L'Aduc lancia un vademecum per viaggi e vacanze
nel periodo natalizio. I viaggi organizzati, commenta
l'associazione, sono comodi ma bisogna stare molto attenti ai contratti che
si firmano, alle condizioni generali, a eventuali ipotesi di aumenti. Ecco
dunque i consigli dell'associazione per chi affida i propri viaggi alle
agenzie:
- Leggere attentamente il depliant: oltre alla pubblicità ci devono
essere scritte le condizioni generali del contratto. Se non ci sono,
eliminate quel tour operator o agenzia di viaggi.
- Farsi rilasciare copia del contratto con timbro e firma. Se l'agenzia
vuole rilasciare solo la ricevuta della caparra, non firmate il contratto.
L'anticipo o caparra non può superare il 25% del prezzo totale. Il saldo
va effettuato 30 giorni prima della partenza, non prima. Nei casi invece
in cui sia inadempiente il tour operator, il consumatore può recedere e
pretendere il doppio della cifra.
- Controllare le ipotesi di aumenti previste dal contratto o dal
depliant (variazioni del costo di trasporto, delle tasse aeroportuali e
del cambio). Se non sono scritte, diffidate. In ogni caso gli aumenti non
possono superare il 10% del valore originario del viaggio.
- Se improvvisamente non si può partire è possibile essere sostituiti,
almeno quattro giorni prima del viaggio, o si può pagare la penalità, che
per i voli di linea è diversa dai voli speciali. Queste notizie devono
essere riportate nel contratto.
- L'agenzia o il tour operator devono avere un'assicurazione per la
responsabilità civile verso l'utente, che deve essere indicata nel
contratto.
- Se, prima del viaggio, ci sono delle variazioni significative della
vacanza (cambio della categoria dell'albergo, slittamento di più giorni
della partenza, ecc.), il contratto può essere annullato dal turista o si
può scegliere una altra vacanza, anche più costosa, senza che questo
comporti un aumento di prezzo. Se le variazioni avvengono durante il
viaggio il tour operator deve rifondere la differenza di costo.
- In caso di contestazione documentare tutto e, al ritorno, inviare
all'agenzia e al tour operator, entro 10 giorni, una lettera di protesta
(raccomandata con ricevuta di ritorno), chiedendo il rimborso o il
risarcimento dei danni. In caso di risposta insoddisfacente si può
ricorrere al giudice di pace.
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