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26/09/2006 Eutanasia. Esiste o no il Diritto del Paziente a rifiutare la Terapia. Interrogazione al Ministro della Salute (www.helpconsumatori.it)

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Interrogazione a risposta immediata dell'on.Donatella Poretti della Rosa nel Pugno, al ministero della Salute, che rispondera' in commissione Affari Sociali giovedi' 28 settembre. Qui il testo integrale dell'interrogazione:
Testo Interrogazione

Firenze, 26 Settembre 2006

Sintesi dell'interrogazione
La cronaca degli ultimi giorni ha registrato un dibattito sull'eutanasia a partire dal caso di Piergiorgio Welby, malato di distrofia muscolare, che ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per sollevare la necessita' di una "morte opportuna" trovandosi oggi nella situazione di vivere cio' “che non è più vita ma solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche…".
Nella sua risposta il presidente Napolitano ha raccolto il messaggio di tragica sofferenza con sincera comprensione e solidarieta, invitando le istituzioni al confronto.
Pur non avendo una legge in Italia che regolamenti l'eutanasia e neppure il testamento biologico, in molte occasioni si è ribadito il diritto del paziente a rifiutare la terapia, anche se questo può comportare la morte. Inoltre, si individua nel consenso della persona l'unico fondamento giuridico posto alla base della liceita' dell'attivita' medica: non riconosce ad essa altra legittimazione se non la volonta' della persona.
Premessa l'esistenza, nella nostra Costituzione, del diritto dell'incapace, come di chiunque altro, a non esser destinatario di trattamenti sanitari che non abbia voluto prima che si verificasse la causa di incapacita'. Diritto ripreso anche nella Convenzione di Oviedo secondo la quale (art. 9) il medico deve tener conto dei desideri precedentemente espressi dal paziente quando si trova in una situazione di incapacità di intendere e di volere.
Essendo lucido e cosciente, Piergiorgio Welby se lo vorra' potrà chiedere ai medici di sospendere la terapia, cioè la ventilazione meccanica, in accordo con le norme sul consenso informato e con le previsioni della Convenzione di Oviedo. In caso di richiesta esplicita, toccherebbe ai medici motivare un eventuale rifiuto, aprendo la strada ad un pronunciamento della magistratura.

PER SAPERE:
1. Cosa intende fare il ministro, anche a seguito dell'impegno del Governo dichiarato per la lotta al dolore, per far rispettare il principio assoluto del rispetto della volonta' della persona.
2. Se il ministro intende appurare, con una indagine conoscitiva, se e quanto e' praticata in Italia l'eutanasia clandestina passiva ed attiva, volontaria ed involontaria.


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