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25/09/2006 Lo Scisma di Milingo. Ordinati quattro Vescovi (Mattia Bianchi, http://www.korazym.org)

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Nuovo colpo di scena nella vicenda di mons. Emmanuel Milingo. Dopo la fuga in America e l’avventura del movimento “Married Priests Now” in difesa dei sacerdoti sposati, l’ex arcivescovo di Lusaka è arrivato alla rottura definitiva con la Chiesa cattolica, ordinando vescovi, ieri, a New York, quattro sacerdoti. Si tratta di George Augustus Stallings jr. (sedicente capo della congregazione cattolica afro americana di Washington), Peter Paul Brennan, di New York, Patrick Trujillo, di Newark, N.J., e Joseph Gouthro, di Las Vegas. Sono tutti membri del movimento “Married Priest Now” e la loro ordinazione costituisce un vero e proprio scisma, perché pur non essendo riconosciuta dalla Chiesa, è comunque legittima. Le stesse dinamiche di quanto avvenne nel 1988 con le ordinazioni di mons. Marcel Lefebvre.  Per il momento, la Santa Sede va avanti con cautela. "Non sono ancora arrivate informazioni precise su quanto è avvenuto", ha spiegato all'agenzia Agi il direttore della Sala Stampa, padre Federico Lombardi. "Al momento - ha detto - non ci sono ancora elementi
per una presa di posizione".

La notizia delle ordinazioni è stata data da Giuseppe Serrone, responsabile dell’associazione dei sacerdoti lavoratori sposati, che nel suo sito internet parla di “svolta nel cammino per il riconoscimento dei diritti civili ed ecclesiali delle famiglie dei sacerdoti sposati sparsi nel mondo” e di “gesto coraggioso che getta le basi per un tentativo di rinnovamento all'interno della Chiesa Cattolica”. Lo stesso Serrone nella recente convention del movimento “Married Priests Now”, tenutasi in New Jersey dal 17 al 19 settembre, si era detto convinto che fosse necessario dire "basta con le chiese e le loro strutture” perchè “la famiglia domestica è la comunità fondamentale per annunciare e vivere la pace”.

In realtà, come Korazym.org ha spiegato in più occasioni, il disegno di Milingo non c’entra nulla con la causa dei sacerdoti sposati. Come avvenuto nel 2001 con la setta di Moon, anche questa volta l’arcivescovo (che non è drogato né plagiato) ha in mente un progetto di destabilizzazione della Chiesa, soprattutto in Africa. Lo stesso piano contenuto in due quadernetti verdi che cinque anni fa la Santa Sede riuscì a recuperare al termine della complessa trattativa che riportò Milingo a Roma. Nella nuova avventura, tuttavia, la setta di Moon non svolge alcun ruolo. La mente è piuttosto quella di George Stallings jr., la guida della congregazione afro americana di Washington che, guarda caso, figura tra i nomi dei primi vescovi ordinati da Milingo.

Tutti i retroscena sul caso Milingo sono contenuti in un articolo di Korazym.org del 20 settembre, che raccoglie le dichiarazioni di Franco Bucarelli, il giornalista che nel 2001 svolse il ruolo di mediatore per la Santa Sede con la setta del reverendo Moon. Clicca qui per saperne di più…

  • 17/09/2006 Archivio Notizie Papa ed Islam
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