Un contadino, durante un
giorno di mercato, si fermò a mangiare in un affollato ristorante dove pranzava
di solito anche il fior fiore della città.
Il contadino trovò un
posto in un tavolo a cui sedevano già altri avventori e fece la sua ordinazione
al cameriere. Quando l’ebbe fatta, congiunse le mani e recitò una preghiera. I
suoi vicini lo osservarono con curiosità piena di ironia, un giovane gli
chiese: "A casa vostra fate sempre così?
Pregate veramente
tutti?" Il contadino, che aveva incominciato tranquillamente a mangiare,
rispose:
"No, anche da noi c’è
qualcuno che non prega".
Il giovane ghignò:
"Ah, sì? Chi è che non
prega?".
"Beh!", proseguì il
contadino "per esempio le mie mucche, il mio asino e i miei maiali…"
O la preghiera
trasforma la vita o la vita eliminerà la preghiera...
21/03/2009 Un ospite inaspettato (www.missioneinweb.it)
Un giorno un uomo venne a sapere che Dio stava per venire a trovarlo.
"Da me?", si preoccupò. "Nella mia casa?".
Si mise a correre affannato attraverso tutte le camere,
salì e scese per le scale, si arrampicò fin sul tetto, si precipitò in cantina.
Vide la sua casa con altri occhi, adesso che doveva venire Dio.
"Impossibile! Povero me!", si lamentava.
"Non posso ricevere visite in questa indecenza.
E' tutto sporco! Tutto pieno di porcherie.
Non c'è solo posto adatto per riposare.
Non c'è neppure aria per respirare".
Spalancò porte e finestre.
" Fratelli! Amici!" invocò.
"Qualcuno mi aiuti a mettere in ordine! Ma in fretta!".
E cominciò a spazzare con energia la sua casa.
Attraverso la spessa nube di polvere che si sollevava,
vide uno che era venuto a dargli aiuto. In due era più facile.
Buttarono fuori il ciarpame inutile, lo ammucchiarono e lo bruciarono.
Si misero in ginocchioni e strofinarono vigorosamente le scale e i pavimenti.
Ci vollero molti secchi di acqua, per pulire tutti i vetri.
Stanarono anche la sporcizia che si annidava negli angoli più nascosti.
"Non finiremo mai!", sbuffava l'uomo. "Finiremo!", diceva l'altro, con calma.
Continuarono a lavorare, fianco a fianco, per tutto il giorno.
E, finalmente, la casa pareva messa a nuovo, lustra e profumata di pulito.
Quando scese il buio, andarono in cucina a apparecchiarono la tavola.
"Adesso", disse l'uomo, "può venire il mio Visitatore!
Adesso può venire Dio. Dove starà aspettando?"
"Io sono qui!" disse l'altro, e si sedette al tavolo,"Siediti e mangia con me!"
Dio non ci lascia mai soli nel compito di "far
pulizia" nella nostra anima.
E' con noi, dalla nostra parte.
Ci incoraggia con la sua parola, ci affianca e
agisce con la sua forza.
Nella confessione Dio e l'uomo agiscono insieme
per "far pulizia",
per stare bene insieme e "mangiare alla stessa
tavola"...
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