Harry Potter e l'eutanasia L'ultimo libro di J.K. Rowling, Harry
Potter and the Deathly Hallows", offre una giustificazione per
l'eutanasia, e non da parte di Voldemort il cattivo, ma dal venerabile
capo delle streghe e dei maghi buoni, il direttore della scuola Hogwarts
di stregoneria e magia, Albus Dumbledore. Cosciente di avere solo un anno
di vita a causa di una maledizione magica, dice alla sua fidata doppia
spia contro Voldemort, Severus Snape, "Tu devi uccidermi" (pagina 682).
Quando Snape chiede se questa azione potrebbe avere conseguenze negative
sulla sua anima, egli risponde: "Tu solo sai se fara' male alla tua anima
aiutare un vecchio ad evitare sofferenza ed umiliazione... Ti chiedo solo
questo grande favore, Severus, perche' la morte sta per raggiungermi senza
possibilita' di evitarla" (p. 683)". Queste sono, ovviamente, le classiche
argomentazione per la legalizzazione dell'eutanasia.
La morte di Dumblemore per mano di Snape avviene verso la fine del libro
precedente, Harry Potter and the Half-Blood Prince (Capitolo 28),
quando Snape si unisce ad un raid contro la Hogwarts School su richiesta
di Voldemort. Solo nel recente libro viene pero' rivelato che Snape stava
agendo per conto di Dumbledore. Snape agisce in quanto doppia spia, ma
anche per la richiesta di eutanasia del vecchio mago, che preferiva un'
"uscita rapida e indolore" alla tortura a cui sarebbe stato sottoposto da
parte degli agenti del re del male.
Alcuni critici hanno gia' notato alcune analogie con la realta' nella
serie di Harry Potter, dagli attacchi terroristici alla prigione americana
di Guantanamo. Alcuni critici cristiani hanno scritto che la morale del
mondo fantastico della Rowling e' relativista e pragmatica piuttosto che
oggettiva e lineare. La giustificazione di un patto omicida-suicida tra il
campione del Bene, Albus Dumbledore, ed il suo fidato doppio agente,
Severus Snape, in cio' che dovrebbe essere un libro per bambini, sembra
giustificare il loro disappunto.
Infatti, nel 2003, il cardinale Joseph Ratzinger scrisse ad un
critico letterario tedesco, Gabriele Kuby, complimentandosi per il
suo attacco alla saga Potter per la "subdola seduzione, che agisce senza
essere notata e alla profonda distorsione delle anime cristiane in fase di
sviluppo".
*David Haddon e' scrittore e attivista della Chiesa Evangelica
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