Happy Holidays - sostituendo
Merry Christmas - è entrato sempre più in voga negli USA: il suo tono
neutro che non fa riferimento a nessuna confessione religiosa specifica
vorrebbe cercare di non irritare la sensibilità degli americani
non-cristiani.
Merry Christmas e Happy Holidays
Albero di Natale e Menorah:
il politically correct delle feste americane
Post del 12 dicembre 2006
su
Rethinkamerica.blogosfere.it
Uno dei primi aspetti del "politicamente corretto" che ho imparato
qui negli USA, è la frase d'augurio da pronunciare nel mese di dicembre.
Da diversi anni ormai la frase Merry Christmas (Buon Natale) è scomparsa
dagli uffici pubblici, così come dalla maggioranza delle aziende private
ed esercizi commerciali e sostituita da un più generico Happy Holidays.
Ma questo "Buone Feste" ha in realtà niente a che vedere con il nostro
riferimento alle feste cristiane di dicembre e gennaio (dal Natale
all'Epifania).
L'augurio si riferisce alle tre festività religiose che si celebrano in
questo periodo: oltre al Natale, la festività ebraica di Hanukkah e
quella afro-americana di Kwanzaa.
Happy Holidays è entrato sempre più in voga nel corso dell'ultimo
decennio: il suo tono neutro che non fa riferimento a nessuna
confessione religiosa specifica vorrebbe cercare di non irritare la
sensibilità degli americani non-cristiani.
In realtà, in un Paese in cui, in base ai dati 2001 del Census, i
cristiani restano il 76,7 % della popolazione, gli ebrei lo 1,7 %, i
musulmani lo 0,6 % mentre il 14,2 % si dichiara di nessuno credo
religioso, le polemiche sono tutt'altro che finite.
I cristiani criticano il progressivo svilimento dei valori su cui
l'America è fondata, gli ebrei esigono che qualora vi sia un qualsiasi
riferimento al Natale nei luoghi pubblici (ma anche in moltissimi luoghi
privati) ve ne siano legati anche alla fede ebraica, mentre gli
appartenenti alle altre religioni ritengono ammissibile che si sia
ufficializzata solo una festività non cristiana come quella di Hanukkah
ed una inventata addirittura nel 1966 come Kwanzaa e non si dia spazio
anche a quelle dell'islam, del buddismo e dell'induismo.
Nella foto dell’Associated Press in alto: un albero di Natale affiancato
dalla menorah ebraica a Washington. Nella foto della TV in basso: un
impiegato dell'aeroporto di Seattle rimuove gli alberi di Natale dopo le
proteste da parte della comunità ebraica per l'assenza di simboli
ebraici all'interno dell'aerostazione.
Insieme alle frasi d'augurio sono i simboli religiosi ad essere
continuamente posti sotto esame: nella giornata di ieri 15 alberi di
Natale sono stati rimossi dall'aeroporto di Seattle dopo le proteste di
un rabbino che aveva minacciato di citare in giudizio le autorità
aeroportuali se una gigantesca menorah (il tradizionale candelabro
ebraico che viene acceso durante Hanukkah) non fosse stata collocata
accanto agli alberi.
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