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21/04/2019 Il 22 aprile si celebra ancora la Giornata Mondiale della Terra, un momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia

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Il 22 aprile si celebra ancora la Giornata Mondiale della Terra, un momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia.

Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Come movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo.

Si cercano soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell'uomo come il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.

“Tutte le persone, a prescindere dall'etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”.

Il 22 aprile 1970, ispirandosi a questo principio, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra. I gruppi che singolarmente avevano combattuto contro l'inquinamento da combustibili fossili, contro l'inquinamento delle fabbriche e delle centrali elettriche, i rifiuti tossici, i pesticidi, la progressiva desertificazione e l'estinzione della fauna selvatica, improvvisamente compresero di condividere valori comuni.

Migliaia di college e università organizzarono proteste contro il degrado ambientale: da allora il 22 aprile prese il nome di Earth Day, la Giornata della Terra.





Nel 2000, grazie alla diffusione di internet, lo spirito fondante dell'Earth Day ed in generale la celebrazione dell'evento vennero promosse a livello globale, coinvolgendo oltre 5.000 gruppi ambientalisti al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo centinaia di milioni di persone.

Nel corso degli anni la partecipazione internazionale all'Earth Day è cresciuta superando oltre il miliardo di persone in tutto il mondo.







Anche l' Università Verde partecipa alla celebrazione della Giornata Mondiale della Terra (Earth Day)

Anche quest’anno il 22 Aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra, l'Earth Day, promossa dalle Nazioni Unite e giunta alla sua 49esima edizione.

L’Earth Day è la più grande manifestazione ambientale del Pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra, per promuoverne la salvaguardia e per sensibilizzare su tutte le problematiche che riguardano il Pianeta.

Quest'anno l'Earth Day capita nel giorno della Pasquetta.

Notoriamente i significati della Pasqua richiamano simboli antichissimi che da millenni (sia in era precristiana che in era cristiana) ci accompagnano in questo periodo, tutti legati ad un unico concetto, quello della Rinascita, del momento in cui l’Energia Vitale, dopo essere stata tenuta prigioniera per tutto l’inverno, risorge e passa ad una nuova vita, la terra rinasce ad un nuovo ciclo vitale e riaffiora in tante forme diverse. L'uovo, ancestrale simbolo di vita, di riproduzione, di continuità, tutt'oggi è uno dei simboli della Pasqua.

Tradizionalmente noi torresi trascorriamo il giorno di pasquetta in campagna, in pineta o in spiaggia, per rilassarci, gioire e godere dei doni della Natura, in questo suo periodo di massimo splendore.

Noi di Università Verde chiediamo a tutte e tutti di far in modo che il nostro passaggio tra la Natura che ci accoglie non si tramuti nel passaggio di Attila. Sì, perché nelle nostre già provate pinete e spiagge moltissimi lasciano ogni genere di rifiuti, dagli avanzi di cibo alle stoviglie di plastica e di alluminio monouso, dalle fornacelle di ferro alle tovaglie di plastica, dalle sdraio semidistrutte ai frigo più o meno portatili...

L'elenco sarebbe lunghissimo, ma molto più lungo è il tempo (migliaia e milioni di anni) che tali rifiuti impiegano ad essere metabolizzati dalla Natura benigna, sì, ma con i suoi tempi non più compatibili con quelli del consumismo umano.

E di tempo per la salvezza del pianeta ormai ne rimane poco: i cambiamenti climatici in atto e i mari e i pesci che muoiono gonfi di plastica non lasciano dubbi.

Quindi, che Rinascita sia: se si va in allegria con le borse ricolme, si può far ritorno con gli stessi contenitori vuoti, per fare poi a casa una sacrosanta differenziata.

E, tra l'altro, evitiamo di sprecare cibo portandone troppo: se ne avvantaggeranno le nostre spalle nel trasportare meno peso e la nostra linea. Se proteggiamo la Natura, proteggiamo noi stessi, e “PROTEGGERE LA NOSTRA SPECIE” è il tema centrale dell’edizione 2019 del World Earth Day.

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