Il periodo dei saldi di stagione resta quello
in cui prestare maggiore attenzione perché di negozianti
"furbi" ce ne sono molti. Lo ha dimostrato anche l'Unione Nazionale
Consumatori che ha condotto una video-inchiesta nelle strade di Roma
(sul sito www.consumatori.it il
video) documentando come in molti casi il prezzo del prodotto rimane
invariato rispetto a prima dei saldi, nonostante il cartellino riporti
la percentuale di sconto. "C'è poi chi non indica alcun prezzo sul
cartellino costringendo il consumatore a chiederlo al negoziante, che in
pratica potrà fare a sua discrezione. Infine, c'è chi espone solamente
il prezzo in saldo ma non quello originario o viceversa" si legge nella
nota dell'Associazione che ricorda che ogni negoziante è libero di fare
o non fare i saldi, ma, se li fa e mette il relativo cartello, deve
rispettare le regole.
Se l'UNC punta il dito contro i comportamenti commerciali
scorretti dei negozianti, Legambiente Emilia Romagna sostiene
che da parte degli stessi c'è anche poca attenzione al risparmio
energetico. Secondo l'Associazione ambientalista, infatti, nel periodo
dei saldi, al fine di invogliare i consumatori ad entrare nei negozi, si
lasciano le porte di ingresso spalancate in barba alle più elementari
regole di risparmio energetico che vorrebbero le porte chiuse per non
disperdere il calore prodotto dai riscaldamenti.
Convinti che possa essere una reale occasione per il
portafoglio acquistare merce in saldo, Legambiente chiede che i
negozianti diano il buon esempio anche in materia di risparmio
energetico: il negozio infatti non è soltanto un luogo dove trovare beni
materiali, ma anche una vetrina che sta sotto gli occhi di tutti, perciò
anche un modello; si spera di virtuosità e non di sprechi.
Per questo, Legambiente Emilia Romagna si rivolge ai sindaci
della propria regione affinchè si attivino con ordinanze e stilino dei
regolamenti che impongano a tutti gli esercizi commerciali la chiusura
delle porte.
http://www.helpconsumatori.it
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