Il sindaco On. Ciro Borriello ha incontrato gli organi di stampa sia per fare
chiarezza sulle tante voci allarmistiche e sulle fantasiose informazioni circa
la costruzione di un impianto per il trattamento dell’indifferenziato secco
nell’area ex cava Villa Inglese, sia per tranquillizzare sui tanti timori che
pervadono la popolazione di Leopardi, timori in questo caso dei tutto
infondati o diffusi ad arte.
Il Sindaco ha puntualizzato che l’idea – progetto di un impianto per il
trattamento dell’indifferenziata secca risale a circa tre anni fa e al momento
non c’è nessun progetto esecutivo da parte degli organi sopracomunali, Regione
e Provincia, né tantomeno è stato scelto il luogo dell’ubicazione. C’è
soltanto una “manifestazione d’interesse” da parte d’imprese che operano in
Villa Inglese, che già smaltiscono carta, vetro, legno, prodotti da potatura,
elettrodomestici e ingombranti in genere.
Il Sindaco ha affermato che dagli studi di questa idea-progetto si ricava
l’assoluta affidabilità dell’impianto, poiché non emanerà odori, né polveri,
né ci sarà combustione. La frazione secca sarà trattata meccanicamente e sarà
ulteriormente differenziata da come già avviene tuttora, fino a ridurre il
residuo ad una piccola percentuale, che si verserà presso discariche o
impianti autorizzati della Campania. L’idea - progetto, nata per portare a
soluzione l’emergenza rifiuti nei paesi vesuviani in accordo con tre o quattro
comuni confinanti nel trattare ognuno differenti tipologie di rifiuti, trova
riscontro anche nella vicina Ercolano, che si é candidata ad ospitare un
impianto di compostaggio della frazione umida. Proprio la settimana scorsa il
comune di Ercolano ha, infatti, avviato una procedura per raccogliere le
manifestazioni d’interesse da parte di soggetti privati intenzionati a
realizzare su propri terreni gli impianti per questo genere di trattamento.
Con i vari Comitati di Quartiere che, nei prossimi giorni si accingono a
manifestare per le vie cittadine contro la costruzione di un impianto al
momento assolutamente ipotetico, il primo Cittadino auspica un confronto, se
invitato, volto a chiarire ogni dubbio, come pure a raccogliere idee e
proposte alternative, anche in previsione della prossima saturazione della
discarica di cava Sari, dove tuttora i comuni Vesuviani, Torre del Greco
compresa, versano l’indifferenziato.
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