L'operazione "Setaccio" dei Nas e il sequestro di mille tonnellate di cibi
avariati o scaduti si impongono all'attenzione del dibattito.
La Coldiretti sottolinea come 9 italiani su 10 non controllino la scadenza
degli alimenti, mentre la Cia-Confederazione italiana agricoltori chiede
"tolleranza zero" contro chi attenta alla salute dei cittadini.
"Il fatto che nove italiani su dieci non guardino la data di scadenza
dei prodotti alimentari in vendita conferma l'importanza dell'operazione
realizzata dai Nas a tutela della salute pubblica": è quanto afferma la
Coldiretti nel commentare positivamente l'azione dei carabinieri dei Nuclei
Antisofisticazione che ha portato al sequestro di mille tonnellate di cibi
avariati per un valore di 8 milioni di euro. Sulla base dei dati Doxa solo
il 13% degli italiani - sottolinea la Coldiretti - presta attenzione alla
data di scadenza con il rischio concreto che i prodotti sequestrati possano
finire sulle tavole dei cittadini.
Continuare e rafforzare i controlli, indicazione d'origine in
etichetta, dura lotta alle falsificazioni, "tolleranza zero" per
chi sofistica ed inquina gli alimenti: questa la ricetta che la
Cia-Confederazione italiana agricoltori ha rilanciato nel commentare
positivamente i sequestri operati dai Nas. Per la Cia servono misure
drastiche per contrastare sia le importazioni di alimenti "pericolosi" che
per debellare l'adulterazione e la truffa nell'alimentazione. "E' necessaria
la massima fermezza contro chi, attraverso azioni fraudolenti e illegali,
mette a repentaglio la salute dei cittadini e mette a rischio la stessa
credibilità del settore agroalimentare italiano". Ed è indispensabile
un'etichetta trasparente per garantire consumatori e produttori.
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