Intervenendo sul caso di Piergiorgio Welby, il
presidente della commissione Igiene e Sanita' del Senato, Ignazio Marino, ha
detto che una legge sul testamento biologico 'ridimensionera' molto il
problema dell'eutanasia'.
Siamo d'accordo con Marino, a patto che non sia il suo disegno di legge ad
essere approvato, sicuramente il peggiore fra quelli che saranno discussi
nella sua commissione, in quanto sancirebbe per legge cio' che gia' avviene:
il primato della volonta' del medico su quella del paziente. Prima di tutto
perche' renderebbe l'intervento del medico obbligatorio nella formazione
delle dichiarazioni anticipate. E' come se fosse obbligatorio l'intervento
di un avvocato nella compilazione del testamento per la successione, o di un
meccanico per riparare un'auto. Utile si', ma obbligatorio no. Cosa accade
se il medico non condivide cio' che e' scritto nelle dichiarazioni
anticipate? Puo' rifiutarsi di approvarle? Ma questo non e' l'unico punto
oscuro del disegno di legge di Marino. Innanzi tutto non rende vincolante
per il medico la volonta' del paziente, di fatto negando il diritto
all'autodeterminazione e alla liberta' di scelta terapeutica. Fa dei
sanitari i giudici ultimi del "migliore interesse" del paziente, anche se il
loro giudizio contrasta con la volonta' espressa dal paziente. E infine, in
caso di pericolo di vita, deve essere ignorato il testamento biologico.
Ma non e' proprio in queste circostanze che dovrebbe contare la volonta'
del paziente?
Essendo espressione della presidenza della commissione, il disegno di legge
Marino parte come favorito e per questo siamo particolarmente attenti. Ma
nel nome della liberta' professionale del medico –e forse anche nel nome del
delicato equilibrio politico a sinistra- si ostacola la liberta' del
paziente di decidere sul proprio corpo e sulla propria sofferenza.
Se i principi scolpiti nel disegno di legge Marino fossero approvati dalla
commissione e quindi dal Parlamento, siamo convinti che la Corte
Costituzionale dovra' dichiararli incostituzionali, in quanto
palesemente in conflitto con il diritto all'autodeterminazione e alla
liberta' di scelta terapeutica. Per conto nostro abbiamo presentato insieme
all'associazione Luca Coscioni, e grazie all'on. Donatella Poretti della
Rosa nel Pugno, una proposta di legge
25/07/2006 Disposizioni in Materia di Consenso Informato e di Dichiarazioni di Volonta' Anticipate nei Trattamenti Sanitari
Onorevoli colleghi! La presente proposta di legge, elaborata in
collaborazione...
che mira al pieno rispetto della volonta' dell'individuo e ad una diffusa
azione di informazione dei cittadini affinche' abbiano gli strumenti per la
compilazione delle dichiarazioni anticipate. Ne tengano conto i legislatori.
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