Almeno un italiano su tre è stato vittima di un raggiro: a pagarne le
spese principalmente gli anziani. Venturi (Confesercenti): "Necessario un
impegno forte delle istituzioni". LINK:
Confesercenti.it
Un'Italia truffaldina. E' questo il
ritratto del Paese che emerge dallo studio sul tema "Il Bel Paese delle
truffe. Costi e vittime di un reato antico e moderno" realizzato dal Centro
Studi Temi della Confesercenti, che evidenzia, attraverso dati e notizie, il
fenomeno delle truffe relativo agli anni 2001-2006. "I numeri e i
denari movimentati - dichiara il presidente della Confesercenti, Marco
Venturi - dimostrano che le truffe non sono più un reato 'folkloristico'
marginale, bensì una grave minaccia per le persone e per l'economia.
Pensiamo alle truffe ai danni della Comunità europea, gestite, molte volte,
da esponenti della criminalità organizzata".
A cadere nel mirino dei truffatori sono soprattutto anziani, commercianti e
piccole imprese. Mediamente un italiano su tre è vittima delle truffe, con
circa 15 milioni complessivi di cittadini colpiti per un giro di affari pari
a 18 miliardi.
Una torta gigantesca, le cui sostanziose fette finiscono nelle
tasche di maghi e occultisti per circa 5 miliardi di euro, in
quelle di criminali che praticano frodi telematiche per altri 5 miliardi di
euro, nelle mani di truffatori ai danni dell'Ue, dello Stato e delle
Regioni, per circa 3,5 miliardi di euro. A questi si aggiungono i 4,6
miliardi di euro di truffe subite dai commercianti.
Un settore in piena salute quello delle truffe, caratterizzato da una
costante e inarrestabile crescita. Nel periodo 2001-2004 sono stati
registrati 300.363 casi a fronte dei 145.212 del triennio precedente.
L'incidenza percentuale di questo reato, sul totale generale dei delitti è
più che raddoppiata, passando dal 2,1% del triennio 1998-2001 al 4,3% del
periodo successivo.
Il trend negativo, inoltre, sembra essere confermato dalle stime
concernenti il primo semestre 2006, che segna un aumento in linea
con quello conosciuto nei primi sei mesi del 2005.
Si tratta di un fenomeno criminale che coinvolge l'Italia dal Nord al Sud.
In quest'ultima parte del territorio si concentra il 70% delle truffe ai
danni della Commissione europea.
Nel 2005 la Commissione ha eseguito un controllo a tappeto sui fondi
strutturali comunitari, rilevando su tutti i progetti campionati
irregolarità diffuse. Di queste, circa il 68% presenta irregolarità di tipo
sanabile e il restante 32% irregolarità insanabili, in quanto violano i
regolamenti comunitari.
Una delle ultime frontiere delle frodi è quella del web:
si chiamano phishing, boxing, skinning, trashing, termini inglesi a cui
dovremo fare abitudine, che raccontano le azioni truffaldine che corrono
sulla rete. Le truffe via internet sono in costante crescita: si calcola che
dal 2005, ogni giorno, sono circa 8 milioni i tentativi di carpire dati e
informazioni personali, attraverso una semplice mail, per accedere ai conti
bancari di vittime ignare.
Per il 2006 la CRIF, la società che gestisce il principale
sistema di informazioni creditizie, stima in oltre 23 mila i
tentativi di frode creditizia, con un aumento del 120% rispetto al 2005,
(con un'incidenza di in oltre 102 milioni di euro). Il 2007 non si annuncia
certo migliore.
Tra gli altri reati che procurano maggiore allarme e irritazione sociale, lo
studio ha focalizzato l'attenzione sulle truffe alimentari e sull'affare
magia.
Secondo il rapporto RASF (Rapid Alert System for Food
and Feed) della Commissione europea, i casi di rischio nel settore
alimentare sono aumentati del 22%, per un totale di 3158 notificazioni
segnalate nel 2005. I casi riguardano la presenza di microtossine,
microrganismi nocivi (salmonella, ecc.), sostanze illegali (colorante Sudan,
ecc.), e persino il colorante ITX, sostanza chimica contenuta nelle
confezioni di latte destinato ai neonati.
Quasi la metà (46%) delle notifiche di rischio per la sicurezza alimentare
riguarda prodotti importati da Paesi extracomunitari come la Cina, respinti
alle frontiere dell'Unione perché ritenuti dannosi per la salute.
Nel 2005 solo da questo paese sono arrivati in Italia cento
milioni di chili di concentrato, destinato a essere confuso con
quello italiano, così come sono cresciuti del 20% gli arrivi dalla Spagna,
che hanno invaso il nostro Paese con 13,6 milioni di chili di derivati di
pomodoro. Il bilancio delle truffe non migliora con l'occultismo che, con un
volume d'affari di 5 miliardi di euro l'anno, un'evasione che sfiora il
100%, con la presenza e l'operatività di 22.000 maghi e astrologi ed il
coinvolgimento di 10 milioni di cittadini, si conferma una realtà di vaste e
inquietanti dimensioni. La crescita di questo mercato è stata negli ultimi
anni di circa il 30%. Il settore naviga a gonfie vele con palle di vetro,
tarocchi, pratiche esoteriche e astri, che coinvolgono ogni anno il 17%
della popolazione.
"E' necessario - afferma il presidente Confesercenti- un impegno
ancora più forte da parte delle istituzioni ed un'azione più
incisiva da parte delle forze dell'ordine, per contrastare un fenomeno in
costante e allarmante crescita".
"Il governo - conclude Venturi - deve porre al centro
dell'attenzione politica i gravi danni che le truffe comportano per
i cittadini, per le imprese e per lo Stato e organizzare un'adeguata
risposta per favorire la prevenzione e che consenta ai cittadini e alle
imprese di non subire danni economici e gravi conseguenze psicologiche.
Servono, in particolare, numeri di telefono dedicati alla denuncia delle
truffe, sostegni di psicologi ed esperti, di aiuti economici vincolati alle
denunce e finalizzati a debellare i truffatori ed a recuperare l'attività
delle imprese".
Archivio Truffe Raggiri
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