetto dei tetti orari pubblicitari, considerando solo gli spot,
escludendo dunque telepromozioni, televendite, trailer, messaggi di utilità
sociale, e concedendo il 2% di tolleranza previsto dalla legge Gasparri.
Il termometro degli spot televisivi segna febbre alta per le tre reti
Mediaset. Tra queste Retequattro riceve la maglia nera, con 28 ore di
violazione sulle 96 monitorate; seguono Italia1 (21 violazioni di legge) e
Canale5 (19 violazioni).
Delle reti Rai, solo Raiuno infrange la legge, con
un'ora di violazione. Promosse a pieni voti Raidue, Raitre e La7, per le
quali non è stata registrata alcuna infrazione. Violare la legge, in questo
caso, si traduce in moneta sonante. Lo sforamento dei tetti calcolato da
Altroconsumo rappresenta il 2% della totalità degli spot; proiettando tali
violazioni nell'arco di un anno, l'associazione ha stimato un potenziale
maggiore introito per le tv fino a 50 milioni di euro.
Altri dati emersi dall'inchiesta: sulle reti Mediaset il 24%
della totalità delle ore di programmazione è occupato dalla
pubblicità nelle sue varie forme. In media, per ogni ora di visione dei
programmi, un quarto d'ora se ne va in pubblicità. Segue La7, con il 20% del
tempo dedicato agli spot. In coda le reti pubbliche: Raiuno il 10%, Raidue
l'8%, Raitre il 5%.
Nel periodo di Natale ampio spazio dedicato ad alcolici e superalcolici. Un
esempio di picco: il 7 dicembre 2005 sono stati registrati 90 spot riferiti
a tali drink.
Cinque messaggi pubblicitari riferiti ad alcolici sono
stati trasmessi in fascia protetta, dalle ore 16 alle 19, violando le
raccomandazioni del Codice di autoregolamentazione tv e minori. Su Italia 1
lo scorso 8 febbraio è stata trasmessa lo spot di un superalcolico 11 minuti
prima del cartone "Lupin", violando le disposizioni della legge 125/2001 che
vieta tali pubblicità all'interno dei programmi per i più piccoli, e nei 15
minuti immediatamente prima e dopo il programma.
Altroconsumo chiede che siano adottati in modo più puntuale e
più efficace gli strumenti sanzionatori attualmente previsti dalla legge in
caso di sforamento dei tetti. L'associazione indipendente di consumatori si
rivolge anche all'Autorità di garanzia per le comunicazioni chiedendo di
rendere pubblici settimanalmente gli sforamenti, in modo da richiamare
pubblicamente e con maggiore tempestività al rispetto della legge le
emittenti nazionali.
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