“Il nostro metodo è individuare scelte solo in base a valutazioni professionali”
va letto:
“mi piace prendervi per il c..o”
Alla domanda: “Il Tg1 tornerà filo-governativo?”
risponde:
“E’ il più importante notiziario del servizio pubblico. A prescindere da chi lo
dirige, il Tg1 ha una sua ‘ufficiosità’ che, come i massimi quotidiani
nazionali, non può ignorare l’orientamento del governo”
che va letto:
“Il Tg1 è governativo!”
“In Italia occorrerebbe una riflessione generale sul futuro della Rai”
che va letto:
“Il futuro della Rai non è un mio compito, ma della riflessione
generale”
“Io sono stato designato dal ministero dell’Economia, votato da due terzi della
Vigilanza e all’unanimità dal Cda Rai. La garanzia non è nella collocazione
politica, ma nel concorso di tre diversi soggetti e nell’ampiezza del consenso
parlamentare. Non lo dico per difendere me stesso ma per esprimere un auspicio:
se dovessero arrivare nuove regole per la nomina del presidente, bisognerebbe
mantenere il voto a maggioranza qualificata per sottrarre la nomina al volere
della maggioranza di turno”
che va letto:
“Io di qua non me ne vado”
“Il mio rapporto con Prodi non è né freddo né caldo: Io non lo chiamo mai così
come non chiamo i ministri. Ho troppo rispetto per il loro impegno. Prodi mi
chiama, così come fanno altri membri del governo, quando ritiene di avere
qualcosa da dirmi”
che va letto:
“Sono sempre a disposizione”
Prodi, fai un’ultima telefonata, quella di licenziamento. Ogni
tanto una piccola soddisfazione...
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